| C'è una terza ipotesi, che non vedo poi così assurda. Nella mia "carriera sportiva" ho preso diverse storte alle caviglie, senza per fortuna rompermi mai ossa o legamenti. Ora, è vero che non avevo a disposizione le cure di uno staff medico come lui, ma mi è capitato di sentir dolore, e di conseguenza dover abbandonare ogni forma di esercizio fisico, anche per un lasso di tempo maggiore di due settimane. La caviglia poi, per un giocatore di basket, è fondamentale e imprescindibile, quindi anche solo aver fastidio o, perchè no, paura di appoggiarla male a terra dovuta ad una condizione non ancora perfetta, ti limita tantissimo. Insomma, senza pensare per forza a medici incompetenti o a mancati pagamenti, non trovo irreale che un giocatore scavigliato impieghi venti giorni per tornare sul parquet. Poi, ovviamente mi auguro di vederlo già oggi, ma non essendo in presenza di rotture osse o tendinee, penso che i tempi di recupero siano strettamente personali, e le sensazioni che prova il buon Jesse appoggiando il piede a terra, le conosce solo lui. P.S. Io non ho mai detto che tu insinui qualcosa, ma non mi piace per niente che davanti al primo problema stagionale si cominci già a pensar male, tutto qui. Poi, se ti va, sei liberissimo di farlo. Ma io, per natura, prima penso alle cose naturali..e poi, se proprio è il caso, mi insospettisco.
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