|
|
| CITAZIONE (la spada nella roccia @ 28/9/2014, 14:25) Un derby senza una delle due tifoserie è come un vino che sa di acqua. Perché il derby è una partita resa speciale esclusivamente dal calore delle rispettive tifoserie.
Peccato quindi che quella rosetana non potrà assistere a Chieti-Roseto, prima giornata di campionato, prevista al PalaTricalle domenica 5 ottobre 2014.
Infatti, dopo la segnalazione del Ministero dell’Interno, attraverso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che con Determinazione 34/2014 del 24 settembre aveva definito Chieti-Roseto “gara connotata da alti profili di rischio”, inserendola – unica gara di basket – insieme a 12 incontri di calcio di leghe minori, si è mossa l’autorità locale.
L’organo del Viminale aveva rinviato alle valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ai fini dell’individuazione delle misure organizzative di rigore.
Una volta attivata la procedura, al 90% c’era da aspettarsi il divieto di vendita di biglietti ai rosetani. Restava un 10% di possibilità di vendita di biglietto nominativo e non cedibile a terzi, ma non è stato così.
Infatti, con una nota diffusa oggi intorno alle ore 13, la Proger Chieti ha dichiarato di essere spiacente (e c’è da crederci, visto che i teatini perderanno migliaia di euro di incasso che avrebbero portato i tifosi rosetani) di comunicare di aver ricevuto dal Prefetto di Chieti un’ordinanza che limiterà la vendita dei biglietti per il derby di domenica 5 ottobre al PalaTricalle contro la Industriale Sud Roseto.
Nella nota della società chietina si chiarisce che nell’Ordinanza Prefettizia è stabilito che: la Società teatina non potrà vendere tagliandi ai residenti nella Provincia di Teramo (all’interno della quale si trova la città di Roseto degli Abruzzi), che la loro vendita dovrà avvenire esclusivamente nelle rivendite individuate dalla Proger Chieti e che la vendita sarà limitata ad un solo tagliando a persona, previa l’esibizione di un documento di riconoscimento in corso di validità che attesti che l’acquirente non risiede nel comprensorio provinciale teramano.
Inoltre, nel Verbale notificato dalla D.I.G.O.S. della Questura di Chieti alla Pallacanestro Teate, è sancito che la Società ospitante dovrà implementare il proprio personale addetto ai servizi di biglietteria per controllare meglio vendita ed accessi al PalaTricalle. Infine, ma non meno importante, viene disposto che ciascun biglietto acquistato sia incedibile a terzi.
La Società teatina chiude la sua nota scrivendo testualmente: «Peccato davvero, perché i gesti incivili e pericolosi di un gruppo di scalmanati che non c’entrano nulla con un palasport, uno stadio ed uno spettacolo sportivo in genere, hanno finito per rovinare la festa a migliaia di abruzzesi civili e sportivi che aspettano questo evento da mesi».
Purtroppo, per quanto amaramente, bisogna prendere atto che le cose stanno esattamente così: per colpa di qualcuno – che è stato sottoposto a DASPO o comunque punito dalle Forze dell’Ordine – che rappresenta una piccola minoranza, paga la maggioranza di tifosi e appassionati che avrebbe voluto assistere, in santa pace, a uno spettacolo sportivo.
Speriamo che questa triste cosa, che castra uno spettacolo riducendo l’epica sportiva a cronaca nera, serva di lezione a tutti, ma proprio a tutti (tifosi, giocatori, dirigenti) quelli che frequentano i palazzetti, affinché in futuro non si debba più vedere limitata la propria libertà di spostamento per assistere a una festa dello sport come un derby.
BasketinsideCominciamo bene  gia peccato |
| | |
