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Partecipazione alla Champions League: lo spero fortemente, fermo restando che bisogna essere bravi a non perdere di vista i più importanti impegni in campionato, come detto e scritto da molti. Sarebbe un banco di prova per tutti, anche per i tifosi.
Sulla lunghezza del roster: non ne farei tanto una questione di quantità di giocatori, ma di qualità: servono giocatori capaci di poter giocare due competizioni (fisicamente, atleticamente e tecnicamente). Porto l'esempio di Avellino, che ha disputato la Champions League uscendo agli ottavi di finale ed è comunque arrivata 3ª in regular season, ad un passo dalla finale scudetto.
Quintetto al 30 Settembre 2016: 1. Ragland 2. Randolph 3. Thomas 4. Leunen 5. Fesenko
Panchina: 6. Green 7. Obasohan 8. Zerini 9. Cusin con Severini, se vogliamo contarlo, 10º uomo.
Poi, dal 17 Febbraio, si è aggiunto Logan per giocare gli ottavi di coppa contro Venezia e per avere un giocatore forte in più nelle rotazioni. Infine Shawn James il 20 Aprile, arrivato principalmente per sostituire Fesenko, e comunque fuori dai 7 per il vincolo stranieri praticamente per tutti i playoff.
Quindi Avellino ha sostanzialmente disputato la stagione in 9-10 uomini, anche se ha dovuto fare a meno di Ragland, Cusin e Fesenko per parecchie giornate.
Per fare una buona stagione, il roster di 12 uomini è relativo. Non siamo mica Milano che può permettersi di averne 13-14 "arruolabili" già ad inizio stagione. Servono piuttosto giocatori pronti o abituati a giocare due volte a settimana.
Varese invece può essere presa come esempio opposto: squadra corta e probabilmente non pronta per affrontare la doppia competizione. Andata subito in difficoltà sia in coppa che in campionato, si è poi ripresa a competizione europea terminata.
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