SERIE C. Pescia indigesta (98-75). La Synergy sprofonda verso la zona playout.
Parziali: 27-17; 56-38; 79-68; 98-75
Al termine della gara, coach Rossi non si è trattenuto con i propri giocatori e negli spogliatoi ha ben chiarito che, continuando così, la squadra sangiovannese non potrà che andare incontro a tante altre cocenti delusioni.
Ma è la serie C, signori: un campionato che quest’anno vede in gioco tante squadre attrezzate (l’ultimo cronologico esempio, il Cempini di Pescia) che lo hanno reso tanto appassionante quanto difficile e per la neopromossa Synergy il cammino non poteva che prevedersi essere impervio.
La gara con i pesciatini ha quindi mostrato ancora una volta gli attuali problemi che affliggono Stagi e compagni.
Una scarsa tenuta difensiva si è andata ad aggiungere alle ben note carenze di tonnellaggio e sta diventando un leit motiv ricorrente (dopo i quasi 100 punti presi in terra pistoiese, anche a Pietrasanta, la Synergy subì un trentello nel solo ultimo e decisivo quarto). Poi, c’è da aggiungere certamente il capitolo indisponibilità (Pavese, Malacario, Norci, Cardo, ecc), ma c’è anche da sottolineare che in troppi momenti della contesa la squadra di Rossi è sembrata perdere davvero la bussola non riuscendo a mantenere la calma per trovare le soluzioni più adatte per reggere il confronto.
Quindi, da domani, sosta salvifica per rimettere in ordine idee e fisico, nonché tutte quelle motivazioni e quell’entusiasmo che riuscirono a fare la differenza nelle prime dieci giornate di campionato, in cui la Synergy fu additata addirittura come sorpresa del torneo (invero, molto prematuramente).
La partita con Pescia è stata senza storia ma a ravvivarla è stato almeno uno dei tanti exploit a cui ci ha abituato lo straordinario Cempini (40 punti, a 40 anni).
Pescia, comunque, iniziava la gara con la Synergy alle calcagna (pronti alle repliche Tello, Basilicò e Brandini), ma i sangiovannesi non trovavano mai un rimedio al “tiro posizionato” di Cempini. Le rotazioni di Rossi con le seconde linee non pagavano alcunché e pertanto sul finire di quarto Stefani e compagnia bella ne approfittavano per creare il break che decretava il 27-17 della prima sirena. Le altissime percentuali messe in mostra dai padroni di casa nel primo tempino venivano (a volte, incredibilmente) confermate nel secondo spezzone di partita. Pescia era ordinata e precisissima dalla lunga con Guidi, Cempini e Stefani, mentre la Synergy provava a resistere con la stessa moneta (triple di Brandini, Finetti e Falsini) ma a causa delle proprie carenze difensive, scivolava sempre più in basso fino al 56-38 del 20’.
Nel terzo quarto, la squadra di Rossi entrava in campo con maggiore determinazione e provava la rimonta. Le ingenue intemperanze di Falsini (falli a ripetizione su Cempini e tecnico finale) la costringevano però di nuovo ad inseguire da maggiore distanza. I sangiovannesi, comunque, trovavano ancora vigore:
con le percussioni di Tello e le triple di Finetti e Nesterini riuscivano ad agganciare anche il -9 chiudendo al 30’ su un ancora rimediabile 79-68.
Nella breve pausa, coach Rossi si raccomandava ai suoi per mantenere la stessa concentrazione e le identiche coordinate messe in mostra nel precedente tempino, ma riceveva in cambio esattamente il contrario. Gli attacchi di Nesterini e compagni diventavano inspiegabilmente improvvisati e Cempini e Tiberi ributtavano subito la Synergy sul -16. La gara quindi si incanalava lentamente ma inesorabilmente verso la vittoria di Pescia che, nel finale, arrotondava ulteriormente il vantaggio fino a sfiorare i cento punti segnati (98-75, al termine).
Impreciso e non sempre equilibrato sul sanzionamento dei falli l’arbitraggio di Munda e Sensi.
TABELLINI
CESTISTICA PESCIA: Guidi 8, Maddaluni 2, Monti 14, Stefani 19, Santini 3, Teglia, Brogi 2, Cempini 40, Mattiello. All.re Santi.
SYNERGY BASKET VALDARNO: Bucciolini 1, Nesterini 11, Falsini 6, Basilicò 9, Tello 25, Brandini 7, Stagi 2, Berti 2, Finetti 12, Mascherini. All.ri Rossi e Terrigni.
Synergy Basket
Addetto Stampa