Mah .. che dire Save... La sparata che ha fatto in periodo elettorale, dicendo che tra l'altro la lista dei cordatari sarebbe uscita dopo le elezioni, a me sembra, e non solo a me, una sparata elettorale appunto.Un modo nuovo di accattivarsi i consensi dell'élite dell'aria italiana..
Chi ha dato contro al governo attuale ed a AirFrance sono proprio quei sindacati di settore, che hanno paura di far perdere e perdere i privilegi che hanno loro ed i loro iscritti.
Non scordiamoci di questo:
CITAZIONE
Quello che quasi nessuno vuol dire,o ha paura di dire,è che la principale causa dell’arrivo a questo punto siano stati i sindacati,in particolare il sindacato di questi “eroi azzurri” che si ritengono i piloti,i quali negli ultimi vent’anni hanno portato l’Alitalia alla ingloriosa fine,perché sempre convinti di essere una élite che come tale ha diritto di comandare e di essere trattata,e che lo Stato doveva pagare per questo. Se no, i tassisti dell’aria,si fermavano. Qualcuno forse ricorderà il periodo di "aquila selvaggia" qualche tempo fa. E come i tassisti ed i tanto vituperati“padroncini”qualche mese fa hanno messo in ginocchio il paese costringendo il Governo a mollare su quanto chiesto,così i piloti ed i loro portavoce dei Sindacati Nazionali pensavano che Spinetta fosse il solito ministro Italiano pronto a calarsi le braghe, tanto alla fine chi paga le loro country residence ai Castelli di Roma,siamo tutti noi. Ed invece Spinetta si è alzato dal tavolo e se ne è andato via.
Ora, visto che spinetta, quale rappresentante dell'unica compagnia area che si è fatta avanti ( certo per suo, inteso AirFrance, rendiconto personale...mica fanno beneficenza), ha detto ( non proprio con queste parole naturalmente ): " Signori .. cazzi vostri ... vuol dire che smetterete di svolazzare", automaticamente sono tornati sui loro passi e implorano il governo perchè convinca lo spinetto a riaprire le trattative... Probabilmente, e lo ripeto, probabilmente, erano caricati dal fatto che tanto c'era la cordata berlù... se hanno fatto marcia indietro è perchè probabilmente anche loro hanno capito che era una bufala... Oppure un modo per far crollare le azioni in borsa per permettere agli amichetti di impossessarsi di Alitalia, sbandierando l'italianità.
CITAZIONE (rob_halford @ 4/4/2008, 10:57)
CITAZIONE (save6969 @ 4/4/2008, 10:25)
non ha itorto eppure son convinto che dopo le elezioni
sempre che LUI le vinca
alitalia non andrà ai francesi e troverà qualcuno
scusa però se deve trovare qualcuno di italiano che la mantenga come è adesso, ce la teniamo noi a questo punto.
Cos'è sta paura di dare all'estero una compagnia aerea??
perchè deve esserci qualcosa di male.
Ci rendiamo conto che a noi mangia solo soldi??
siamo i soliti italiani che si divertono a mantenere i parassiti (non riferito ai dipendenti alitalia).
Ps: se vendiamo 30 aerei ai francesi facciamo la rivoluzione.
Se 300.000 ricercatori, studiosi, studenti, fisici, matematici invece sono costretti a vendersi all'estero per poter lavorare noi ce ne freghiamo di loro.
Questo mi fa incazzare come una bestia.
Quoto Rob... teniamola noi ..tanto ci costa s
ooolo 50€ al giorno pro capite mantenere quel carrozzone.
fresco fresco:
P.S.: mi è piaciuto l'intervento di tabacci
CITAZIONE
Alitalia, Berlusconi fa la questua «Per la cordata basta poco»
Romano Prodi: «La trattativa riprenda»
Alitalia
Air France se n'è andata. Via libera dunque alla cordata di Berlusconi? A sentire le sue dichiarazioni sembra ancora lontana. «Rivolgo nuovamente l'appello all'orgoglio degli imprenditori. Nel loro interesse bisogna salvare l'Alitalia. Agli imprenditori dico che non bisogna partecipare con milioni e milioni, basta una "fiche": noi non possiamo rinunciare alla compagnia di bandiera».
Un appello che per ora è caduta nel vuoto con le smentite di una settimana fa di Banca Intesa, Benetton, Eni e Mediobanca alla chiamata in correo del Cavaliere (subito ritrattata) dalle colonne della "Stampa". L'unico a voler scommettere è Orlando Corradi, presidente ed amministratore delegato di Mondo Tv, che ha reso noto di essere disponibile a partecipare ad una eventuale cordata di imprenditori italiani: «Con un investimento, però, al massimo di 2 milioni di euro. E a titolo personale».
«Siamo stati zitti -ha aggiunto Berlusconi- quando pensavamo che il governo con un minimo di senno trattasse con Air France un accordo che desse ad Alitalia pari dignità». Il numero uno del Pdl poi ribadisce anche di aver sempre considerato la proposta del gruppo-franco-olandese come «irricevibile ed offensiva».
Peccato però che ad oggi la prospettiva di un fallimento di Alitalia è sempre più vicina e semmai una cordata ci sarà, potrà ricomprarsi Alitalia a zero lire senza nessun dovere di salvare il posto di lavoro a chicchessia.
A rispondere per le rime a Berlusconi arriva Antonio Di Pietro che invoca l'intervento dei giudici e della Consob contro «il grave tentativo di manipolazione del mercato che avrebbero potuto comportare le dichiarazioni irresponsabili di Berlusconi». Per il ministro delle Infrastrutture e leader di Idv «sarebbe ora che le autorità di controllo, a cominciare dalla Consob ma anche i giudici, valutassero l'irresponsabilità di questo comportamento di Berlusconi - ha detto Di Pietro - che ha illuso le parti in causa portandole a una esasperazione così conflittuale». L'effetto sulla vertenza, a questo punto, è stato un irrigidimento delle parti, ha spiegato, «con il risultato che adesso la frittata è fatta, la corda si è rotta e si rischia che migliaia di lavoratori e un insieme imprenditoriale vada in fallimento».
L'impegno e l'auspicio del leader dell'Italia dei Valori è quindi che «di questa trattativa possano essere riallacciati i fili del discorso - ha scandito - e soprattutto che si trovi una soluzione nelle prossime settimane per evitare il fallimento». Infine, Di Pietro ha fatto un appello ai sindacati: «Nell'interesse dei lavoratori bisogna stare attenti a non tirare troppo la corda perchè poi alla fine si rimane con un pugno di mosche in mano».
Anche Tabacci della Rosa Bianca attacca: «Berlusconi ha starnazzato dicendo che c'erano cordate in arrivo, prima i suoi figli, poi i suoi nipoti e poi non so chi altri. È un gioco per rendere più torbide le acque non certo per affrontare un nodo che è di natura strategica. In tutti i cieli del mondo - ha proseguito Tabacci - si vola secondo certi target, certe caratteristiche. Non è che in Italia si può volare in maniera diversa e chi lavora in Alitalia può pensare che non risponde ai canoni, ai criteri, ai quali rispondono coloro che lavorano in altre compagnie con cui si fa concorrenza. L'interesse del cittadino italiano- ha proseguito- come di un cittadino tedesco o francese è quello di avere un gruppo strutturato in maniera efficace che ti porta a destinazione, avendo garantito la sicurezza, un costo accettabile del biglietto aereo ed un servizio efficiente. Questo è quello che ha in testa, altro che l'italianità. Tutte queste balle sull'italianità - ha concluso- nascondono grossissime bufale».