CITAZIONE (micio000 @ 29/11/2006, 08:09)
il pseudogiornalista è stato sgamato (il suo conto in banca pero' purtroppo credo che non sarà intaccato), ora che si è fatto pubblicità verrà invitato come perseguitato dal regime nell' ordine da: Santoro, Fazio (già fatto), Annunziata, Biagi (se torna dall'ospizio), Dandini, Floris ed i vari indignati in servizio permanente ed effettivo
Ma come? Non eravate voi i paladini del garantismo e dell’innocenza fino a prova contraria?
Forse questo vale per corruzioni, evasioni e collusioni, per le opinioni evidentemente no, nonostante non esista un reato di opinione.
Ma non c’è da stupirsene: Pasolini, per cose come
"Io so" venne messo sotto processo persino per rapina a mano armata.
Inoltre, se un’inchiesta solleva degli interrogativi importanti, non vedo perché un giornalista non possa farla. Poi il falso dove sarebbe? Nell’aver detto che il dato sulle schede bianche è anomalo?
Si turba l’ordine pubblico spingendo le folle a bruciare le prefetture, ad un’inchiesta vengono attribuite tali colpe solo nei paesi così moderati da ritenere che la libertà di espressione sia cosa profondamente antidemocratica.
Il film non l’ho visto, ma avevo letto il romanzo inchiesta “Il broglio” di Agente Italiano, a cui il documentario si ispira, cinque mesi fa, quando era uscito da poco.
Da quello che ho capito tra i due lavori ci sono due grosse differenze:
1) gli autori del libro, evidentemente per evitare guai giudiziari e garantire comunque una buona diffusione al libro hanno scritto sulla contro-copertina che la storia trae spunto dalle ultime elezioni italiane senza che però le conclusioni a cui si arriva abbiano la pretesa di essere altro che le conclusioni di un romanzo.
Che poi tali conclusioni possano essere vicine alla realtà o meno è un altro discorso: ricordo che nel romanzo di Lucarelli “Falange armata”, che si ispirava alle vicende della banda della uno bianca, uno dei colpevoli era un poliziotto: nella realtà i poliziotti colpevoli erano addirittura quattro, solo che il libro era stato scritto ben due anni prima dell’arresto della gang dei fratelli Savi, quando ancora si accusavano zingari, estrema sinistra e via dicendo. Ma perché Lucarelli aveva messo tra i colpevoli un poliziotto? Perché le munizioni usate erano di un tipo e di lotti utilizzati dalle forze dell’ordine.
2) Sul libro i brogli avvengono sul cartaceo, dato che la nuova legge elettorale prevede che i presidenti vengano non più sorteggiati ma designati dai comuni, ovvero dalle giunte al governo. Invece il film si concentra più che altro sul broglio informatico.
A suo tempo ero intervenuto segnalando su questo forum il libro: si era un po’ discusso sul perché il centrosinistra non avesse sollevato la questione e anzi ufficialmente l’avesse ignorata, nonostante il premier uscente strepitasse denunciando brogli e irregolarità che lo avrebbero danneggiato.
Anche allora avevo sostenuto che la verità qualsiasi essa sia non conveniva a nessuno: il centrosinistra non aveva e non ha intenzione di imbarcarsi in un’avventura che oltre a potersi trasformare in un boomerang politico, avrebbe sicuramente accentuato e approfondito le spaccature tra i cittadini, con conseguenti tensioni, perdite di credibilità, forse disordini ecc.
Il centrodestra invece ha continuato sulla stessa linea della campagna elettorale, ovvero quando sei in difficoltà attacca: così costringerai il tuo avversario ad impegnarsi sul terreno che preferisci e alzerai una bella cortina di fumo sui tuoi punti deboli.
Insomma, Berlusconi che si affretta a denunciare brogli, non esclude automaticamente che lui stesso non possa averli fatti; quale cortina di fumo migliore che accusare l’avversario di qualcosa che si sa di aver fatto?