CITAZIONE (ugotto @ 29/10/2019, 11:29)
CITAZIONE (Zbo92 @ 29/10/2019, 11:26)
Lo so, però vedendola Sul piano sportivo (perché di sport sempre si tratta) un conto è una società che perde in finale e si sente pronta a fare il salto e quindi chiede l'ammissione alla categoria superiore..
Una cosa diversa è una società che addirittura retrocede in prima divisione e si fa ripescare in serie D, retrocedendo puntualmente sul campo ogni anno e ripetendo il ciclo..
Oppure una società che l'anno scorso ha perso una partita di serie D (di serie D eh, non Csi o Uisp che sono più amatoriali) perché non è riuscita a portare 7 giocatori a una partita..
Siccome, tanto per usare un luogo molto comune ma vero, il pesce puzza sempre dalla testa allora il problema parte sempre dai personaggi che sono in FIP regionale....troppa gente occupa posizioni che non gli competono ma sicuramente gli rendono molto bene
Scusate l'intervento, ma mi sembra di avere letto dei pensieri un po' troppo qualunquisti...
E' certamente vero che stiamo ad un livello generalmente basso; le molteplici situazioni che si sono verificate con una certa puntualità nelle ultime stagioni sono lì a testimoniarlo...
Ma i campionati bisogna metterli in piedi e per fare ciò ci vogliono le squadre e se non ci sono squadre buone buone... si accetta l'iscrizione di squadre meno buone, se non ci sono nemmeno quelle meno buone, si accetta l'iscrizione di quelle mediocri... e via discorrendo.... perché per disputare i campionati ci vogliono le squadre. E qualunque sia il livello delle squadre... ce ne sarà sempre una che arriva ultima... con 0 punti, o con 6 o magari pure con 14... ma una ultima ci sarà sempre.
Il fatto che la situazione sia scivolata tanto in basso... dovrebbe condurre chi gestisce a riflessioni serie e concrete.
Ripeto cose che ho già detto, e che continuo a sostenere... Per me è un'aberrazione che esista un campionato regionale che in alcune regioni è presente e in altre no.
La FIP... e intendo Roma, dovrebbe prendere in mano la situazione e ridefinire l'organico della C Gold a livello nazionale, organizzando gironi interregionali, affidati organizzativamente a Comitati Regionali.
E' l'unico modo per tornare a dfare emergere anche realtà di regioni più piccole, ma che hanno delle ambizioni.
Per essere un po' più concreto, faccio un esempio:
Serie C1 2002/2003 (una stagione che mi è piuttosto cara).
Il girone A era così composto:
Don Bosco Borgomanero
Derthona
Valenza
Alessandria
Alba
Saluzzo
Cuneo
Campus Varese
Bosto Varese
Busto Arsizio
Genova
Cogoleto
Pool 2000 Finale Ligure
Vado Ligure
Chiavari
La Spezia
Solo 7 formazioni piemontesi in un girone da 16 squadre.... e vi garantisco che le prime quattro classificate di quell'anno, oggi, potrebbero andare ai playoff in Serie B.
Alla luce di ciò, come si può pretendere di avere un campionato di Gold regionale con 14 squadre piemontesi? (...e infatti, peraltro, le squadre sono 13...).
Indi per cui... se 5 o 6 di quelle 13 fossero ricollocate in Silver... e 7 o 8 squadre di Silver fossero ricollocate in D... forse (e dico forse, perché non vi è certezza) potremmo vedere dei campionati più verosimili come livello, tanto in Gold, quanto in Silver, quanto in D... e via discorrendo, oltre alla possibilità di recuperare la Liguria in un torneo come la Gold (il ragionamento vale anche per altre regioni).
Poi... di mezzo c'è la politica... il non voler scontentare questa o quella società... o questo o quel Comitato Regionale... e via discorrendo...
Quindi, continuiamo pure a farci del male...