Basket femminile a ruota libera, Spunti di discussione - tipe - partite viste

Chiara Rossi gioca in A1 da quattro anni. Negli ultimi due era in partenza il primo play di una squadra che nella stagione scorsa è entrata nei playoff. E' onesto ammettere che il livello del suo gioco non è mai decollato, anzi è vero il contrario: si è ingrigito, magari anche a causa di qualche infortunio. E' vero che la sua attitudine al ruolo è superiore a quello (quasi inesistente) di Sottana, ma la differenza di talento è tale da rendere comunque improponibile il confronto a vantaggio naturalmente di quest'ultima. Anzi, Chiara Rossi deve stare molto attenta, perchè la prima opzione per dare riposo a Sottana sarà Screen se le sue ricorrenti amnesie continueranno.

Per quanto riguarda Cinili, nella stagione scorsa (non un secolo fa) fino all'arrivo di Penicheiro faceva delle comparizioni da 5' al massimo. E anche di modesto livello. Poi le esigenze di rotazione delle straniere le hanno aperto minutaggi (forzati) più importanti, in qualche caso ben sfruttati. Per lei valgono le leggi gaussiane della statistica: della sua statura ci sono in Italia attualmente 10 cestiste (prego di non prendermi alla lettera); della statura di Sottana ce ne sono quasi diecimila. Che cosa significa questo? Che Cinili (come Giauro o chiunque altra dall'1.88 in su) finisce in nazionale o nei quintetti base di A1 alla sola condizione che si regga in piedi. Mi sentirei di escludere che questa ragazza possa trasformarsi in un 3: non ne ha alcune fondamentali caratteristiche.

Giulia Gatti scommessa? In che senso? Come Chiara Rossi (insieme alla quale ha cominciato nella massima serie) ha esordito in A1 quattro anni fa. Nell'ultimo domicilio di A1 conosciuto, Napoli, era partita titolare, salvo il fatto che dopo poche settimane fu chiamata Eric nel suo ruolo. Un motivo ci sarà stato. L'acquisto di Taranto e il dirottamento su Pomezia non le sono serviti a molto per il momento. Forse la sua carriera avrebbe meritato uno sviluppo diverso. Ma è ancora giovane, può migliorare, specie se comincerà a tirare un po' meno. Negativo che nel roster ci sia una coetanea nel ruolo: di solito in questi casi una delle due si perde per strada.

Su Martina Crippa c'è ben poco da scoprire, salvo i miglioramenti che a quell'età sono quasi automatici se c'è applicazione e serietà di fondo. Le prime due stagioni di A1 hanno prodotto dati statistici costanti, nonostante un'evidente crisi di crescita nella prima parte della stagione scorsa. A quel livello e in quel ruolo è già una sicurezza, contrariamente alle sue coetanee playmaker di cui ho parlato prima. Per quanto riguarda la nazionale, per gli stessi dati statistici che citavo prima, deve affrontare una selezione durissima. Secondo me per il momento come guardia sono preferibili nell'ordine Masciadri, Zara, Ballardini, Sottana, Modica, Pastore, Bagnara, Mauriello, oltre naturalmente alle americane naturalizzate. Considerando che lo staff azzurro continua a perpetuare l'equivoco di Pastore-Sottana come play (Pastore ormai gioca in quel ruolo solo in nazionale, perchè Schio, dopo la soluzione tampone di Sauret, ha preso Cohen come 1, insieme a Moro), che Zara è persa per la causa e che alcune di queste ragazze sono considerate anche 3, ne consegue che un posto per lei in nazionale è quasi acquisito.

Edited by armaditaggia - 28/10/2010, 16:40

nonino ti sei volutamente dimenticato di rispondere al mio post???

Se parli del Palazzetto io credo che quello della Virtus sia davvero bruttino con quelle tribune stile muro di berlino con i gradoni che una volta seduti non si tocca, vecchiotto.....poco più di un palestrone insomma.

Se parli dell'organizzazione, bè intanto l'area Ospitality non era così blindata (ne ho usufruito pure io che non sono propriamente un addetto ai lavori), poi all'interno c'erano i punti di ristoro con bibite,panini,gelati ecc ecc, c'era lo spazio per gli stand delle varie società....insomma avendo vissuto la due giorni Cagliaritana mi viene così ad occhio da dire che mi è sembrato dal giorno alla notte.
Tralascio il pubblico, perchè la Sardegna e Cagliari in particolare, è superamante del basket quindi avere molta gente a tutte le partite non è strano.Va anche detto che la diffusione dell'evento è stata anche molto buona in quell'occadione (due anni dopo in giro per la città in zone non propriamente centrali c'era ancora qualche cartellone scolorito di quell'Opening day).
Insomma....boh......a partità di società (e il GEAS è un pò più della militante in A2 Virtus Cagliari anche se l'organizzazione non era diretta del GEAS) e di cos,e che la Virtus se la sia cavata meglio.
Certo abbiamo pagato il biglietto (4€ a giornata) ma se questo corrisponde ad una miglior organizzazione ben venga anche pagare il biglietto.

Cosa ti è sfuggito della frase "anche se l'organizzazione non era diretta del GEAS"?
Mi sa che non sono io a "non capire" l'Italiano. Ho premsesso anche nellìaltro post che chi si è trovato a mettere le braccia miracoli non ne poteva fare, sopratutto per il poco tempo oltre che per mancanza di poteri decisionali pieni.
Infatti l'esempio che ho riportato era quello a parità (forse peggio) di struttura e in una sede di A2, di un Opening Day organizzato si sotto la supervisione della Lega ma direttamente dalla Virtus. E la cosa è riuscita meglio, ma non era per dare la colpa a chi del GEAS ci ha messo cmq anima e corpo.
Era per ribadire che la soluzione migliore è eleggere la sede e far organizzare alla società di casa. Punto e stop, come successe appunto a Cagliari e come successe qui a Venezia, due Opening Day organizzati molto bene (impeccabilmente direi quello Veneziano).
Tutto qui, poi le critiche vanno fatte non a chi non ha dirette responsabilità ma a chi se le merita.
Per il resto che il "servizio" di quel palazzetto sia stato inadeguato per l'evento quello è un dato di fatto.
Poi probabilmetne tirando le somme, visto anche il discreto pubblico, la due giorni è riuscita comunque bene.
Non mi sembra un'opinione scandalosa, ma obiettiva.