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Le critiche, condivisibili o meno, fanno parte dello sport.
Personalmente criticherei sempre uno scarso attaccamento alla maglia da parte dei giocatori, la poca voglia messa in campo o una società che pensa a fare i propri interessi fregandosene dei tifosi. Ma non mi sembra il nostro caso. Chi critica l'Orlandina non è considerato a priori un eretico: perdere, nonostante la salvezza sia raggiunta da tempo, fa incazzare tutti. E anche per questo, aver raggiunto il nostro obiettivo in anticipo non significa che poi non si debba alzare l'asticella e puntare più in alto, sognare i playoff e l'Europa, specie se la squadra sta facendo così tanto bene da ritrovarsi in quarta posizione a 7 giornate dalla fine (19 Marzo, ultima vittoria con Caserta, +6 su ottava e nona, +8 su decima, undicesima e dodicesima, con 5/5 scontri diretti favorevoli). Situazione ideale per attendere il momento giusto per intervenire sul mercato, considerata posizione in classifica, disponibilità di giocatori, tempi e risorse. Aggiungerei tre cose: - La squadra ha ottenuto 3 vittorie su 3 senza Perl, poi è arrivata la prima sconfitta a Varese (praticamente un mese fa) - Chi dice che in 8 non si può giocare (Ivanovic-Diener-Stojanovic-Archie-Delas, Laquintana-Tepic-Iannuzzi, più Nicevic 9º rientrante), non si accorge che a parte le prime 4 della classe che hanno le rotazioni a 10 (soprattutto per il doppio impegno in Coppa), tutte le squadre giocano in 8. Starting five, cambio del playmaker, un sostituto del 2 e del 3, un cambio dei lunghi. Il nono (nel nostro caso Nicevic) gioca 5 minuti, il decimo è spesso un giovane. - Se Capo d'Orlando avesse potuto prendere Samardo Samuels, credete che non l'avrebbe fatto? I primi a voler essere ambiziosi sono proprio i protagonisti di questa stagione (giocatori, staff tecnico, società). Al discorso del mercato, va affiancato strettamente quello tecnico e fisico. Da un lato è vero che la squadra ha incontrato sempre più difficoltà in attacco, con un calo di rendimento sia nei punti segnati che in fase di costruzione dell'azione, complici anche le difese che si sono adeguate ai nostri giochi e che hanno capito dove e come metterci in crisi (intensità in difesa, aggressività sui portatori di palla, migliori letture sui pick and roll). Dall'altro bisogna aggiungere la questione infortuni, essendoci accorti che il rientrante Nicevic non è più quello di una volta, il nostro miglior giocatore (Archie) fuori già nella trasferta di Sassari e Stojanovic (il più in forma degli ultimi mesi) out nel miglior momento della partita contro Avellino. Cinque sconfitte consecutive che sicuramente non piacciono a nessuno, che ci portano a pensare che questo sia senza dubbio "il peggior momento della stagione". Nessuno dice il contrario. Ma la critica alle critiche, sta nel fatto che in fondo potrebbe andare bene così, che un giocatore (Kikowski) è stato comunque inserito quando possibile, che nonostante tutto siamo ancora nelle prime 8 a 2 giornate dalla fine, che squadre costruite con budget nettamente superiori sono dietro di noi, comprano gli ex-Nba e i playoff nemmeno li faranno. L'orgoglio di essere dove siamo dovrebbe essere nettamente superiore della rabbia che scaturisce dopo le sconfitte. Vi porto un esempio: se a fine campionato l'Atalanta non dovesse riuscire a qualificarsi per l'Europa League (sono interista e ahimè so già che non succederà) credete che sia giusto che qualcuno indichi la stagione come fallimentare? E parliamo di una società con sede a Bergamo, con più di 100 anni di storia. Poi possiamo discutere di come approcciare alle partite, di come gestire al meglio i finali e di tutto il resto. In conclusione: non so se arriveremo ai playoff, ma so che si è lavorato e che si lavora ogni giorno perchè questo avvenga. Di questo ne sono certo. Buonanotte. Edited by bresk - 26/4/2017, 01:52 |