| - La Stampa -
17/06/2004 10:29 - C'è Tanta amarezza a Castelletto dopo la vendita al Caserta dei diritti per partecipare al campionato di A/2 di basket. Il Chievo del basket non si è ripetuto. Tanta era la gioia del successo maturato durante la regular season e dopo i play off con la vittoria su Trapani, tanta era la rassegnazione e la tristezza per aver dovuto abbandonare un sogno concretizzatosi partita dopo partita. Al «Bar Puzzle», covo dei Viking Ticino, ieri pomeriggio non c'era un tifoso, il caldo, la delusione hanno consigliato ai più di fare un bagno nel Lago o nel Ticino. Il sindaco Franceso Viale, dall'euforia per il grande successo alle recenti elezioni amministrative, è passato all'amarezza:«Spiace infinitamente. Io ritengo comunque che la dirigenza abbia messo in atto un'operazione sensata. Meglio tenersi in una posizione garantita che non affrontare avventure che non sono alla portata di una società di un paese di nove mila abitanti - dice Viale -. Noi come amministrazione ci stiamo muovendo affinchè entro un anno, al massimo, il palazzetto sia pronto; chissà, se l'Univer 3B6 si troverà nel 2005 nelle stesse condizioni di quest'anno potrà per lo meno giocare in casa e non dover affrontare trasferte onerose e per l'affitto dell'impianto e per lo spostamento degli atleti e dei tifosi. Ritengo si debbano fare passi secondo le proprie possibilità». E' la fine di un sogno. Il grande striscione con impressa la 'A' è stato levato dal palazzo a fianco del campanile, anche gli addobbi che erano stati predisposti dai tifosi l'indomani del successo sul Trapani, sono stati tolti. Anche il parroco, don Vittorio Moia, si era adoperato per festeggiare la promozione, aveva aperto la torre campanaria alle dieci della domenica sera per far suonare a distesa le campane. Ora il suono dei rintocchi delle ore pare più mesto. «Ho letto su 'La Stampa' della rinuncia alla seria A - dice don Moia -. Avevo partecipato alla gioia dei tifosi e della società nel momento della vittoria, ma se non ci sono i fondi è meglio fare il passo giusto, secondo le proprie forze. Le campane e la benedizione dall'alto non bastano, ci vuole ben altro per affrontare un campionato cosi impegnativo». Roberto Bonan, ex sindaco e allenatore della locale squadra di calcio, si dice rammaricato:«Già da qualche giorno avevo appreso la possibilità che i diritti per la A/2 potevano essere ceduti. Ritengo la scelta corretta. Per quanto concerne il nuovo palazzetto Castelletto avrebbe già potuto averlo grazie alle intese tra la Società di basket e i privati. L'Amministrazione ha voluto privilegiare altre scelte a scapito di questo. Come membro dell'opposizione avevo già presentato una interpellanza in proposito». Destino vuole che proprio ieri mattina vi sia stato a Castelletto un sopralluogo tra funzionari della Combipel, tra responsabili dell'impresa costruttrice e gli amministratori comunali per il via ufficiale di lavori per il nuovo palasport in via al Lago. 270-300 giorni e l'impianto sarà pronto. Per la A/2 o per la B/1? Toccherà alla squadra. Si sa i successi non sono facili a ripetersi, troppe sono le componenti in gioco.
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