CITAZIONE (saxsound @ 7/10/2021, 09:47)
Cari forumisti tutti, amici reali e virtuali il nostro Vecchio Rovere desidera farvi pervenire un suo messaggio
"Cari amici vi scrivo per informarvi un po'. Non so come, ma sono vivo e chissà per quanto lo sarò.
Prima fase: 30 giugno mi operano. Finita l'operazione bisogna far ripartire il cuore. Ora il cuore invece che ripartire come un treno che segue la sua linea, riparte come se ci fossero dieci treni che si scontrano e, di conseguenza, non solo il cuore va fuori ma butta fuori: reni, polmoni, bilirubina. Insomma qualsiasi cosa che fa funzionare il corpo. In poco tempo imbarco 15 litri d'acqua e mi fanno 12 sacche di sangue per fermare tutto questo ambaradan o meglio, per cercare di controllarlo, i medici decidono di mettermi in coma. Resto in coma con 45 giorni di deliri orrendi.
La morte mi sta tirando per il bavero e mi danno per spacciato, ma le radici della vecchia quercia sono più robuste e riescono a resistere alla morte che se ne va con quel pezzo di bavero, mentre io rimango vivo.
Dopo questo coma, per 10 giorni circa c'è il risveglio che consiste nel riconoscere la realtà rispetto al delirio precedente. Il delirio è passato, il come è passato, però in compenso io mi ritrovo ad avere il sondino naso-gastrico, mi hanno fatto la tracheotomia, il catarro è tale da affogarmi e le piaghe, sulla schiena particolarmente, non mi danno pace. Per qualche tempo resto nei reparti intensivi del S.Chiara e li iniziano le prime cure. Notare che quando mi sono svegliato io non avevo la capacità di muovere nulla, ero immobilizzato. Dopo queste rimanenze nei due reparti intensivi, mi portano a Villa Rosa a Pergine e lì finalmente il tempo si schiarisce, perché tutte quelle cose che mi rendevano difficile la vita spariscono: il trauma, il coma, mi levano il sondino naso-gastrico, il catarro si esaurisce, la piaga piano piano guarisce. Adesso sono qui alle prese con tutto quel che riguarda il gesto quotidiano, cioè il prendere qualcosa (su questo sono abbastanza avanti), ma soprattutto il muovere piedi, gambe, sedere, camminare, sedersi, alzarsi, ecc... sono cose lunghissime che non so quando finiranno. Bisogna dire che grazie ai miei, agli altri parenti ed amici ed a tutto il personale di Villa Rosa che è dolcissimo e competente, in questo sono molto aiutato. Certo la nostalgia è tanta. Quanto durerà ancora? mah! spero un paio di mesi, non di più, per intanto vi saluto e vi ringrazio."
Quindi per Natale contiamo di ritrovarlo qui, su questi post.