www.legaduebasket.it/news/?id=94079Pavia, Rosolen è già al lavoro con Costa
«Puntiamo sul settore giovanile. Collaborazione con le altre società»- La Provincia Pavese -
30/06/2010 10:53 - PAVIA. Fra pochi giorni festeggerà gli 81 anni. Ma l’entusiasmo resta quello di un ragazzino. Sentimenti veri, di chi ha coltivato la sua passione per il basket prima da giocatore, poi da allenatore e infine da dirigente.
Lele Rosolen è pronto a tuffarsi in una nuova avventura con Pavia. Erano stati lui ed Erardo Costa, con la fusione tra Celeres e Longobardos, a far nascere la Nuova. A distanza di 14 anni, Rosolen è disponibile a dare una mano a Costa per rilanciare
la Pallacanestro Pavia (come è tornata a chiamarsi di nuovo la società).«Con Erardo ci siamo già sentiti - conferma il “grande vecchio” del basket cittadino - Presto ci vedremo per parlare del futuro. Sono felice di dargli una mano, se lo merita. Non ho risorse da mettere a disposizione, ma qualche idea non mi manca». Per Rosolen bisogna unire le forze. «E’ un peccato aver perso il diritto di LegaDue. Ma non è la prima volta che Pavia vede sparire le sue principali squadre di basket, maschile e femminile. Però stavolta possiamo ripartire dall’A dilettanti.
E’ il momento di lasciar perdere gli interessi particolari e guardare tutti insieme al bene della pallacanestro pavese». Rosolen si rivolge anche ai dirigenti di Bridge e Sanmaurense, fresche di promozione in C regionale e serie D. «Capisco che avranno i loro programmi, ma sarebbe bello ritrovarci tutti attorno ad un tavolo per vedere se si può fare qualcosa insieme. Ed all’incontro dovranno partecipare anche le altre società del territorio, da Cava Manara (intenzionata a vendere il diritto di C regionale, ndr) a Siziano ed anche a Casteggio. Il Comune, se vuole darci una mano, potrebbe organizzare questa riunione».
Rosolen ha un pallino: creare un grande settore giovanile che costituisca la base per il futuro. «Dobbiamo puntare sui ragazzi, addestrando anche gli istruttori che lavorano con loro in palestra. Deve nascere una squadra con tanti giocatori pavesi, nella quale il pubblico riesca finalmente ad identificarsi. Mi è capitato a volte di andare a vedere la LegaDue al palaRavizza: non era facile appassionarsi ad una formazione che cambiava spesso, nel corso di una stagione, gli americani e gli stessi italiani».
Ma adesso c’è un’A dilettanti da preparare in pochissimo tempo. «E’ vero - conclude Rosolen - dobbiamo fare in fretta. Servirà un buon allenatore e qualche elemento esperto. E poi tanti giovani». (s.re.)
www.legaduebasket.it/news/?id=94076Sfuma l’accordo per una grande PaviaA dilettanti, Ripa non entra. Bobbio: c’è spazio per altri
- La Provincia Pavese -
30/06/2010 09:40 - PAVIA.
Le porte restano aperte, ma Gabriele Ripa non le attraverserà. Il tentativo della giunta di far sedere attorno a un tavolo Erardo Costa, titolare del diritto sportivo, e la cordata che faceva capo a Ripa non ha portato risultati. Pavia ripartirà dalla decina di imprenditori locali che fanno capo a Costa e da un budget di circa 450mila euro. La cifra non è molto alto per la serie A dilettanti, soprattutto in una stagione in cui retrocederanno 16 delle 32 squadre al via nei due gironi, per questo le porte della società resteranno aperte anche nelle prossime settimane. «Almeno per una ventina di giorni - spiega Antonio Bobbio Pallavicini, l’assessore comunale allo Sport - resterà libero lo spazio per il primo sponsor».
«Partiamo dai punti fermi per fare chiarezza su quel che è successo - spiega Bobbio Pallavicini - . Per la LegaDue servivano almeno un milione 300mila euro e quel budget nessuno era in grado di garantirlo, né Bianchi né altri. Pavia ripartirà dalla A dilettanti, campionato a cui si è già iscritta. In questo modo abbiamo evitato il rischio che Pavia perdesse il basket o che dovesse accontentarsi di una B dilettanti». In realtà l’assessore ha cercato nelle settimane scorse di far restare Pavia in LegaDue, ma non ce l’ha fatta. «Ho incontrato più volte Curioni, il presidente di Casalpusterlengo, ma non c’era la possibilità di portare qui la squadra nata dalla collaborazione tra i lodigiani e Pavia, perché i suoi sponsor sono legati a quel territorio - dice l’assessore - . Poi ho preso contatto con un altro imprenditore, che avrebbe potuto gestire la LegaDue, ma l’operazione non è andata in porto per problemi economici».
A quel punto Pavia sembrava destinata alla B dilettanti, come previsto dall’accordo proposto da Curioni e Bianchi. «Noi però volevamo almeno la A dilettanti e allora abbiamo contattato le persone che negli anni hanno lavorato per il basket. Costa ha raccolto una decina di imprenditori medi e piccoli locali, e con loro ha costruito un budget che permetterà di affrontare il campionato di A dilettanti - dice Bobbio Pallavicini - . L’auspicio è che altri imprenditori si facciano avanti nelle prossime settimane per far crescere il budget e con esso le possibilità di Pavia di disputare un campionato di alto livello». Proprio la difficoltà a collaborare è stato finora l’ostacolo principale per il futuro del basket. «Tanti in città parlano del bene dello sport, ma poi le incomprensioni personali non permettono a Pavia di realizzare progetti ambiziosi - continua l’assessore - .
Per questo dico che ha fatto bene Costa ad offrire cariche sociali ad altre persone, perché solo allargando la base della società il basket può ripartire». (cla.mal.)
Edited by FabioPV - 30/6/2010, 11:50