CITAZIONE (schizzo1 @ 29/11/2008, 11:48)
Due anni fa ,con una squadra fortissima, Vignati si è salvato all'ultimo spareggio. L'anno scorso, con una squadra molto forte, si è salvato agli spareggi. Quest'anno con una squadra buona, prende batoste da tutti tranne che con la squadra dell' oratorio sarda, dove si sono celebrate a lungo le eroiche gesta di quella vittoria. Signor Besana, lei che è uomo di grande esperienza cestistica, tutto questo non le fa venrie qualche dubbio? Evidentemente il vostro legame va al di là delle capacità di allenatore. Tutto questo viene detto da uno che avrebbe piacere che rimanesse qualche formazione in B di eccellenza in provincia di Savona. La Cestistica, dal canto suo non è valutabile, in quanto partecipa ad un campionato ridicolo, anche se la mano del nuovo allenatore si vede e in positivo. In questo momento, invece, il gioco della NBA sembra ad un caos disorganizzato. Si può perdere per manifesta inferiorità, ma mostrando anche del basket, cosa che da voi non avviene. Questo è un mio giudzio strettamente personale e non dettato da simpatie o antipatie.
Tutte le considerazioni espresse, come questa, in modo garbato, sono ben accette.
Sono anch'io convinto, e lo è anche Vignati, che sia l'ultima sua formazione savonese che la formazione NBA dello scorso anno avessero potenzialità più elevate di quanto espresso dalla classifica finale.
Purtroppo sia l'una che l'altra formazione (soprattutto quella dello scorso anno) hanno avuto a che fare con una serie impressionante di infortuni senza i quali io sono convinto che la poule promozione non sarebbe sfuggita (Le ricordo che la Savonese ebbe a che fare con un lunghissimo infortunio toccato a Giulia Grillo, giocatrice fondamentale in quella formazione, a Tomatis, play titolare praticamente mai vista in campo, e che D'Amico arrivò a gennaio; lo scorso anno non sto ad elencare quanto noto a tutti). La salvezza peraltro avvenne non all'ultimo turno di spareggio ma al primo playout contro l'Auxilium Torino, formazione partita con più credito rispetto a noi. L'anno prima, sempre con la Cestistica Savonese, con una squadra francamente di scarsa potenzialità (che aveva perso nel frattempo per infortunio Elisa Sarti, elemento di punta della formazione) la salvezza ottenuta al primo turno di playout in due sole partite fu un autentico miracolo.
Quest'anno il discorso è diverso : la formazione è molto più giovane sia in età anagrafica che in esperienze pregresse; è il frutto di precise scelte che discendono però da un elemento che crea paletti insormontabili : si possono acquisire giocatrici tra quelle
(a) disponibili a giocare in B d'Eccellenza
(b) disponibili a trasferirsi in Liguria (o a fare le pendolari)
(c) compatibili con le nostre risorse economiche.
E tutto potrebbe anche essere ok se, magicamente, le scelte andassero tutte per il verso giusto.
Così non è (e non potrebbe essere diversamente) e quindi il lavoro diventa più lungo, comunque compatibile con i nostri obiettivi, che dipendono anche dalla consistenza delle avversarie.
Se Lavagna, squadra che reputo sempre la più solida candidata a salire, perde con Ghezzano, Viareggio e Montecatini, non possiamo scandalizzarci se questo capita anche a noi, ancor più se, come capitato in quasi tutte le nostre partite, ce la si gioca comunque.
Sono convinto che, nonostante le difficoltà, aggiuntive, dovute ai pochi allenamenti al completo, potremo disputare una seconda fase migliore, e non solo per la diversa (almeno così dicono altri) caratura delle squadre del girone C2.
Se, come lo scorso anno, dovessimo finire in crescendo, una grossa parte di merito l'avrà coach Vignati, verso il quale sicuramente il mio legame va al di là delle capacità di allenatore ma altrettanto sicuramente questo legame non incide sulla valutazione che, come presidente della società, devo serenamente fare sul suo operato.
Se venissi meno in questo verrei meno anche al fondamento generale dei rapporti di amicizia, compreso il mio con Vignati.
Il mio pensiero (peraltro condiviso dai sia pur pochi altri dirigenti che condividono con me quest'avventura) è che Vignati rappresenti un valore aggiunto, vista (e documentata anche negli anni recenti) la capacità di raggiungere gli obiettivi fissati dando spazio - molto -anche a giocatrici che, alcune per la giovane età, altre per qualità tecniche non eccelse, difficilmente troverebbero spazio in altre squadre di questo campionato. Il compito affidatogli quest'anno, oltre al raggiungimento, non facile, dell'obiettivo salvezza, è quello di aiutarci ad identificare il gruppo di giocatrici (poche o tante) sul quale puntare per costruire la squadra dei prossimi anni.
Noi ci proviamo, cercando di operare al meglio, anche se questo non sempre è sufficiente per riuscire nei propri intenti; e se dovesse andar male dovremmo renderne conto, senza recriminazioni, unicamente a noi stessi.
La ringrazio nuovamente, comunque, per il garbo con il quale ha espresso le Sue critiche.
Carlo Besana
Presidente NBA New Basket Albissole