CITAZIONE (Mario Egnazio @ 29/9/2008, 11:12)
Premetto che non scrivo mai su questo forum e non sto qui a spiegravi i motivi. Voglio riassumere con questo mio messaggio alcune cose che sono state dette nei messaggi precedenti sul PalaDelMauro.
Innanzitutto vorrei dire al signor FedeBuzzer che la richiesta fatta al Credito Sportivo è di 2,4 milioni di €. Le chiacchiere che lei ha il piacere di ascoltare sono del tutto infondate, mi dica su quali basi può sostenere la sua tesi? La invito a venire al PalaDelMauro oppure presso la sede della società per prendere visione degli incartamenti inerenti la questione. In second'ordine vorrei che lei poetesse illuminarmi sul costo dei materiali per l'edilizia, sul pagamento degli operai e sulle opere attualmente effettuate. Leggo di frequente i suoi messaggi e non mi pare che lei abbbia mai esternato conoscenze nell'edilizia tali da poter divulgare pareri che possano insinuare dubbi su ciò che finora è stato costruito in contrada Zoccolari.
Per quanto concerne l'estetica, sono pure e semplici discrezionalità personali, i sediolini di un colore e il tetto e le gradinate di un altro possono essere viste agli occhi di qualcuno in maniera del tutto diversa dalla vostra. Mi dica i palazzi di Cantù, Rieti, Capo, Biella, Udine, Montegrananaro, Napoli le fanno rimembrare per caso particolari stili artisitici? Baroccco? Gotico? Neoclassico? Romanico? Mi sembra del tutto naturale che una struttura non omogenea e diversificata per corpi ai più non possa piacere, è normale ci mancherebbe. La cosa fondamentale eè la funzionalità, questo conta oggi, altrimenti se il Comune ce la permetteva l'avremmo accontentata anche dal punto di vista estetico. Il nuovo Delmauro ha locali ed ambienti che all'interno di un Palasport del centro sud, forse tranne Roma, nessuno possiede. Calcolando i tempi, è già stato un miracolo costruire tutto quello che ci sarà, Un museo del club all'interno del palazzetto chi lo ha? Mi fermo, ma se vuole posso illustrarle, attraverso una visita guidata il "nuovo" PalDelMauro, premettendole che non avrà a che vedere lo Staples Center, bensì, per farle una piccloa similitudine, una ragazza non affascinante che si è sistemata con tutte le sue energie per il gran ballo delle debuttanti, in questo caso potremo dire che il ballo del debuttanti per il palazzetto è l'EUROLEGA!!!
Saluti.
Se non si scrive mai su questo forum penso che in poche semplici parole si possa benissimo spiegare il perchè: costa troppa fatica? Usare poi la terza persona singolare per rivolgersi ad altri mi sembra davvero fuori luogo, visto che questo forum è improntato alla massima informalità, quindi ci si può benissimo adeguare. Se invece si vuole davvero aderire al formalismo al suo massimo, sarebbe d'uopo quantomeno rispettare la consecutio temporum e non massacrare la lingua italiana. In ogni caso, in ottemperanza all'uso comune in BasketCafé, il mio intervento di seguito sarà in seconda persona.
Passando al nocciolo della questione, non ho mai citato gli impianti di Napoli (tendone), Capo d'Orlando (tendone), Udine (vecchio palasport), Biella (palasport rimodernato ed apliato più volte), Cantù (impianto-scandalo con le curve costruite in tubi Innocenti!) o altri come esempi di edilizia sportiva all'avanguardia. Ricordo male io?
Altra domanda: non mi pare che sia prudente ragionare per paragoni con gli altri (più bello, più grande), sarebbe meglio invece puntare sull'unicità e sull'innovazione. Se vogliamo abbassarci al giochetto dei paragoni, a me sembra di ricordare - poi posso benissimo sbagliarmi, la memoria non è eterna - che a sud di Roma esistano e siano a tutt'oggi in funzione due splendidi palasport come il Maggiò di Caserta ed il Calafiore di Reggio Calabria: il primo è dotato addirittura di un piccolo museo della squadra locale. Dove sarebbe dunque la novità, l'esclusività? A dirla tutta vi sarebbe pure il S. Filippo di Messina, dotato di aria condizionata; non l'ho incluso nell'elenco solo perchè non in possesso dei requisiti di legge sulla sicurezza, mancando dei divisori e delle vie di fuga per il settore ospiti.
Congratulazioni per la qualificazione in Eurolega, tuttavia ricordo che a giorni arriveranno gli emissari dell'Uleb per concedere l'omologazione europea all'impianto di gioco: cosa vedranno, il cantiere? Non credo farebbe una bella impressione, visto che la stessa scena (seppur con i suoi distinguo) apparve alle stesse persone appena 2 anni fa a Napoli...
Avrò pure le mie idee (mi è consentito, sì?), ma continuo a ritenere che la soluzione migliore in tanti casi sia la costruzione ex novo. Se non c'è tempo, esistono metodi e mezzi per evitare di dover mettere mano ad un impianto vecchio cercando di fargli il maquillage a tempo di record. Si parlava di debuttanti: ai balli di gala si presentano le ragazze, non le signore stagionate cui viene apposto un pesante trucco e vestite nella maniera più elegante possibile nel goffo tentativo di farle sembrare delle giovincelle; almeno così funziona il galateo dalle mie parti. Cosa impediva alla Scandone di chiedere la disponibilità (pagando l'affitto, è ovvio) di un palasport a norma di capienza per l'Eurolega, procedendo nel frattempo a delineare la costruzione di un nuovo impianto o il rifacimento totale del DelMauro? Questa è una domanda che finora non ha trovato risposta, vuoi forse fornirmela tu?