| 21/07/2004 | La promozione di una provincia
La speranza l'abbiamo tenuta nel profondo del cuore per giorni, così come tutti i tifosi dell'Orlandina, ma più in generale gli amanti del basket di Messina e della provincia. Che a raccogliere il testimone della Pallacanestro in Legadue sia l'Orlandina è la notizia più bella, quella che attendevamo dal giorno della “non ammissione” dei giallorossi e che in parte mitiga il dolore per la scomparsa della squadra del capoluogo (almeno sino alla eventuale accettazione della richiesta dei peloritani per la B1 avanzata dal Comune). Quella di ieri è una “vittoria” fuori dal parquet, che premia la costanza, gli sforzi e la grande competenza di un dirigente dal cuore immenso come Enzo Sindoni, che nella pallacanestro ha sempre investito con passione. Lo abbiamo visto soffrire, dopo la restrocessione di due anni fa, e patire nel corso della difficoltosa stagione scorsa. Ma non ha mai gettato la spugna e in estate ha rilanciato il progetto, puntando su un tecnico vincente come Perdichizzi. È stato premiato, lo merita. Ed è la vittoria di tutto il suo staff, che ha sempre lavorato con professionalità, e soprattutto dell'intera Capo d'Orlando, che ha sempre manifestato un amore viscerale per la palla a spicchi. Non è un caso che una cittadina di 13.000 abitanti abbia conquistato una “vetta” che, invece, una città di 300.000 anime non è riuscita a conservare. Com'è possibile? Presto detto. L'anima, il cuore e la passione di Sindoni e dell'intera cittadina tirrenica, elementi fondamentali per “costruire” i sogni. E la testimonianza più lampante dell'amore degli orlandini è arrivata ieri pomeriggio quando quasi 500 tifosi si sono riversati nelle strade per festeggiare e cominciare a “scrivere” la nuova favola. Ma la “promozione” di Capo d'Orlando è una vittoria per tutta la Provincia, che con l'ammissione dei paladini in Legadue è pronta a vivere il suo sesto anno ai vertici del basket italico. Dopo le avventure di Barcellona, Capo d'Orlando e Messina, è ancora la cittadina tirrenica a mettersi in prima fila e spingere l'intero movimento (senza dimenticare Patti in B1) il cui cuore continua a palpitare per il basket. L'ultima nota è per Giovanni Perdichizzi. Oggi, più che mai, è lui il simbolo della pallacanestro nostrana, il denominatore comune e il traghettatore tra Messina e Orlandina. Lui, il tecnico più vincente della Legadue (oltre il 60% di successi), capace di far innamorare con il suo gioco spettacolare prima Barcellona e poi Messina. Non meritava il trattamento che la Pallacanestro gli ha riservato lo scorso anno, facendogli pagare colpe che poi, come ampiamente dimostrato dai fatti, non erano sue. E a Messina se ne sono pentiti in tanti. Oggi il coach barcellonese torna in sella e con lui, ne siamo convinti, Capo d'Orlando ha già vinto! Buon viaggio a tutti... Mauro Cucè
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