CITAZIONE (arcoone @ 10/5/2008, 20:11)
e giochiamo molto con sloveni e croati. Loro se ne sbattono di canestri piccoli, palloni piccoli, far giocar tutti. Loro arrivano a Trieste a giocare e giocano in 6-7 gli altri panca e genitori muti altrimenti stanno a casa.
L'unico problema è la gestione genitori. Con cui sono in lotta continua ma a cui non cedo nulla. Chi non vuole se ne vada pure, dove vuole e quando vuole.
Franco Cumbat
Azzurra Basket Trieste
Tutto giusto....ma sulla carta , ma non tutte sono società che reclutano o blasonate, in realtà adottando una politica del genere in molte società di provincia ( che sfornano giocatori per le blasonate)ci si ritroverebbe in 4 gatti, cioè chiudere, in quanto i genitori hanno cultura cestistica pari a 0 e sopratutto i ragazzi non hanno voglia di; aspettare , soffrire e lavorare per obbiettivi a medio/lungo periodo, perchè hanno molte altre alternative al basket.In pratica l'italiano tipo.
Secondo me in Lombardia questa presa di posizione non funziona , esempio: nella Ns società quest' anno, si è creata una situazione simile a quella da te ipotizzata, risultato; abbiamo fatto fatica a finire il campionato U19 Open B col numero legale di giocatori, pescando anche 2 categorie più sotto e bisogna stare attenti a non divulgare troppo, altrimenti il prossimo anno, ci ritroviamo metà iscritti o meno.E ho notato che molte altre società a fine campionato erano in queste condizioni e andavano a giocare con 6/7 ragazzi.
Come mai al centro-sud ci sono moltissimi arbitri e miniarbitri, e in Lombardia e Emilia Romagna, dove sono concentrate la maggior parte delle società , si fà fatica a trovarne il necessario?Condizioni socio-economiche diverse, forse?Per quello che concerne Slovenia, Croazia e balcanici in genere , oltre alle condizioni socio-economiche diverse ,si sommano anche quelle culturali.