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CITAZIONE (scott1954 @ 24/5/2022, 11:27) Andando con ordine:
- credo nessuno difenda Forni e le persone di cui si è circondato; è un dato di fatto che è l'unico ad avere messo soldi veri (compresi ricavi da alienazione di suoi immobili), sicuramente sprecandoli in un modo che grida vendetta anche se erano soldi suoi, mentre altri hanno messo solo parole (prima in Aux e dopo in BT: chi si ricorda ancora di "Una Mole di Basket" ?);
- c'è favola e favola. Il meccanismo dello sport italiano ed europeo è basato tutto su "favole", in primis la favola dei soldi veri/finti;
- se ci limitiamo ad analizzare gli aspetti "puliti" ed il basket in Italia, i club di punta stanno in piedi sul mecenatismo del singolo (favola di tipo A) gli altri sulle collette tra sponsor e consorzi vari (favola di tipo B);
- la favola di tipo A regge finchè il tipo che ci smena (tanti) soldi non si stufa (una cosa tipo ON/OFF): un esempio al riguardo la Benetton, semplicemente scomparsa (quando ancora molto competitiva) quando la famiglia si è stufata del giocattolo, peraltro dopo avere fatto tabula rasa di tutto ciò che sapeva di basket intorno a loro nel raggio di 100 km;
- la favola di tipo B regge finchè la colletta €€€€ non scende sotto il livello di guardia e, soprattutto, finchè hai nello staff le compentenze per investire i pochi soldi nel modo giusto;
- poi c'è la favola di tipo C che non consideriamo perchè è quella che prima o poi ti fa incontrare le Fiamme Gialle e la Procura della Repubblica competente per territorio;
- nella favola di tipo B, anche spendendo nel modo giusto la sfiga ti può prendere a calci nel culo con gli infortuni, con gente che sbrocca per colpa di una donna o della grigliata mista, che litiga con mezza squadra, che non si trova nella vita extra-basket ecc ..... tutti inconvenienti che altri (tipo A) possono risolvere mettendo mano al portafoglio mentre tu non puoi;
- non parliamone poi se i soldi sono davvero così pochi che sei costretto a prender quel che c'è oltre anche la scommessa di scouting, semplicemente gente scarsa;
- a quel punto ciao-ciao Cremona, CDO, Veroli, Teramo e via cantando;
- Tortona la direi già nella favola A: il solo fatto che si appresti a cercare la conferma di alcune pedine importanti (Daum e Macura) che normalmente quando le scopri poi l'anno dopo ti salutano è già un segnale diverso;
- noi fino al 2013 abbiamo seguito una strada simile, poi sono affiorati i soliti cronici limiti dello sport e dell'imprenditoria e del carattere torinesi: quando sono serviti molti soldi per l'ultimo sforzo Terzolo non li aveva (come sempre ...), a Torino nessuno li ha messi (e non stiamo ad indagare il perchè se no apriamo un forum apposito) ed è arrivato il "papa straniero" da Caluso per il botto finale. Analisi perfetta
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