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| CITAZIONE (mcadoo @ 29/3/2015, 10:35) Anche se la presenza della Dinamo Sassari in Serie A è un fatto recente, ci sono molti motivi per considerare questa partita – Olimpia contro Dinamo – uno dei grandi appuntamenti della stagione. Tra questi motivi: le squadre si sono affrontate nelle ultime due finali che in Italia hanno assegnato trofei, Supercoppa e Coppa Italia; l’Olimpia ha eliminato Sassari nella semifinale dei playoffs del 2014 lungo la strada che l’avrebbe portata a vincere lo scudetto numero 26; da quando è approdata in Serie A, la Dinamo non ha mai battuto l’Olimpia nel proprio impianto, dove solitamente ha ben altro successo, in compenso ha vinto a Milano cinque volte senza contare la Coppa Italia. Al PalaSerradimigni il record di Sassari è 0-10. Quindi questa è una sfida che nei suoi precedenti è basata sull’anomalia.
LA PRIMA – Quando Sassari approdò in Serie A lo fece vincendo le prime tre partite, guidata da Travis Diener. La quarta era in programma a Sassari ma anche Milano era imbattuta. Si trattava dell’ultima squadra allenata da Piero Bucchi, stagione 2010-11. Sfida sentitissima, il primo big-match di campionato nella storia dei biancazzurri sardi. L’Olimpia fu spietata. Vinse nettamente, dilagando nel finale. Le due squadre si incontrarono di nuovo nei playoff dove Sassari entrò come sesta e Milano da terza. In quel momento l’Olimpia era passata nelle mani di Dan Peterson. La Dinamo perse Travis Diener per infortunio ma fece il colpo, vincendo al Forum gara 1. Ma David Hawkins trascinò l’Olimpia a tre vittorie consecutive di cui due a Sassari. Milano vinse 3-1 qualificandosi per la semifinale.
LA COPPA ITALIA – Nel 2013 le due squadre si affrontarono nei quarti di Coppa Italia con l’Olimpia che dominò la partita per tre quarti, poi Drake Diener – arrivato a dare manforte al cugino del Wisconsin, Travis – segnò da metà campo il canestro del meno sette che diede il via alla rimonta. L’Olimpia si fermò e Sassari vinse. La Dinamo avrebbe cavalcato la vittoria contro l’Olimpia per poi arrivare alla conquista del trofeo.
LA RIVINCITA NEI PLAYOFFS – L’Olimpia si sarebbe presa la rivincita più avanti, nei playoffs, con un andamento ancora anomalo, in linea con la storia della sfida. Samardo Samuels dominò gara 1, Sassari accettò il principio di doverlo raddoppiare e forzare a passare la palla. L’Olimpia non ne approfittò e perse gara 2 cedendo il vantaggio del fattore campo all’avversaria. Ma a Sassari vinse sia gara 3 e 4 con un Alessandro Gentile irreale, che ebbe la forza di andare oltre i venti in tre gare consecutive. L’Olimpia tornò a casa sul 3-1, ma si fermò ancora. Dovette tornare a Sassari per una pericolosa gara 6 senza Daniel Hackett infortunato. E lì giocò la miglior partite della post-season, un’esibizione di gioco offensivo e difensivo. Strapazzò Sassari e conquistò la finale che avrebbe vinto 4-3 contro Siena.
MA PRIMA… - Prima c’erano stati altri momenti particolari. Nella stagione 2012/13, l’Olimpia andò a Sassari in un momento critico della propria stagione in cui era reduce da due inopinate sconfitte casalinghe, con Cremona e Montegranaro. Sull’orlo della crisi, rispose dominando la partita. Purtroppo fu solo una perla all’interno di una stagione balorda. Un anno fa, a gennaio, reduce da una sconfitta netta ad Atene in Eurolega contro il Panathinaikos, l’Olimpia andò a Sassari, usò Keith Langford per 32 minuti consecutivi e stritolò l’avversaria sul suo campo, ancora una volta.
SASSARI – L’unica vittoria della Dinamo sul suo campo è avvenuta lo scorso ottobre in Supercoppa. Le tre gare stagionali tra queste due squadre sono state tutte anche queste anomale nell’andamento, contrassegnate da straordinarie prove individuali (ad esempio di Dvid Logan a Desio in Coppa Italia, di Kleiza e MarShon Brooks in campionato). Sassari ha sempre avuto partenze fulminanti soprattutto al tiro e l’Olimpia ha sempre rimontato. In Supercoppa mise la testa avanti nel secondo quarto; in Coppa Italia nel terzo periodo rientrò a meno due; in campionato riprese in mano la partita presto, cavalcò una straordinaria prova di Linas Kleiza e dilagò nel terzo periodo salvo subire la tradiva rimonta della Dinamo. L’Olimpia vinse 112-111.
ALLENATORI – Ci sono intrecci anche tra i due allenatori. Sacchetti ha vinto tre trofei in carriera, due contro Luca Banchi, ma Luca Banchi ha eliminato la Sassari di Sacchetti nella semifinale di Coppa Italia del 2013 quando guidava Siena e dalla semifinale scudetto del 2014 alla guida di Milano. Mario Fioretti, uno degli assistenti di Banchi, ha allenato Jack Devecchi nel vivaio dell’Olimpia.
CONTRO SASSARI ARIA DI RECORD
Samardo Samuels contro Sassari ha fatto due volte il suo primato di punti nel campionato italiano con 23. Successe nella semifinale della stagione scorsa e nella partita di andata di questa stagione.
MarShon Brooks a Sassari ha segnato 25 punti, non è il suo record ma in quella gara fece 7/7 nel tiro da due, primato personale.
Alessandro Gentile ha segnato almeno 20 punti in tre partite consecutive della semifinale scudetto vinta contro Sassari sulla strada che l’ha portato a diventare il più giovane Mvp nella storia dei playoffs.
Linas Kleiza contro Sassari ha fatto il suo primo “over 20” in maglia Olimpia segnando 21 punti con 5/7 da tre. Bellissima analisi.... da cui traggo un insegnamento...meno male giochiamo a Milano!!! Buona partita, speriamo sia corretta come spero sia corretto il pubblico che non dia retta a qualche centinaio di persone che vengono solo per offendere. Ma il basket è un'altra cosa... WWW il basket, il più bello sport del mondo!
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