Olimpia Milano, ...verso il rilancio

In effetti a parte loro 2 gli altri (James White, Zisis, Fischer) sono sembrati dei pesci fuor d'acqua...

Vista. Invece, nello Stelmet Gora, Steven Burtt tanta roba!

Sul sito dell'eurolega le fanno vedere in streaming gratuito

Solo qualche.....

James non dovrebbe giocare neanche a Belgrado, vediamo se è pronto per qualche minuto in Supercoppa

Ultimo impegno non ufficiale dell’Olimpia in vista della Supercoppa di Sassari (sabato 4 ottobre alle ore 18, diretta su Rai Sport 2, la semifinale contro Brindisi, l’eventuale finale 24 ore dopo). L’EA7 Emporio Armani – 5-1 il bilancio in preseason, la sconfitta contro Cantù per un solo punto – si dirige a Belgrado per giocare con il Partizan, venerdì 26, alle 20.00 nel leggendario Pionir. L’AVVERSARIO - Il Partizan ha vinto lo scorso anno il 13° titolo serbo consecutivo. Ha anche raggiunto le Top 16 di Eurolega e parteciperà alla nuova Eurocup. La squadra, di cui Predrag Danilovic è presidente, è allenata dal coach storico Dule Vujosevic (in Italia a Pistoia e Pesaro, visto brevemente anche al CSKA Mosca). La squadra tradizionalmente orientata sui giovani non avrà più Bogdan Bogdanovic, passato al Fenerbahce, mentre il rimbalzista francese Joffrey Lauvergne è andato al Khimki Mosca. Andreja Milutinovic, che un anno fa fece la preseason a Milano, purtroppo è infortunato. Punti di forza sono Milenko Tepic, guardia di 27 anni e 2.02 di statura, poi Djordje Gagic, centro 24enne di 2.10. Dragan Milosavljevic è il playmaker di statura importante (1.98), poi c’è l’ala forte Edo Muric, uno sloveno. Gli stranieri sono il francese Boris Dallo, ex Poitiers, playmaker del ’94, considerato prospetto di altissimo livello, e il greco del ’95 Ioannis Kouzeloglou (2.02). E’ chiaro che il Partizan ha avviato una nuova era ma quanto a talento non è certo sprovvisto. LA SITUAZIONE - A Belgrado non ci sarà David Moss, bloccato a Milano per un intervento dentistico previsto da tempo. Al rientro della squadra si aggregherà regolarmente al gruppo nella preparazione della Supercoppa. Shawn James prosegue il suo programma di lavoro differenziato in vista dell’inizio della stagione ufficiale. - See more at: http://www.olimpiamilano.com/la-preseason-...h.LLbQN31L.dpuf

Mah in realtà abbiamo avuto sfiga con Gentile nella settimana decisiva...

La prima trasferta europea della nuova stagione è in realtà l’ultimo impegno della preaseason. Si vola Air Serbia verso Belgrado dalla Malpensa. Senza David Moss, costretto a due giorni di stop per mettere ordine una volta per tutte dal dentista. Non c’è Shawn James, che prosegue il suo lavoro differenziato per recuperare la condizione fisica senza rallentamenti derivanti da viaggi e impegni agonistici. Si giocherà al Pionir, impianto vecchio ma carico di storia. Trent Meacham ha giocato al Pionir lo scorso anno con Nanterre e lo ricorda bene. “Si sente il profumo della storia”, sorride. Poi si tuffa nella visione di “White Men Can’t Jump”, film cult degli anni ’90, ambientato nei playground di Los Angeles da Wesley Snipes e un Woody Harrelson ancora giovane e dotato di capelli. Sono due giocatori di strada che saltano da un playground all’altro, fingono di essere mediocri, perdono, poi quando la posta in palio si alza si mettono a fare sul serio. Vincono e poi devono scappare verso la “truffa” successiva. I 100 minuti di volo, molto turbolenti, trascorrono rivangando episodi del passato, una sfuriata di Sergio Scariolo contro Omar Cook in allenamento, passando attraverso le “Justin Dentmon stories” come il ritiro di Alzano Lombardo organizzato per inserirlo salvo dover prendere atto che il ragazzo era infortunato e tutto quel che riuscì a fare fu prendere appunti durante l’allenamento dei compagni. Ma la perla fu quella volta in cui abbandonò il palasport di Treviso in macchina con il fratello senza avvertire nessuno, spiegando poi che “non me la sentivo di lasciarlo solo perché di notte non ci vede bene…”. Dentmon per inciso ha giocato una grande stagione allo Zalgiris l’anno passato e ora guadagna un milione di dollari in Cina. Si arriva tardi a Belgrado, sono quasi le 24 quando il pullman scortato dalla Polizia approccia l’Hotel Zira. MarShon Brooks vorrebbe il “room service” per mangiare qualcosa oltre il pasto consumato prima in pullman a Milano e poi in aereo. Alla fine gli promettono che gli prenderanno qualcosa e glielo porteranno in stanza. Joe Ragland commenta la foto apparsa su questo sito, il suo salvataggio con passaggio cieco tra le gambe a Desio nel Trofeo Lombardia. Il Kazan intanto ha battuto Gerusalemme qualificandosi per la finale del QR di Eurolega contro l’Asvel Villeurbanne. C’è curiosità nei confronti di Kazan per la presenza di due vecchi amici come Curtis Jerrells e Keith Langford. Nonostante le promesse del pilota dell’aereo che aveva annunciato “tempo buono a Belgrado”, la pioggia è notevole e la temperatura bassa. Il che spiega abbastanza le forti turbolenze. Ma la sveglia suonerà presto quindi è ora di prepararsi all’amichevole del Pionir, debutto casalingo stagionale per i bianconeri del Partizan. - See more at: http://www.olimpiamilano.com/olimpia-on-th...h.uhF7rFS1.dpuf

Nella storica bomboniera del Pionir, contro un Partizan ovviamente non paragonabile a quello di anni fa ma squadra di grandi tradizioni, ben allenata da Dule Vujosevic, molto più che rispettabile, l’Olimpia si toglie una soddisfazione, quella di vincere e di farlo nettamente, con un secondo tempo esemplare per intensità difensiva, ritmo e lucidità anche in attacco. Nonostante fosse cortissima nei lunghi (due su cinque assenti) e senza David Moss ovvero il “piccolo” che può aggiungersi alla rotazione dei “bigs”, l’EA7 ha retto l’urto dell’irreale primo tempo di Edo Muric e poi ha dilagato quando si è trovata addirittura con un solo lungo, Linas Kleiza, per la precoce uscita per falli di Melli e Gigli. Kleiza ha dato un saggio del suo potenziale offensivo nel quarto periodo. Poi l’Olimpia ha finito addirittura con cinque esterni dominando (Alessandro Gentile 18 punti, 6 assist, 6 rimbalzi, 3 recuperi). 85-65 il finale. LA CRONACA – L’Olimpia va avanti 6-5 su un’entrata di Ragland che segue una tripla di Linas Kleiza. Il Partizan rimbalza con energia, fa 7-0 e va avanti 12-6. La replica dell’Olimpia la guida Alessandro Gentile: canestro dalla media, tripla su assist di Gigli, assist per Gigli, entrata ed è 17-14 Milano. Qui anche Gigli fa cose importanti che permettono all’Olimpia di ribaltare e finire il primo periodo avanti 20-16. Il problema è che la mancanza di lunghi costringe Coach Banchi a giocare anche con Bruno Cerella da “4″ e in una situazione di inferiorità fisica il Partizan ricuce a inizio secondo quarto e poi schizza avanti sul 26-24, subito impattata da Brooks, con un coast-to-coast che vale due tiri liberi. Brooks non si ferma, segna in acrobazia, firma sette punti in un attimo e riporta l’EA7 avanti 30-26 a metà del periodo con coach Vujosevic costretto al time-out. Il Partizan si mette a zona contro Brooks. L’attacco si ferma un attimo e così c’è il sorpasso sul 34-31, a 2’15″ dall’intervallo. Ragland pareggia subito da tre, poco dopo fa lo stesso Kleiza ma nel finale di tempo ci sono anche tre errori su quattro dalla linea e sono quelli che consentono al Partizan di andare al riposo avanti 40-38 con 23 punti di uno strepitoso Edo Muric, sloveno di 2 metri del ’91, che fa 7/9 dal campo e 7/8 dalla linea. La schiacciata di Muric in solitudine nel terzo quarto è l’unico canestro del Partizan nei primi tre minuti e mezzo della ripresa. Segnano però Brooks dall’angolo, Ragland da tre e Melli dalla media per riportare Milano avanti 45-42 nonostante proprio Nick, con due falli chiamati lontano dalla palla e uno equivoco, su una palla rubata a metà campo, debba uscire con 14 minuti abbondanti da giocare. In questo frangente, il Partizan riprende il controllo della partita sul 51-47 in una situazione falli penalizzante. Gigli sostituisce Melli, ma chiamano un doppio fallo lontano dall’azione che è il suo quarto e sulla rimessa il quinto anche a lui. Così si ritorna a giocare con Cerella da “4″. Ma l’Olimpia tiene perché Gentile segna prima da tre e poi completa un gioco da tre punti per il 53 pari. Subito dopo segna Cerella con una scivolata lungolinea e aggiunge due punti Hackett su un contropiede avviato da una rubata di Ragland. Sale in cattedra Linas Kleiza giocando da “Stretch Five”: Segna un arcobaleno delizioso e poi una tripla per allungare sul 62-55 e portare l’Olimpia nell’ultimo quarto sul 62-57. Nel quarto si parte allargando il campo e ne esce un 8-0 con triple di Meacham e Cerella, uno spettacolare jump dalla media di Kleiza. Il lituano prende fuoco, segna due triple di fila giocando da centro e spacca la partita sul 76-59. Il finale diventa interessante perché l’Olimpia lo affronta con cinque piccoli, con Gentile e Cerella finti lunghi più tre esterni. LA SITUAZIONE - Tre assenti nella gara di Belgrado: Shawn James prosegue il lavoro differenziato, David Moss era rimasto a Milano per un intervento dentale che l’ha costretto a fermarsi tre giorni ma rientra in gruppo già da lunedì, come Samardo Samuels, fermo per ragioni precauzionali. IL TABELLINO - Partizan Belgrado-EA7 Emporio Armani Milano 65-85. Partizan: Tepic 10, Muric 29, Marinkovic 2, Dallo 6, Gagic 10, Andric, Bezbradica 2, Bogdanovic 4, Salic 2. Olimpia: Gentile 18 (4/7, 2/6, 6 ass, 6 rim), Hackett 4 (2/5, 0/1, 4 rim, 3 ass), Bartoli (0/1), Melli 2 (1/4, 0/1), Meacham 5 (1/1, 1/1), Ragland 9 (1/1, 2/3, 4 ass), Brooks 9 (2/4, 0/4), Kleiza 21 (2/5, 5/7, 6 rim.), Gigli 5 (2/2), Cerella 12 (3/3, 2/3). - See more at: http://www.olimpiamilano.com/tanti-piccoli...h.6ECLZGuH.dpuf

Intanto l'Unics è l'ultima squadra a completare il tabellone di Eurolega.