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Inoltre Esposito e Murphy giocherebbero fuori ruolo.
Temo che gli scompensi per la squadra, complessivamente, sarebbero superiori ai benefici.

Credo che l'ipotesi di schierare insieme i due lunghi stranieri, lasciando fuori DeVoe, nasca solo dalla disperazione nel vedere quanto male sta facendo Gabe, perché tecnicamente è un'ipotesi molto difficile che ti costringerebbe a ribaltare tutti gli assetti della squadra, senza alcuna garanzia di elevarne il livello complessivo e dovendo anche adattare giocatori in ruoli non abituali.
Punterei piuttosto a reintegrare il più velocemente possibile Stefanelli, mantenendo a quel punto l'assetto attuale con Penna e Bartoli Sr. in play, DeVoe e Stefanelli esterni, Udom (in netta crescita, finalmente!) e Gajic in ala e i 4 lunghi, sperando che anche Bartoli Jr resti sano.
Buva è un giocatore di categoria superiore, non solo per fisico (marcato da Cucci sembrava veramente uno scontro con l'Under 19!) ma anche per tecnica, visione di gioco, personalità e leadership, concordo con chi dice che da parecchio tempo a Verona non si vedeva un giocatore di livello complessivo così alto in tanti aspetti del gioco.

Concordo in pieno.
Probabilmente sarebbe stato meglio separarsi con il coach e lo staff già dopo la retrocessione, mi sembra inevitabile che accada comunque alla fine di questa stagione il cui andamento a mio avviso rende evidente come il ciclo del Reverendo a Verona sia finito, nonostante la stima come coach e come persona rimanga immutata.
Approfitterei degli infortuni e di questo finale di stagione senza particolari obiettivi ragionevolmente inseguibili per dare spazio a un paio di giovani che peraltro, a quanto si legge da chi ne sta seguendo le gesta, sarebbero tutt'altro che inadeguati, dopo di che a fine anno credo saranno in moltissimi a salutare.

Assenza di Murphy pesantissima perché è un Usa, perché probabilmente fino a oggi è stato il miglior giocatore del roster e perché nel reparto lunghi hai meno giocatori (di cui uno appena rientrato dopo 4 mesi) mentre tra gli esterni almeno numericamente hai più modo di coprire un'assenza.
Auguriamoci che entrambi riescano a tornare, e in condizioni decenti, per l'inizio dei playoffs.

Sono d'accordo, il fatto che siano prime scelte di Ramagli non toglie che i primi 10 o 15 giocatori del campionato li hanno altre squadre.
Prime scelte ma nei limiti di un budget medio alto, non altissimo.


Non ho visto la partita, ma che ci sia una involuzione nel gioco (che già di per sè non è mai stato brillantissimo, diciamo...) senza un americano, senza il sesto uomo designato, con l'unico cambio dei lunghi a disposizione che è rientrato da una settimana dopo 4 mesi e con un altro panchinaro inutilizzabile, beh..direi che è inevitabile!
Siamo evidentemente in una fase di poca brillantezza fisica e quando ti alleni per mesi a ranghi incompleti è comprensibile, quindi a volte anche avversari tecnicamente inferiori come Vigevano ci "mangiano" con la maggiore aggressività e reattività.
Fortunatamente ieri è andata bene, un po' pollo anche Pepper a saltare sull'ultima azione di DeVoe anche perché quello è un movimento che Gabe fa spesso e che quindi dovrebbe essere conosciuto anche dagli avversari.

Sono il terzo diversamente giovane e non posso che concordare con Armi e Michelangelo, una squadra che per rendere deve pigiare continuamente al massimo sull'acceleratore e che non è minimamente in grado di leggere le situazioni di gioco, gestire un vantaggio o arginare un parziale negativo non riesce a coinvolgermi ed emozionarmi.
Secondo il mio umile e modesto avviso, se oltre ad atletismo e intensità non hai anche un po' di intelligenza cestistica diffusa, non è nemmeno basket.

Forlì mi ricorda molto la Scaligera di due anni fa (eventuali gesti scaramantici dei tifosi forlivesi sono comprensibili )
Non è sicuramente la più talentuosa del lotto né la più forte sulla carta, ma hanno personalità, esperienza e solidità da vendere e una coesione tra giocatori, staff, società e pubblico che spesso contraddistingue le stagioni "giuste".
Poi ovviamente servirà loro anche la fortuna come la avemmo noi due anni fa, perché quando arrivi a gara 5 di semifinale e poi vinci gara due di finale, in trasferta, con un buzzer pazzesco allo scadere, è chiaro che anche la fortuna è dalla tua (altra caratteristica che spesso contraddistingue le stagioni "giuste").


Non credo si sia guardato molto in un'ottica biennale nel costruire questa squadra e, a dirla tutta, sarei molto sorpreso se il Rev. fosse ancora il coach della Scaligera nella prossima stagione.

Per quanto riguarda me non è severità, ho premesso che i risultati sono anche superiori rispetto alle aspettative.
Semplicemente questa squadra non mi trasmette alcuna sensazione di personalità, consapevolezza nei propri mezzi, solidità e stabilità.

Soprattutto se come ieri Ogden ha giocato dal secondo quarto con 3 falli a carico e mannaggia la miseria se abbiamo mandato una volta i nostri lunghi contro di lui in post basso per fargli fare il quarto, o per attirare un raddoppio visto che non poteva difendere forte e che soprattutto Esposito in post basso sa essere un fattore!

Non necessariamente nel più talentuoso...è inutile tornare sempre alla squadra di due anni fa ma quel roster, quando pioveva, sapeva di poter andare da Anderson o da Rosselli e lo faceva in automatico quasi, con risultati spesso ottimi.
In questo roster invece non c'è questo tipo di giocatori, nemmeno DeVoe a pieno regime lo è, quindi la squadra nel momento di difficoltà non può mettere il pilota automatico ma deve trovare di volta in volta la soluzione migliore e, proprio per come è costruito il roster, spesso quella soluzione non è congelare la palla nelle mani giuste (che non ci sono), ma alzare ancora di più il ritmo.
Ieri ha funzionato perché la F a un certo punto è andata fuori giri, come un passista di 80 kg che sul Mortirolo risponde ai primi 5 o 6 scatti di uno scalatore che ne pesa 60, invece a volte semplicemente l'avversario riesce a rintuzzare meglio di Bologna queste accelerazioni, o il divario è già troppo ampio per recuperare, o anche se alzi il ritmo e recuperi qualche punto poi sbagli quei due o tre canestri che ti impediscono di rientrare del tutto in partita, e allora perdi.
Ripeto, tutto è allenabile e migliorabile ma vedo il fatto di non riuscire a controllare i parziali sfavorevoli proprio come un limite strutturale di questa squadra, per come è costruita e per le caratteristiche dei giocatori.

Vittoria che conferma pregi e difetti della squadra, arruffona, confusionaria e spesso poco lucida per mancanza di fosforo nei momenti importanti, incapace di leggere le situazioni e di andarsi a cercare i vantaggi per sfruttarli con calma ma sicuramente con tanto cuore e coraggio.
Una squadra che, quando riesce a mettere in campo un livello di intensità molto alto, diventa difficile da fronteggiare sui 40 minuti per tutti gli avversari, soprattutto per squadre come la F che di sicuro non fanno dell'atletismo la loro principale caratteristica.
Ieri sera Bologna, fino a quando è riuscita a pareggiare il nostro livello di intensità, ha fatto valere la stazza dei suoi esterni punendo i nostri raddoppi e sfruttando il talento soprattutto di Aradori, quando poi non è più riuscita a reggere il confronto atletico è sparita dal campo.
Il coach dice giustamente che dobbiamo riuscire a evitare che, quando piove, poi grandini, ma è un upgrade che vedo abbastanza difficile proprio per le caratteristiche di questa squadra che conosce un solo modo di giocare, quello veloce e garibaldino fatto di aggressività e poco ragionamento: è un modo di giocare che, inevitabilmente, nelle fasi negative di una partita ti espone a parziali anche molto pesanti, come avvenuto ieri.
Però nel complesso è un modo di giocare che rende e lo dimostrano i punti e la posizione in classifica, quindi avanti così sperando che nel frattempo anche DeVoe trovi il modo di essere più produttivo in questo modo di giocare della squadra.

Rispondo anche a Massie.
Due anni fa, come ho scritto, a prescindere dalle singole partite vinte o perse nella serie con Pistoia (dove io ero sicuro avremmo perso gara 5 in casa) e con Udine si aveva comunque sempre la sensazione che la squadra sapesse benissimo cosa fare in campo e non "sbarellasse" mai nei momenti di difficoltà.
Poi magari la partita la perdeva, ma restava sempre dentro la gara, era solida, presente, connessa, non avevi mai la sensazione che la squadra uscisse dalla partita o non sapesse cosa fare o da quali giocatori andare nei momenti di difficoltà, come invece ho visto accadere quest'anno.
Non eravamo i favoriti né con Pistoia né tanto meno con Udine, ma prima di ogni gara sapevi che la squadra sarebbe stata all'altezza e avrebbe reso la vita durissima agli avversari per tutti i 40 minuti, quest'anno questa sensazione io francamente non l'ho mai avuta e a fronte di vittorie contro le prime della classifica sono arrivate poi sconfitte inspiegabili.
Ecco, la differenza tra le due squadre secondo me più che nei punti in classifica è nella solidità, nella consapevolezza e nella personalità che quel roster aveva e questo no, almeno al momento.

Per quel poco che ho visto la squadra quest'anno, non mi sembra che un paio di innesti di livello (uno tra gli esterni e uno tra i lunghi) sarebbero sufficienti a colmare il gap che ci separa dalle migliori squadre della categoria, perché è un gap che non si misura tanto in punti in classifica e non si risolve cambiando uno o due giocatori, ma ha più a che fare con la solidità, il carisma e la personalità del gruppo in generale, cioè con le cose che poi fanno la differenza ai playoffs al di là del talento e delle caratteristiche dei giocatori.
La squadra di due anni fa a un certo punto della stagione ha fatto il salto di qualità e anche nel corso dei playoff, nonostante qualche sconfitta ad esempio nella serie con Pistoia, dava sempre la sensazione di sapere cosa stava facendo e come fare per gestire la situazione (anche se poi magari non ci riusciva sempre, perché in qualche partita l'avversario si dimostrava più forte), cosa che questa invece non è quasi mai riuscita a fare.
Poi nella serie con Udine quella squadra era semplicemente "in missione", a un livello di confidenza e di convinzione in se stessi che temo questo roster non sarà mai in grado di raggiungere.

Edited by twinx - 30/1/2024, 16:04

Fatico a ricordare partite più "brutte", poco coinvolgenti e noiose della Scaligera come quelle a cui ho assistito quest'anno, anche andando indietro negli anni alle stagioni in cui i nostri roster non pullulavano certo di fenomeni e si vincevano tre partite in trasferta, complessivamente, in due anni interi.
Credevo fosse un problema solo mio ma vedo che è un sentire comune abbastanza diffuso, quindi probabilmente qualcosa che non va nell'ambiente Scaligera (squadra, tecnici, dirigenti, società, tifosi) ci deve essere.
Siamo nella classica situazione in cui si trovano alcuni team di F1 quando, a metà stagione, si rendono conto che per ottenere miglioramenti significativi nelle prestazioni della vettura sarebbe necessario ripartire da zero e riprogettare la macchina ex novo e, quindi, di fatto smettono di sviluppare la macchina di quella stagione e iniziano già a lavorare al progetto della vettura per la stagione successiva.
Ecco, secondo me si è preso atto (almeno sembra averlo fatto il coach, ma credo anche dirigenza e società) che questa squadra ha dei limiti tecnici e di personalità, ingigantiti dagli infortuni e dalla mancata crescita che invece si auspicava di alcuni elementi, che non possono essere eliminati con il lavoro in palestra ma neanche con un eventuale innesto o due, che non colmerebbe comunque il gap rispetto alle prime.
Quindi si tirano i remi in barca, consapevoli che tanto per vincere le gare che bisogna vincere da qui alla fine della stagione è sufficiente andare avanti così, con un filo di gas e che invece fare molta strada nei playoff è comunque impossibile.
Due anni fa, per restare a tempi recenti, il clima attorno alla squadra era totalmente diverso, si percepiva un'unità e un rapporto strettissimo tra tutte le componenti della Scaligera nonostante anche allora si fosse partiti a fari spenti, senza grosse pretese e gli infortuni avessero reso abbastanza zoppicante il cammino della squadra nella prima parte della stagione.

Perfettamente d'accordo, voi avete quel tipo di giocatori (aggiungiamo anche Cinciarini) che sa caricarsi la squadra sulle spalle anche con una sola giocata o due proprio quando serve, noi lo avevamo due anni fa in Rosselli ad esempio, oltre che in Anderson, mentre quest'anno ne siamo privi e in questo tipo di partite avere questo tipo di giocatori fa tutta la differenza del mondo.