CITAZIONE
Intanto questa sera al palazzo c'era un clima fantastico. Siamo tornati proprio indietro nel tempo.
E poi le scempiaggini su questo forum sono altre !!! hahahaha
Si sentivano solo i 10 di Veroli, chissà che clima fantastico... e poi vorrei sapere quanti anni hai per dire che SIETE tornati indietro nel tempo...
Leggiti dell' informazione vera, non le cagate che ti propina Giuliocchio tuo, vai.
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Durante la trasmissione "Fossa on the Radio" ci sono stati diversi interventi in risposta all’intervista televisiva di Giulio Romagnoli di sabato scorso. Li riportiamo sinteticamente.
Per primo è intervenuto l’avvocato Federico Dettori, socio Fondatore ed presidente dell’Associazione “Per Amore solo per Amore”, che ha risposto alle domande dei conduttori.
Romagnoli dice “noi siamo la prosecuzione di SG, e l’Associazione aveva nello statuto il fatto di stare con SG” - Due punti sono inconfutabili. Lo statuto dell’Associazione fu cambiato a settembre del 2010. All’inizio lo staturo diceva che si voleva salvare la Fortitudo srl, c’era solo quella. Dopo i fatti di quell’estate, risultava evidente che non si poteva far niente perchè la nostra squadra era stata estromessa da tutti i campionati, e dopo l’accordo SG-Romagnoli che passò sopra i tifosi, chi governava l’Associazione - io ero un semplice consulente - si interrogò su cosa fare. Lì c’era l’idea che Romagnoli volesse creare una società nuova dalla scissione di Budrio, una volta che la Fortitudo fosse fallita, o comunque Sacrati passasse la mano. Allora fu cambiato lo statuto, dicendo che la squadra da salvare era Fortitudo Pallacanestro come diramazione di SG. Quindi l’Associazione nacque per salvare la Fortitudo srl, e solo dopo si pensò di appoggiare il progetto Romagnoli/SG, perchè con la scissione di Budrio sarebbe nata una società nuova, se nel frattempo Sacrati avesse lasciato. Non c’è nessuna incoerenza, la cosa fondamentale era la società nuova, ma solo se la srl fosse morta. Dopo abbiamo aspettato mesi ad aspettare che - o nascesse la società nuova entro il 28 febbraio, oppure che venisse fatta la scissione di Budrio, per poi partire.
A un certo punto, il 31 marzo 2011, durante una riunione con Romagnoli, Tesini e Don Sandri, ci è stato ribadito che la scissione di Budrio era possibile, e noi come Associazione facemmo un comunicato dicendo che bisognava lavorare su questo progetto, la nascita di una nuova società con un nuovo codice FIP, che poteva portare avanti il discorso con la Fortitudo - nel caso in cui Sacrati avesse passato la mano - in una maniera molto simile a quella che oggi stiamo cercando di fare come Fondazione. Da quel 31 marzo però nessuno ci ha più interpellato.
Romagnoli, invece di andare su quella strada, ha deciso di acquistare la società di Ferrara, e fare la cosa che noi oggi contestiamo.
Quindi non è che abbiamo rifiutato la scissione di Budrio, anzi la appoggiavamo, ma loro hanno cambiato idea senza dirci niente, magari quando si sono resi conto che Sacrati non saltava. E’ una cosa legittima, ma hanno fatto una cosa diversa, cannibalizzando una società e dicendo che è la Fortitudo. Il progetto originale però era diverso, era fare una nuova società dalla scissione di Budrio, e in quel progetto io credevo, tanto da fare l’abbonamento l’anno scorso. Nessuno l’ha rifiutato, semplicemente loro hanno fatto un’altra scelta.
Progetto rigettato dalla Federazione? Non mi risulta, non credo nemmeno sia stato fatto il tentativo. Credo abbiano solo cambiato idea.
Romagnoli dice che “il presidente dell’Associazione chiede che i creditori agissero contro Sacrati per portarlo al fallimento, e ci sono legali nella ambigua posizione di essere difensori di chi era creditore di Sacrati” - Noi abbiamo tentato di stanare Sacrati, e abbiamo radunato creditori con lo scopo di costringerlo a lasciare, cosa che stiamo continuando a fare anche oggi, coerentemente. Nel luglio 2010 ci fu un incontro con l’avvocato Caterino in cui chiedemmo di farsi da parte. Non volevamo farlo fallire, ma costringerlo ad andarsene. E’ anche vero che Sacrati dopo non ha parlato con noi, ma con Romagnoli, col quale ha fatto l’accordo. Io come legale di Bagaric ho fatto un arbitrato alla FIBA dove lui era contumace. Per stanarlo abbiamo fatto istanza di fallimento, e solo in quel momento lui ha cominciato a pagare i debiti e a occuparsi di Fortitudo Pallacanestro. Nessuno voleva far fallire la Fortitudo. Le istanze di fallimento si fanno per cercare di spingere il debitore a pagare i debiti. E se come sta succedendo Sacrati trova le risorse e la voglia per cominciare a pagare e a occuparsi della squadra a quel punto si tratta semplicemente di discutere. Sacrati è ancora oggi bersaglio quotidiano di sollecitazioni mie e di altri perchè continui a pagare i suoi debiti, cosa che sta facendo.
Poi l’avvocato di Sacrati e Fortitudo Pallacanestro, Caterina Caterino.
Romagnoli dice “per salvare ci vuole anche qualcuno che voglia farsi salvare i rapporti con Sacrati sono sempre stati faticosi, e anche a fine luglio ci siamo trovati di fronte richieste di quasi 2 milioni di euro. Nessuno ha lavorato per farlo fallire” - Per salvare ci vuole qualcuno che voglia farsi salvare ma anche qualcuno che abbia volontà di salvare. Se si voleva salvare la Fortitudo bisogna fare qualcosa per tenerla in piedi. L’atteggiamento di Romagnoli l’abbiamo visto da subito, ha cercato di creare qualcos’altro facendolo passare per Fortitudo, ma non ha mai cercato di investire nella vera Fortitudo. Nessuno gli ha mai chiesto 2 milioni di euro. A luglio 2011 Romagnoli voleva solo creare una nuova società, metterci dentro le giovanili, e chiedeva a Sacrati di pagare tutti i debiti. Nello stesso tempo Ferrara avrebbe preso il marchio, le giovanili e il nome. Poi l’anno successivo c’era l’ipotesi di fusione, nel caso Sacrati con le sue gambe si fosse salvato. Mai Sacrati ha chiesto due milioni di euro.
Sul fatto che nessuno voglia far fallire Sacrati... Tesini disse che ci aspettavamo che la Fortitudo fallisse e non si capisce perchè la Federazione continui a sostenere la Fortitudo di Sacrati. E’ quantomeno strano. In ogni caso, intanto ha messo dei soldi in Ferrara, soldi che poteva mettre nella Fortitudo o in un progetto che potesse far andare avanti la Fortitudo: poi voleva portare via le giovanili, per farci perdere la matricola 103. Ancora, ha fatto in modo che la Fortitudo venisse sbattuta fuori da Palazzo. La Fortitudo non è stata cacciata perchè morosa, ma perchè secondo Romagnoli e SG aveva perso il titolo per starci. E intanto oggi da Romagnoli a palazzo vengono usati i beni della Fortitudo, anche i muletti, senza darci un euro.
Poi Romagnoli ha cercato di riunire più creditori per fare azione legale contro la Fortitudo. Può essere che non sia stato lui personalmente, ma di certo il suo entourage. E non uccide solo chi spara, ma anche chi guarda sparare e non interviene. Romagnoli ha fatto più di quel che doveva per far fallire la Fortitudo. Oggi c’è una sola istanza di fallimento ancora in piedi, è di Bavutti. E il suo legale è l’avvocato Moschetti, non credo di dover aggiungere altro.
La prossima udienza della Fortitudo? - Nella prossima udienza, che ci sarà a metà febbraio, Sacrati dovrà portare i bilanci aggiornati e lo stato patrimoniale della Fortitudo, e far vedere al giudice se ci sono o no le possibilità per andare avanti, e quindi continuare col progetto iniziato. Di certo non c’è stato nessuno che si è offerto di darci una mano, anzi.
Infine, Marco Santucci, uno degli ideatori del progetto Fondazione.
Il tuo ruolo nella Fondazione e come sono andate le cose - L’idea della Fondazione nasce da me e Bruno Bernardini, e parliamo di tre anni fa. Avevamo pensato a questa soluzione per il mondo Fortitudo, fatto di entusiasmo e persone ma non di grosse risorse economiche. Pian piano hanno aderito in tanti, poi è nata l’Associazione e attraverso quella abbiamo presentato il progetto a Romagnoli, ai tempi delle riunioni al Benassi. Lui lo snobbò fin dall’inizio, rimandò tante volte gli incontri. Non è mai stato interessato, non ha mai voluto approfondire. Direi che è sempre stato contro la Fondazione, e infatti dice sui giornali che è complicata e non realizzabile. Sono tutte balle: la Fondazione è qualcosa di semplice e importante, che può dare un futuro alle società sportive. Le Fondazioni possono essere di tanti tipi, e vanno vestite a seconda dell’ambiente. Quella Fortitudo deve partire dalla base. Non vuole comprare la società sportiva, ma affiancarla, l’idea originaria era per aiutare chi sarebbe venuto dopo Sacrati. La presentammo a vari imprenditori, tra cui Romagnoli. L’ha più che snobbata, gli avevamo dato uno strumento che poteva tenere tutto il mondo Fortitudo. Credo che il motivo per cui l’abbia snobbata e ci stia lontano anche ora è che lui Landi e Tonelli vogliono governare loro, avere il gioco tutto per loro.
(da Bologna Basket)