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Fenomeno Obama, può davvero diventare presidente?

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view post Posted on 6/2/2008, 17:15

forumista oltre

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CITAZIONE (bob lauriski @ 5/2/2008, 14:44)
YES WE CAN !

Scarlett Johansson, Will.I.Am e altri artisti cantano su YouTube per Obama



Notate che nel video all'inizio c'è Kareem Abdul Jabbar (quello sulla destra alto e completamente pelato, anche le sopracciglia :o:)


(FILE:https://www.youtube.com/v/jjXyqcx-mYY&rel=1&border=1)

lo stavo postando io :clap:

YES WE CAN
 
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bob lauriski
view post Posted on 6/2/2008, 19:13




CITAZIONE
Molto complicata l'assegnazione tra i democratici dopo il supermartedì

Obama: «Ho più delegati della Clinton»

I media americani danno dati completamente diversi a seconda del sistema di conteggio

NEW YORK - Ma tra i democratici chi ha vinto veramente il supermartedì delle primarie? Bisogna contare il numero degli Stati o i delegati assegnati alla convention di fine agosto a Seattle? La realtà è che la situzione è poco chiara, anche a causa del complicato sistema di assegnazione che hanno scelto i liberals (più facile tra i repubblicani, dove in quasi tutti gli Stati chi vince le primarie si prende tutti i delegati): proporzionale ma non a livello statale, bensì a livello distrettuale (diversi dalle contee), il tutto reso ancora più complicato nei caucus, considerando inoltre che ci sono delegati pledged (cioè vincolati a un delegato specifico senza possibilità di cambiare idea) e unpledged (possono cambiare voto alla convention) e i superdelegati scelti direttamente dal partito (circa il 20%). Creati dopo le elezioni del 1980 con lo scopo di ristabilire una parte del potere dei notabili del partito sul processo di scelta del candidato, i superdelegati ebbero un ruolo decisivo nel 1984 nel dare la nomination a Walter Mondale, nonostante Gary Hart avesse vinto sei primarie in più.

CAOS - Per esempio in California in molti distretti si dividono i delegati in palio tra i due candidati che hanno ottenuto più voti. Nel caso di un numero dispari di delegati quello in più si assegna al vincitore. Inoltre in Michigan e in Florida (doppia vittoria di Hillary) i delegati sono stati azzerati perché le primarie sono state spostate prima del 5 febbraio, come deciso dal quartier generale del Partito democratico, ma sono stati presentati ricorsi. Insomma: un caos.

OBAMA: «HO PIÙ DELEGATI» - Barack Obama il giorno dopo il supermartedì in un comunicato afferma di aver «vinto la maggioranza degli Stati e dei delegati». I media americani finora hanno dato un vantaggio ad Hillary Clinton, anche se la Cnn l'ha appena ridotto ad appena un delegato. Su una delle pareti del quartier generale del senatore dell'Illinois è stato attaccato un foglio con le stime del numero dei delegati Stato per Stato: Obama 845, Hillary Clinton 836.

CIFRE - Ma tra tutti i principali organi d'informazione americani non ce ne sono due che diano gli stessi numeri. Secondo la Msnbc Obama avrebbe 840-849 delegati, Clinton 829-838. Per la Cnn, invece, alla ex first lady ne sono stati assegnati 540, uno in più di Obama. Per la Cbs Clinton è a quota 974, Obama a 905, la Abc assegna 872 delegati a Clinton e 793 a Obama 793, la Fox dà Clinton a 845 e Obama a 765. Secondo il New York Times le cose sono ancora diverse.

:eeh!:

Mi sembra di stare in Italia... :wacko:
 
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view post Posted on 6/2/2008, 22:40

forumista oltre

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:ridi: :ridi: :ridi: :ridi: :ridi:
 
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bob lauriski
view post Posted on 12/2/2008, 10:17




CITAZIONE
da La Repubblica

Quest´anno, ad Avellino, salva per miracolo solo qualche mese fa, ha alzato addirittura una Coppa Italia. «Non avevo mai vinto niente, ed è una soddisfazione immensa. Ma non sono io, a portare fortuna alle squadre. Io, semplicemente, gioco a basket, gioco per tutti i miei compagni e il merito è forse quello di scegliere la situazione giusta».
Per com´era iniziata, 4 ko nelle prime 6 partite, un pubblico ben oltre il limite della contestazione, vedere gli irpini in festa è come guardarsi Sliding doors. Il piccolo Green l´ha raccontato qualche tempo fa, in un incontro socio-spirituale. «Andavamo male: il posto era nuovo, la lingua sconosciuta, mia moglie non era contenta. Ci siamo chiesti se avessimo fatto la scelta giusta. Quella notte ho pregato: sapevo che Dio mi stava mettendo alla prova. Da allora ci siamo ripresi, e va a meraviglia». Miglior giocatore del girone d´andata, un contratto da poco meno di 200 mila dollari che sul mercato ha già un valore doppio, passa il tempo leggendo libri, e l´ultimo, sul comodino, è l´autobiografia di Barack Obama («Uno che si è fatto da solo»). Anche Green, dal suo pianerottolo, si è costruito tutto, nell´ennesima conferma di quanto può essere vincente, nel basket, un piccoletto rapido, freddo, intelligente.

:clap: :clap: :clap: :clap:
 
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bob lauriski
view post Posted on 13/2/2008, 10:41




image

CITAZIONE
da La Repubblica

Il senatore nero batte l'avversaria anche in Virginia, Maryland e nella capitale
Washington.

Primarie, sul Potomac la disfatta di Hillary

dal nostro corrispondente MARIO CALABRESI

Barak Obama
NEW YORK - Barack Obama ha vinto nettamente e con distacchi clamorosi anche le primarie del Potomac, così chiamate dal nome del fiume che attraversa le aree dove si è votato ieri: Virginia, Maryland e il Distretto di Columbia dove c'è la capitale Washington. La notte scorsa per Hillary Clinton la sconfitta ha preso i caratteri della disfatta: a Washington è riuscita a racimolare solo il 24 per cento dei voti e in Virginia - dove contava di arrivare ad un testa a testa - si è fermata al 36 per cento. Queste tre vittorie, unite alle quattro del weekend portano il risultato dell'ultima settimana ad un sonoro sette a zero in favore di Obama che ha consolidato il vantaggio aggiudicandosi la maggioranza dei 168 delegati in palio ieri.

 
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bob lauriski
view post Posted on 18/2/2008, 15:37




da LA STAMPA del 17/02

CITAZIONE
Obama e il giallo dei voti scomparsi




In alcuni distretti elettorali della Grande Mela al candidato afro-americano non erano stati assegnati voti ma il New York Times rivela che in realtà ne aveva avuti centinaia


E' giallo sulle primarie democratiche della città di New York, avvenute nella notte del "Super Martedì" elettorale che ha impegnato al voto 24 Stati.

In alcuni distretti elettorali, infatti, il candidato Barack Obama, stando ai risultati resi pubblici dal partito, non avrebbe preso neanche un voto. Tra questi vi è anche il 94° distretto elettorale, a Harlem, una zona dove gli elettori afro-americani sono la maggioranza. Un risultato sospetto soprattutto se si considera che nei distretti vicini il senatore dell'Illinois ha ottenuto un buon risultato.

I conteggi resi noti subito dopo le elezioni, e in base ai quali sono stati virtualmente assegnati i delegati, non sono però i conteggi ufficiali, che impiegheranno settimane ad essere completati. Intanto i primi risultati stanno smentendo alcuni "ko" messi a segno da Hillary Clinton. Un'inchiesta del New York Times ha infatti svelato che nel distretto di Harlem il reale risultato non è 141 a zero per l'ex First Lady, bensì 261 a 136, se pur sempre in favore della Clinton. L'errore nel calcolo dei voti riguarda anche altri quartieri come Brooklyn, dove, in un distretto, il 118 a 0 in favore di Hillary è stato corretto con un 118 a 116.

Questo tipo di errori, fanno sapere dal Consiglio delle Elezioni della città, non sono rari, "ma di solito gli sbagli non sono di queste dimensioni" specifica il direttore esecutivo Marcus Cederqvist. Hillary Clinton si è aggiudicata le primarie di New York con il 57 per cento delle preferenze - e 139 delegati - contro il 40 di Obama. I nuovi risultati potrebbero aumentare di qualche unità i delegati assegnati al candidato afro-americano in previsione della nomination democratica.

 
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micio000
view post Posted on 18/2/2008, 21:18




urge reportage di Deaglio
 
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Terra & Libertà
view post Posted on 22/2/2008, 12:39




Usa 2008: Clinton perde il sostegno di alcuni super delegati

15 feb 17:23 Esteri

WASHINGTON - Hillary Clinton perde sostenitori. Un gruppo di super delegati che avevano giurato fedelta' all'ex first lady ha cambiato idea e ora e' al fianco del senatore dell'Illinois Barack Obama, rivale della Clinton per la nomination democratica nella corsa alla Casa Bianca. I super delegati sono deputati,senatori, governatori e altre figure del partito che, insieme ai delegati eletti alle primarie statali, hanno diritto di voto alla convention, che sancira' il candidato democratico alle presidenziali di novembre. (Agr)






sticazzi
io voto alle primarie voto per un candidato, eleggo dei superdelegati e questi poi votano per l'altro candidato concorrente? :eeh!:

Ditemi che mi sbaglio, non ci voglio credere.
 
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bob lauriski
view post Posted on 22/2/2008, 18:27




CITAZIONE (Terra & Libertà @ 22/2/2008, 12:39)
Usa 2008: Clinton perde il sostegno di alcuni super delegati

15 feb 17:23 Esteri

WASHINGTON - Hillary Clinton perde sostenitori. Un gruppo di super delegati che avevano giurato fedelta' all'ex first lady ha cambiato idea e ora e' al fianco del senatore dell'Illinois Barack Obama, rivale della Clinton per la nomination democratica nella corsa alla Casa Bianca. I super delegati sono deputati,senatori, governatori e altre figure del partito che, insieme ai delegati eletti alle primarie statali, hanno diritto di voto alla convention, che sancira' il candidato democratico alle presidenziali di novembre. (Agr)






sticazzi
io voto alle primarie voto per un candidato, eleggo dei superdelegati e questi poi votano per l'altro candidato concorrente? :eeh!:

Ditemi che mi sbaglio, non ci voglio credere.

Non è proprio così, ti spiego meglio. Seguendo Obama ;) :D Ho avuto modo di farmi una cultura sulle primarie USA.

Premetto che quello che dico riguarda il partito Democratico, non so come vadano le cose per i Repubblicani. Come abbiamo visto infatti, sia il numero di delegati per essere eletto sia le votazioni stesse (stato dove si svolgono e tipo di votazioni) sono diverse nei due partiti.


NUMERO DI DELEGATI

CITAZIONE
Il numero di delegati necessari per assicurarsi la nomination è poi inferiore nei repubblicani (1191) che nei democratici (2025).

TIPI DI VOTAZIONI (x elezione DELEGATI)

CITAZIONE
Per essere eletti, occorre ottenere la «nomination» di un partito alla «convention» grazie alla maggioranza dei voti avuti alle primarie e ai caucus.

Un caucus in sostanza è una riunione ristretta degli attivisti locali del partito.

Le primarie sono invece votazioni vere e proprie, non sempre riservate a un partito solo. Infatti le primarie, con qualche variante, sono di due tipi: chiuse o aperte. Nelle prime sono ammessi al voto solamente gli elettori iscritti nelle liste elettorali come votanti del partito che le ha indette. Nelle seconde possono votare tutti gli elettori, e quindi anche gli indipendenti e i simpatizzanti di altri partiti, sempre purché iscritti nelle liste elettorali.


Il sistema di voto cambia da stato a stato e a seconda del partito, ma può essere classificato in alcune categorie principali. Le primarie possono, ad esempio, essere «chiuse», il sistema preferito in genere dai due grandi partiti americani, che consente cioè solo a chi è formalmente iscritto di scegliere un candidato. In questo caso gli elettori indipendenti non possono partecipare. Oppure possono essere "aperte": chiunque può votare, indipendentemente dalla militanza politica. Al punto che persino i ’franchi tiratori’ del partito avversario possono votare, nella speranza di selezionare un candidato debole per avvantaggiare il proprio il giorno delle elezioni vere e proprie. C’è una via di mezzo, le primarie "semi aperte" che consentono a chiunque di votare per un candidato, ma impongono che al momento del voto avvenga l’iscrizione nelle liste elettorali di uno dei due partiti.


Il numero di delegati eletto alle primarie e caucus è variabile per ciascun partito: maggiore il numero degli abitanti, maggiore il numero dei delegati.

Non tutti gli Stati hanno adottato il sistema dei caucus o delle primarie: il Kansas non l'hanno fatto. Si svolgono le primarie anche a Portorico, Guam, isole Vergini americane, Samoa americane e americani all'estero (solo per i democratici).

SUPERDELEGATI

CITAZIONE
I superdelegati sono membri del congresso, governatori, alti esponenti del Partito democratico che partecipano alla Convention democratica per la nomina del candidato alla presidenza. Nel partito democratico, i 796 superdelegati costituiscono circa il 20% del totale dei delegati, ovvero il 40% dei delegati che un candidato deve ottenere per avere la certezza aritmetica della nomination.

Prima ancora dell'inizio ufficiale delle Primarie, un certo numero di superdelegati democratici hanno espresso il loro sostegno ad Hillary Clinton.

Attualmente, secondo l'Associated Press, la Clinton avrebbe 193 superdelegati, contro i 106 di Obama. Per la CBS i superdelegati su cui puo' già contare la Clinton sarebbero 211, mentre quelli di Obama sarebbero 128. Il Washington Post ne assegna 215 alla Clinton e 140 ad Obama, mentre il New York Times, 204 alla Clinton e 99 ad Obama.

In sostanza le PRIMARIE e i CAUCUS eleggono i DELEGATI, mentre i SUPERDELEGATI entrano di diritto essendo membri del partito. Tutti insieme eleggono il CANDIDATO del partito tramite la NOMINATION.

Quindi quello che hai postato dice che alcuni del SUPERDELEGATI che si erano dichiarati favorevoli alla Clinton ora sono passati ad Obama.

Questo sistema dei superdelegati ha inciso NEGATIVAMENTE già una volta nella storia del Partito Democratico nel 1984, quando la maggiornaza dei delegati la ottenne HART ma tramite i superdelegati la nomination la ottenne MONDALE.


MONDALE - HART (sconfitta contro REAGAN)

CITAZIONE
Nella campagna dell'84, il ruolo di Obama apparteneva a Gary Hart, le cui nuove idee lo portarono ad una vittoria con un distacco di 13 punti in New Hampshire, che lo proiettò in testa e, in poche settimane, portò Walter Mondale - che aveva cominciato la campagna come il più sicuro favorito nella storia delle primarie - sull'orlo della capitolazione. Un trionfo di Hart nel Super Tuesday a marzo avrebbe indotto l'ex vicepresidente al ritiro, ma quando Mondale vinse per un'incollatura in due stati (contro i sette di Hart) i media proclamarono la sua riscossa.

Quando primarie e caucus finirono a giugno, la situazione era in pareggio: entrambi avevano vinto quasi lo stesso numero di delegati elettivi, e Hart era leggermente avanti nel voto popolare. Ma la nomination andò a Mondale, perchè i superdelegati erano con lui sin dall'inizio, molto prima che Hart emergesse.
"Mia moglie ed io chiamammo personalmente ciascuno di loro tra le primarie della California (il 2 giugno) e la convention, e loro non dicevano altro che 'Mi sarebbe piaciuto non aver promesso il mio voto a Mondale, ma l'ho fatto'" ha raccontato Hart.
Nonostante i sondaggi del mercoledì precedente alla convention mostrassero che Hart era nettamente più forte di Mondale come avversario di Ronald Reagan, i superdelegati rimasero fedeli ai loro impegni, Mondale fu nominato e i Democratici subirono una disfatta in 49 stati a novembre.
Hart, che oggi insegna all'Università del Colorado-Denver, ora supporta Obama.

 
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bob lauriski
view post Posted on 4/3/2008, 12:01




Ecco un riepilogo della situazione dopo 60 giorni di primarie: la serie dei voti è cominciata il 3 gennaio in Iowa.
Il conteggio dei 'superdelegati' è quello tenuto dalla CNN:
- DEMOCRATICI (delegati necessari per la nomination: 2.025)
1) Barack Obama - 1.369 delegati (di cui 185 superdelegati)
2) Hillary Clinton 1.267 '' (di cui 236 superdelegati)
3) John Edwards, ritirato, controlla ancora 26 delegati
Totale delegati già assegnati: 2.662 su 4.049
- REPUBBLICANI (delegati necessari per la nomination: 1.191)
1) John McCain 1.033 delegati (di cui 66 superdelegati)
2) Mike Huckabee 247 '' (di cui 3 superdelegati)
3) Ron Paul 21 '' (0 superdelegati)
(255 delegati di Mitt Romney sono ancora da assegnare)
Totale delegati gia' assegnati: 1.437 su 2.380

I candidati per la Casa Bianca competono per conquistare la maggioranza dei delegati che decideranno la nomination del partito alla convention dei Democratici (Denver, 25-28 agosto) e a quella dei Repubblicani (Minneapolis-St.Paul, 1-4 settembre).
Oltre ai delegati scelti direttamente con il voto, esiste una quota di 'superdelegati' costituita da senatori, deputati e altri esponenti dei partiti, non vincolati nelle loro scelte.
Alla convention dei Repubblicani parteciperanno 2.380 delegati, di cui 463 non eletti nelle primarie: il 'numero magico' da raggiungere per avere la maggioranza è 1.191.
Alla convention dei Democratici prendono parte 4.049 delegati, di cui 796 superdelegati. Il numero magico, per i Democratici, è 2.025.
 
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bob lauriski
view post Posted on 5/3/2008, 10:02




Le canzoni "latine" dei candidati democratici.

Como se llama? Obama Obama !








AMERICA CON HILLARY

 
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rob_halford
view post Posted on 5/3/2008, 10:07




risvegliamoci dal sogno e rendiamoci conto della realtà nuda e cruda: obama che vince in texas??? era impossibile e la sconfitta annunciata..
 
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Altera
view post Posted on 5/3/2008, 11:20




CITAZIONE (rob_halford @ 5/3/2008, 10:07)
risvegliamoci dal sogno e rendiamoci conto della realtà nuda e cruda: obama che vince in texas??? era impossibile e la sconfitta annunciata..

io spero che alla fine vinca lui sulla moglie di clinton (ma nn ce l'ha un suo cognome?????)

ma che nessuno dei due pensi poi cmq di diventare Presidente.

A sentire gli americani che stanno qui da noi non se parla proprio.
 
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505 replies since 5/1/2008, 20:36   4810 views
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