| Sinceramente non sono tanto addentro alla cultura anglosassone, pur essendo stato per un periodo della mia esistenza affascianato tantissimo dai modi e costumi della perfida Albione, per dire cosa ci vuole e cosa non ci vuole per fare una Tartan Army. Io dico che ogni nazione ha una storia a parte, e, all'interno di questa, ogni sport ha radici diverse. Il basket non è il calcio, nel rugby si va allo stadio bevendo con i tifosi avversari anche in Italia, e così via. Posso dire che in Scozia c'è la Tartan Army, ma anche loro in passato ('70-'80) hanno avuto una tradizione di scontri con gli inglesi, da tempo direi che le cose sono cambiate e, ripeto, secondo me la loro attuale filosofia è il miglior modo di andare ad un evento sportivo. Vincono anche quando perdono, bevono, cantano, si divertono, in più chi è stato per esempio ad Hampden Park per l'ultimo Scozia - Italia parla di esperienza da brividi per l'atmosfera e l'impatto vocale. Ma poi non conosco per esempio cosa facciano le tifoserie di Rangers e Celtic, e comunque l'Inghilterra è la patria degli hooligans, che rispetto agli ultras nostrani hanno forse codici, forse meno regole, ma credo sia noto a tutti quello che fanno (facevano, a quanto sembrerebbe da certa pubblicistica sportiva...io credo che il fenomeno sia ben lungi dall'essere debellato), allo stadio non sparavano razzi ma l'invasione dell'altra curva era consuteudine (vedi alla voce Heysel), non facevano striscioni, ecc... E' questione di cultura, la Bombonera del Boca Juniors è probabilmente un'esperienza sportiva inimitabile, ma un figlio non ce lo porterei (mio fratello si, e con la maglia del River). Dico però una cosa. Nel 2003, andai al seguito della Mens Sana a Barcellona per le final four di Euroleague, con 3000 e passa senesi. C'era il tifo organizzato, ma anche famiglie e gente normale; al palazzo la fetta senese fu rumorosa e festosa (mi ricordo una Verbena terrifcante, con gli spagnoli che guardavano ammirati), il giorno delle finali i tifosi del Barca vennero spontaneamente a scambiare le magliette (probabilmente anche per il comune odio per Treviso, va detto), fuori furono tre giorni per tutti molto divertenti (davanti a certi monumenti ad un certo punto sembrava di essere per il Corso di Siena). Non c'è bisogno di mettersi il kilt per intendere lo sport in un certo modo, e parlo di gente che ha nel dna una cultura che non è di sport ma dio gico (il Palio), dove tutto è concesso e l'avversaria si chiama "nemica". Ma faccio solo un esempio a cui ho partecipato, tra quelli che ho visto di recente potrei citare i tifosi trapanesi a Siena sette giorni fa e così via... Si ritorna al solito punto: che ci vorrebbe? Non ho risposte, mi limito a dire ciò che preferisco o meno e non condanno nessuno fino a quando non fa qualcosa per cui essere condannato, come uccidere un mio coetaneo in un autogrill o assaltare commissariati tenendo sotto scacco un quartiere. Comumque, questa è la Tartan Army quando vennero in Italia a Bari, video messo da un italiano (su Youtube ci sono tanti video anche più significativi, cercateli, consiglio soprattutto quelli della trasferta in Francia per le ultime qualificazioni mondiali)
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