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10 febbraio: Foibe e pulizia etnica, checchè se ne dica checchè

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Titoquerci
view post Posted on 14/2/2008, 11:08




CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 11/2/2008, 21:47)
CITAZIONE (Titoquerci @ 11/2/2008, 21:44)
Off topic.
Ora ho capito perchè mi fischiavano le orecchie :ride: :ride:

??? :blink:

Tito di qui, Tito di là ;)
 
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save6969
view post Posted on 14/2/2008, 16:43




CITAZIONE (Terra & Libertà @ 12/2/2008, 01:47)
CITAZIONE (fede(Buzzer) @ 11/2/2008, 22:21)
Per il G.A.D.U.!

Te l'ho già detto ....... tutti quei libracci ti fanno male. :D :P
e non dargli retta, a fare il muratore ci si spacca la schiena :D





























oppure si diventa presidente del consiglio :ride:

fantastico :ridi: :ridi: :ridi:
 
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bank robber
view post Posted on 19/2/2008, 12:19




Di questi non se ne ricorda nessuno; eppure accade adesso.

CITAZIONE
Almeno 15 indigeni Waorani sono stati assassinati in Ecuador. Difendevano i loro boschi nel parco nazionale dello Yasuní, dichiarato riserva mondiale della biosfera dall’Unesco ma sotto la costante pressione delle imprese del legname e del petrolio.

Le notizie sono frammentarie ma il massacro è purtroppo confermato. Tra i 15 morti vi sarebbero anche donne e bambini, e questi ultimi sarebbero stati decapitati.

Nella tarda serata di lunedì 18 la notizia, dopo giorni di incertezza, e con la polizia che continuava a smentire, è stata confermata dal ministro degli Interni ecuadoriano Gustavo Larrea.

 
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pizzo1
view post Posted on 19/2/2008, 12:37




però che grande democrazia
 
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micio000
view post Posted on 15/12/2008, 15:31




Da corriere.it

Croazia
Istria, divieto finito: le case agli italiani
Dopo 60 anni l'acquisto torna completamente libero

Dubrovnik
MILANO — All'agenzia immobiliare «Broker» di Spalato i contratti di compravendita, freschi di stampa, sono chiusi in un armadio. «Italiano?». L'agente sorride: «Finalmente, ci aspettiamo tanti suoi connazionali che verranno a comprare casa in Croazia». In tempi di crisi economica, i signori della «Broker» sono forse esageratamente ottimisti nell'immaginare decine di migliaia di friulani, veneti, lombardi, pronti a farsi la (seconda) casa sulle dolci colline dell'Istria («Più bella della Toscana») o lungo le coste e nelle isole glamour della Dalmazia («È come la Costa Smeralda»), ma il 1° febbraio 2009 accadrà un fatto storico. Anche gli italiani potranno comprare immobili in Croazia. Cosa che gli era vietata dal lontano 1946, ossia da quando i 350mila connazionali furono cacciati da Tito.

Dal 1991, da quando la Croazia si è resa indipendente dalla Jugoslavia, inglesi, tedeschi, austriaci hanno comprato di tutto, dal villaggio turistico al casale ottocentesco in pietra. Noi no. Il motivo? Rancori anti-italiani che risalgono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, al fascismo, al maresciallo Tito, alle richieste di risarcimento degli esuli che nel '46 furono costretti a lasciare Pola, Fiume e Zara. Poi, nel 2006, complice il processo d'ingresso di Zagabria nella Ue, che dovrebbe completarsi nel 2011, la prima timida apertura da parte del governo del primo ministro Ivo Sanader. Permesso concesso anche agli italiani, ma a una condizione.

Per comprare casa è necessario fare richiesta al ministero della Giustizia della Croazia (tempi di risposta, dai 12 ai 18 mesi), oppure creare una società di diritto croato a cui intestare l'immobile. Paletti che hanno scoraggiato chiunque. Ecco perché, con la liberalizzazione immobiliare per gli italiani, non solo a Spalato ma anche a Trieste si aspetta la corsa alla casa in Croazia: «Le prospettive sono positive. Per il Nord-est è uno spiraglio nella attuale crisi economica», dice Andrea Oliva rappresentante per il Friuli Venezia-Giulia della Fimaa (Federazione italiana mediatori d'affari). Perché un italiano dovrebbe comprare? «Perché conviene e i luoghi sono bellissimi», risponde Oliva. «Nella zona di Buie, in Istria, che sembra la Toscana, una casa ristrutturata costa tra i 1.500-2.000 euro al metroquadrato». Un affarone, a patto di trovarlo. «Lì, il mercato è in mano agli inglesi». Fiducioso è anche Antonio De Paolo presidente del gruppo Gallery, società triestina specializzata nella vendita di appartamenti («Sessanta metriquadrati sul mare costano 200 mila euro») in Croazia: «È un mercato che può ripetere il boom della Costa Azzurra primi anni '90». De Paolo è convinto di «incrementare le vendite del 100% in cinque anni».

Eppure non è che i croati regalino le case. «A Dubrovnik si arriva a 8 mila euro il metroquadrato». Ma lì si paga il vip watching dato che la Dalmazia è meta di vacanze per Michael Douglas, Catherine Zeta-Jones, John Malkovich e la regina Rania di Giordania. A mettere in guardia i potenziali acquirenti ci pensa però l'Unione degli Istriani, la principale organizzazione di esuli in Italia: «Attenzione alle truffe. Chi vorrà comprare dovrà prima consultare i libri fondiari che attestano la reale proprietà di immobili e terreni — avverte il presidente Massimiliano Lacota —. Se chi vende non è lo Stato o un cittadino croato, significa che si sta trattando un bene appartenente a un esule». C'è il rischio che un ignaro milanese si compri la casa di un esule? «Abbiamo già bloccato l'80% dei contratti preliminari di acquisto sottoscritti da cittadini austriaci e tedeschi e ora stiamo preparando una campagna stampa per informare gli italiani».
 
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view post Posted on 15/12/2008, 16:04
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Orgoglioso membro del club "strozzi ed anche un po' cornuti"

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Una capsula (da clonazione) di fluido primario...

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CITAZIONE (micio000 @ 15/12/2008, 15:31)
Da corriere.it

Croazia
Istria, divieto finito: le case agli italiani
Dopo 60 anni l'acquisto torna completamente libero

Dubrovnik
MILANO — All'agenzia immobiliare «Broker» di Spalato i contratti di compravendita, freschi di stampa, sono chiusi in un armadio. «Italiano?». L'agente sorride: «Finalmente, ci aspettiamo tanti suoi connazionali che verranno a comprare casa in Croazia». In tempi di crisi economica, i signori della «Broker» sono forse esageratamente ottimisti nell'immaginare decine di migliaia di friulani, veneti, lombardi, pronti a farsi la (seconda) casa sulle dolci colline dell'Istria («Più bella della Toscana») o lungo le coste e nelle isole glamour della Dalmazia («È come la Costa Smeralda»), ma il 1° febbraio 2009 accadrà un fatto storico. Anche gli italiani potranno comprare immobili in Croazia. Cosa che gli era vietata dal lontano 1946, ossia da quando i 350mila connazionali furono cacciati da Tito.

Dal 1991, da quando la Croazia si è resa indipendente dalla Jugoslavia, inglesi, tedeschi, austriaci hanno comprato di tutto, dal villaggio turistico al casale ottocentesco in pietra. Noi no. Il motivo? Rancori anti-italiani che risalgono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, al fascismo, al maresciallo Tito, alle richieste di risarcimento degli esuli che nel '46 furono costretti a lasciare Pola, Fiume e Zara. Poi, nel 2006, complice il processo d'ingresso di Zagabria nella Ue, che dovrebbe completarsi nel 2011, la prima timida apertura da parte del governo del primo ministro Ivo Sanader. Permesso concesso anche agli italiani, ma a una condizione.

Per comprare casa è necessario fare richiesta al ministero della Giustizia della Croazia (tempi di risposta, dai 12 ai 18 mesi), oppure creare una società di diritto croato a cui intestare l'immobile. Paletti che hanno scoraggiato chiunque. Ecco perché, con la liberalizzazione immobiliare per gli italiani, non solo a Spalato ma anche a Trieste si aspetta la corsa alla casa in Croazia: «Le prospettive sono positive. Per il Nord-est è uno spiraglio nella attuale crisi economica», dice Andrea Oliva rappresentante per il Friuli Venezia-Giulia della Fimaa (Federazione italiana mediatori d'affari). Perché un italiano dovrebbe comprare? «Perché conviene e i luoghi sono bellissimi», risponde Oliva. «Nella zona di Buie, in Istria, che sembra la Toscana, una casa ristrutturata costa tra i 1.500-2.000 euro al metroquadrato». Un affarone, a patto di trovarlo. «Lì, il mercato è in mano agli inglesi». Fiducioso è anche Antonio De Paolo presidente del gruppo Gallery, società triestina specializzata nella vendita di appartamenti («Sessanta metriquadrati sul mare costano 200 mila euro») in Croazia: «È un mercato che può ripetere il boom della Costa Azzurra primi anni '90». De Paolo è convinto di «incrementare le vendite del 100% in cinque anni».

Eppure non è che i croati regalino le case. «A Dubrovnik si arriva a 8 mila euro il metroquadrato». Ma lì si paga il vip watching dato che la Dalmazia è meta di vacanze per Michael Douglas, Catherine Zeta-Jones, John Malkovich e la regina Rania di Giordania. A mettere in guardia i potenziali acquirenti ci pensa però l'Unione degli Istriani, la principale organizzazione di esuli in Italia: «Attenzione alle truffe. Chi vorrà comprare dovrà prima consultare i libri fondiari che attestano la reale proprietà di immobili e terreni — avverte il presidente Massimiliano Lacota —. Se chi vende non è lo Stato o un cittadino croato, significa che si sta trattando un bene appartenente a un esule». C'è il rischio che un ignaro milanese si compri la casa di un esule? «Abbiamo già bloccato l'80% dei contratti preliminari di acquisto sottoscritti da cittadini austriaci e tedeschi e ora stiamo preparando una campagna stampa per informare gli italiani».

Ho letto anch'io la medesima notizia.

Non mi stupisce affatto: la crisi economica spinge il mercato ad esplorare nicchie in precedenza snobbate per diversi motivi. La Croazia, da quando si rese indipendente nel '91, ha fortemente osteggiato - per motivi storici e politici (vedi il nazionalismo esasperato di Tudjiman) - le compravendite immobiliari con la clientela italiana, privilegiando tedeschi ed austriaci. Ora la barriera cade parzialmente, perchè i soldi in tanti casi (e questo non fa eccezione) possono più dell'ideologia.

Quanto all'avvertimento lanciato dagli esuli, ovviamente l'investitore è bene che si informi preventivamente sull'effettiva titolarità della proprietà che va ad acquistare, onde evitare spiacevolezze. Come in ogni trattativa, ciascuno fa il proprio gioco: i croati vogliono vendere, gli esuli continuano a rivendicare i loro diritti e, se da una parte tentano ancora un disperato riconoscimento dei beni perduti, dall'altra non perdono occasione per punzecchiare il già teso rapporto tra Italia e Croazia.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, tranne appunto il permesso d'acquisto concesso ora anche a noi del Belpaese.

Nota personale: avessi la disponibilità, non mi farei sfuggire l'opportunità di poter comprare un bel casolare in Istria o una casa di pescatori sul litorale spalatino...
 
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Bastraone
view post Posted on 15/12/2008, 17:48




Io ho gia comprato.
perche dopo aver letto micio che le colline istriane sono meglio di quelle del Chianti Senese mi sono precipitato.

Roba da matti.

Ma sei mai stato a Radda in Chianti?? e a Greve?? e al Borgo S. Felice??

ripeto: " roba da matti".
 
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spartacus_19
view post Posted on 15/12/2008, 18:06




CITAZIONE (Bastraone @ 15/12/2008, 17:48)
Io ho gia comprato.
perche dopo aver letto micio che le colline istriane sono meglio di quelle del Chianti Senese mi sono precipitato.

Roba da matti.

Ma sei mai stato a Radda in Chianti?? e a Greve?? e al Borgo S. Felice??

ripeto: " roba da matti".

:quoto: :quoto: :quoto:
volevo scrivere anchio una cosa del genere
poi ho pensato: sarà una battuta
 
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Bastraone
view post Posted on 15/12/2008, 20:13




CITAZIONE (spartacus_19 @ 15/12/2008, 18:06)
CITAZIONE (Bastraone @ 15/12/2008, 17:48)
Io ho gia comprato.
perche dopo aver letto micio che le colline istriane sono meglio di quelle del Chianti Senese mi sono precipitato.

Roba da matti.

Ma sei mai stato a Radda in Chianti?? e a Greve?? e al Borgo S. Felice??

ripeto: " roba da matti".

:quoto: :quoto: :quoto:
volevo scrivere anchio una cosa del genere
poi ho pensato: sarà una battuta

Caro spartacus, si vede che non c'e' mai stato se no saprebbe di aver detto una grande cazzata.

Ma ci pensi??? istria meglio della val d'Orcia, meglio di Pienza o di Montepulciano, non ci si crede neanche a vederlo.
 
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conmar
view post Posted on 16/12/2008, 00:37




Una sola parola, sarebbero tre ma lo scrivo tutto attaccato, al signore della broker: mavaaffanc*l*.....
Comunque mi aspettavo di leggere qualcosa che riguardava le foibe...
Non di un'agenzia immobiliare -_-
 
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micio000
view post Posted on 16/12/2008, 06:56




CITAZIONE (conmar @ 16/12/2008, 00:37)
Una sola parola, sarebbero tre ma lo scrivo tutto attaccato, al signore della broker: mavaaffanc*l*.....
Comunque mi aspettavo di leggere qualcosa che riguardava le foibe...
Non di un'agenzia immobiliare -_-

la prossima volta ci metto la notizia di Berlusconi che va nella spiaggia di nudisti in Istria e fa vedere il pisellino, cosi' ti faccio contento e non hai nulla da ridire :shifty:

Edited by micio000 - 16/12/2008, 07:59
 
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demortuis
view post Posted on 17/12/2008, 15:22




CITAZIONE (bank robber @ 19/2/2008, 12:19)
Di questi non se ne ricorda nessuno; eppure accade adesso.

CITAZIONE
Almeno 15 indigeni Waorani sono stati assassinati in Ecuador. Difendevano i loro boschi nel parco nazionale dello Yasuní, dichiarato riserva mondiale della biosfera dall’Unesco ma sotto la costante pressione delle imprese del legname e del petrolio.

Le notizie sono frammentarie ma il massacro è purtroppo confermato. Tra i 15 morti vi sarebbero anche donne e bambini, e questi ultimi sarebbero stati decapitati.

Nella tarda serata di lunedì 18 la notizia, dopo giorni di incertezza, e con la polizia che continuava a smentire, è stata confermata dal ministro degli Interni ecuadoriano Gustavo Larrea.

te ne sei ricordato te e hai fatto bene a segnalare il fatto
 
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conmar
view post Posted on 8/2/2009, 23:46




Ci stiamo avvicinando alla data del 10 febbraio...
Che facciamo?
Ricominciamo a discutere e fare la conta oppure, più civilmente, ricordiamo insieme i morti delle foibe?
 
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view post Posted on 8/2/2009, 23:47
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Orgoglioso membro del club "strozzi ed anche un po' cornuti"

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Una capsula (da clonazione) di fluido primario...

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CITAZIONE (conmar @ 8/2/2009, 23:46)
Ci stiamo avvicinando alla data del 10 febbraio...
Che facciamo?
Ricominciamo a discutere e fare la conta oppure, più civilmente, ricordiamo insieme i morti delle foibe?

Il ricordo ci sarà sempre. L'importante è capire perchè accaddero simili tragedie, in modo tale da smentire la teoria di Vico sulla ciclicità della Storia.
 
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conmar
view post Posted on 8/2/2009, 23:55




Fede, leggevo su di un sito, nel quale passi anche tu ogni tanto ;) , un intervento dei paguri...
E' irritante vedere come a volte la storia è ciclica.... come dice Vico...
Tra l'altro anche nel commento di Scalfari di oggi, su Repubblica, praticamente rappresenta la stessa cosa ....

Tornando in topic
A me piacerebbe poter discuterne, ma in tutta tranquillità, e poter cercare di analizzare il motivo per il quale è stato commesso questo altro eccidio...
Ma guardando indietro nei topic passa la voglia .. ed oggi leggevo su un giornale locale che La Destra "marcerà" fino alla piazza dove sono commemorati le Vittime delle Foibe...
Sarebbe il caso, penso, di non politicizzare oltre questo evento... quelle vittime sono di tutti noi ... come quelle delle ardeatine....
Ma tanto mi aspetto un'altra valanga di luoghi comuni, a pensar bene ;)
 
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261 replies since 10/2/2008, 19:33   4199 views
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