Giorni di miracoli: una ragazzina ligure, i 55.000 dell'Iowa e l'A1 femminile sulla Rai- Sogno o son pesto?
Me lo chiedevo, nell'assolata e tardo-estiva domenica 15 ottobre, perché ero in Liguria, ma soprattutto perché stavo assistendo a un fatto inatteso e sconvolgente. Ero laggiù per una visita a una famiglia di conoscenti e costoro mi spiegavano che la figlia maggiore, di 11 anni, si è improvvisamente appassionata al basket e s'è iscritta a una società locale. Dico: "Brava, immagino che sia l'unica femmina in mezzo ai maschi". Risposta: "No, è una squadra solo femminile e sono pure in tante".
Dopodiché la tipa, dall'aspetto del tutto ordinario, cioè non di quelle che sembrano fatte apposta per lo sport, e nemmeno figlia di ex praticanti o appassionati, mostrava in effetti un irrefrenabile desiderio di maneggiare la sfera da basket, palleggiando per chilometri mentre s'andava a passeggio, e tirando a un canestro immaginario ogni volta che ci si fermava.
Quindi, riassumendo: una ragazzina qualunque di 11 anni, in Liguria (regione di marinai, di focacce, di sano risparmio ma non certo di basket), che pratica con passione il nostro umile ma dignitoso sport e non sembra nemmeno l'unica nel suo circondario. Ero talmente sorpreso che mi sono dimenticato di commuovermi.