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Ma io dico di cosa si sta parlando? Noi siamo questi. Bello pescare Fitipaldo e bullarsi a destra e manca, poi c’è l’anno che ti gira male e paghi le scommesse. Il budget è questo, si cerca di sopperire ai problemi di bacino anche per quanto riguarda il vivaio investendo su ragazzi europei. Qui leggo molte pretese e tanto distacco. La società non è immobile perché non è nella natura delle persone che la guidano esserlo, magari lo fosse significherebbe che tutto sarebbe apposto, anzi non starebbe ferma neanche se così fosse. Quest’anno purtroppo non si è avuti la stessa bravura (o fortuna) nel costruire il roster, ancor più con gli aggiustamenti. Nonostante questo la situazione non è disastrosa e prima di bollare Maynor vorrei aspettare ancora qualche settimana. Vero, abbiamo approfittato di situazioni di difficoltà dei nostri avversari. Ma questa squadra è ancora sull’ottovolante con alti e bassi clamorosi di difficile comprensione. Nonostante ciò sabato c’è una gara che ci può dare uno/due mesi di serenità, viceversa saremo nei guai sempre sportivamente parlando. Comprendo la delusione di tanti, ma le pretese no. Per non dimenticarti da dove provieni e quanta strada hai fatto, certe cose devi averle vissute (nessuno si offenda, vale in tutti gli ambiti, non sono in quello sportivo). La storiella dei 13.000 abitanti va ricordata sempre, anzi andrebbe scritta a caratteri cubitali all’entrata dal palazzetto e andrebbe rispolverata ogni santa volta che si compie un’impresa (quante ne abbiamo viste) o anche quando si perde di 25 punti. Perchè sì, può succedere di perdere di 25 punti, succede in tutti i campionati, figuriamoci a questi livelli. Questo significa dire che siamo stati bravi dopo una prova insufficiente? NO. Significa elogiare sempre e comunque la prestazione di un giocatore anche quando ha giocato male? NO. Significa accontentarsi della “semplice” (mica tanto) salvezza quando è possibile fare di più? No, l’anno scorso ci siamo divertiti parecchio e abbiamo sognato in grande. Oppure significa essere contenti dopo un’imbarcata? No, assolutamente, i primi incazzati saranno i giocatori a cui non riescono le cose o i dirigenti che lavorano ogni giorno e che alla fine vengono valutati principalmente in base a quello che succede la Domenica. La maturità di un ambiente si misura valutando anche la capacità di assorbire le sconfitte e saper ripartire, senza perdere di vista gli obiettivi prefissati. Sotto questo punto di vista mi sembra che l’Orlandina Basket abbia fatto degli enormi progressi, ma il suo pubblico, mi dispiace dirlo, è rimasto indietro di qualche giro. Se oggi penso che la squadra sia inadeguata o la più scarsa degli ultimi 10 anni posso anche pensare una cosa reale, corretta: come ha scritto qualcuno, chi viene al Palazzetto è libero poi di esprimere i propri pensieri belli o brutti nella maniera che preferisce. Ma prima di sparare a zero bisognerebbe contare fino a 10, valutare il contesto, la struttura, le idee, i progetti, gli sforzi, magari leggere le classifiche degli ultimi campionati di Serie A e accorgersi che negli ultimi 10 anni sono retrocesse, per esempio, la Fortitudo e la Virtus Bologna (che non hanno bisogno di presentazioni)... E dopo aver fatto tutto questo, capire se sia più utile parlare di catastrofe (considerando, tra l’altro, la nostra attuale posizione in classifica) o invece discutere di cosa andrebbe migliorato, di cosa abbiamo sbagliato, di come potremmo vincere la prossima partita. In fondo solo 7 giorni fa abbiamo domato Trento e tra meno di 5 giorni verrà a trovarci l’ultima in classifica. E se è vero che vinciamo solo contro squadre in difficoltà, ecco questo mi sembra il momento giusto per pensare tutti insieme di poter fare altri 2 punti. Buonanotte a tutti. Edited by bresk - 12/12/2017, 13:33 |