Caso Lorbek, Benetton e Coni nella bufera
Dalle intercettazioni emergono guerre di potere e pressioni sul presidente della Camera di conciliazione
- La Gazzetta di Reggio -
05/08/2007 08:49 - Peggio, molto peggio di quanto si potesse immaginare. Dalle intercettazioni telefoniche compiute dal Nas dei carabinieri nell’ambito dell’inchiesta vera sul caso Lorbek - quella compiuta dal pm bolognese Gestri, non le tragicomiche udienze della giustizia sportiva che hanno visto la Pallacanestro Reggiana nel ruolo del ragionier Ugo Fantozzi - emergono guerre di potere, intromissioni indebite e, in particolare, pressioni sul presidente della Camera di conciliazione del Coni, che doveva emettere la parola definitiva sulla vicenda del tesseramento di Erazem Lorbek, il 19º della stagione 2006-07, quando il limite è 18 (con revoca retrodatata del contratto con il giovane Gino Cuccarolo, secondo la tesi accusatoria, appunto per far posto allo sloveno).
Una svolta clamorosa che mette in subbuglio non solo il basket, ma l’intero sport nazionale (una questione morale già aperta più volte in passato in ambito calcistico), e che riaccende le speranze reggiane di ottenere il ripescaggio in serie A, forse a spese della Benetton e dei suoi dirigenti, fino a poche ore fa ipertutelati da gran parte della stampa nazionale, che vedeva (e forse vede) il nano biancorosso impegnato a squittire le proprie ragioni nel deserto della giustizia sportiva; una ostinazione peraltro blanda, dal momento che la strada del ricorso immediato al Tar pareva troppo radicale e «frontale», al cospetto del colosso Benetton.
Di fatto, il pm Gestri ha emesso 4 avvisi di fine indagine (di solito precedono la richiesta di rinvio a giudizio) nei confronti di Giorgio Buzzavo, presidente Benetton; Andrea Cirelli, ex team manager del club veneto; Andrea Fadini, ex gm; Massimo Zanetti, ex segretario Legabasket (i tre ex sono ovviamente divenuti tali dopo che è scoppiato il caso Lorbek). L’ipotesi di reato: frode sportiva e falso (per Zanetti, falso in atto pubblico).
Nell’informativa del Nas al pm Gestri, assieme al contenuto di molte registrazioni telefoniche emerge più volte la convinzione di interferenze e pressioni sul collegio arbitrale, in particolare sul presidente Pier Luigi Ronzani e sul componente Guido Cecinelli. In una conversazione, scrivono i carabinieri, Ronzani informa della decisione presa dalla commissione, che ha confermato la condanna di Cirelli e ha inflitto 12 punti di penalizzazione (in precedenza erano 15) alla società. Abbiamo «lottato fino allo spasmo però... Purtroppo...». Di cosa si rammaricasse Ronzani si capiva nel prosieguo delle indagini, aggiungono i Nas. Le conversazioni evidenziavano infatti che la volontà di confermare la massima penalizzazione anche a carico del club veneto, manifestata da Ronzani, era stata vanificata dall’opposizione degli altri componenti la commissione, in particolare dal parere contrario dell’avvocato Guido Cecinelli che, stante il tenore delle conversazioni ascoltate, era influenzato dai vertici Coni, i quali, tramite Stefano Bovis, direttore Ufficio affari legali, premevano per ottenere una riduzione della penalizzazione di 15 punti in secondo grado (Corte federale).
Dalle intercettazioni emerge che Ronzani era stato avvicinato dall’avv. Gracis, legale di Cirelli, e dal giornalista del Gazzettino Maffei, ai quali aveva fatto intendere d’essere orientato a ridurre la sanzione della Corte federale, qualora avesse trovato il consenso degli altri componenti del Collegio. Ora Ronzani smentisce di essere stato condizionato: «Nessuno ha interferito sulle mie decisioni». Da un punto di vista etico e non giudiziario, la vicenda tocca 2 presidenti federali, Carlo Magri (Pallavolo) e Franco Chimenti (Golf), che, secondo il Nas, si sarebbero adoperati per influenzare, il primo pro Benetton, l’altro contro, il giudizio del presidente della Camera di conciliazione.
Mauro Grasselli
Non ke voglia alimentare questo topic, ma a me sembra una patata sempre più bollente !!!
Probabilmente a Reggio E. saranno anche di parte nello scrivere, ma questa vicenda inizia a puzzare...e non poco !!!
Staremo a vedere