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Lascia perdere, non rovinargli il solito show da cattedratico del "tutto sbagliato, tutto da rifare". Anche se avessimo un livello uguale a quello delle americane scriverebbe le stesse cose. Però visto che citi le Americane, senza polemica ti dò un consiglio che, visto che ti piace il basket femminile anche giovanile, sarà anche un divertimento. Su YouTube trovi facilmente anche moltissime partite di High School, più o meno recenti e di vari livelli (spesso sono catalogate da A a AAAA, non ho ancora approfondito come è organizzata quella fascia d'età ma AAAA è direi il livello più alto). Non sto a darti link perché non volendo aprire una nuova discussione non voglio che tu pensi che scelgo partite ad hoc per le mie teorie. Guardatene un po', partite complete ovviamente non highlight. E poi dimmi se non vedi dal campo (da ciò che fanno le ragazzine) una differenza netta di impostazione e di filosofia di fondo su cosa insegnare prima e cosa chiedere alle atlete. Non dico migliore, solo nettamente diversa. Ti divertirai perché molte sono partite divertenti, piene di errori ovviamente visto che sono ragazzine tra i 14 e i 18 anni, ma gradevoli (e magari becchi anche qualche futura stellina). Ma se farai poi senza pregiudizi il paragone tra ciò che vedi lì e ciò che vedi alle finali italiane U19 e U17 credo che non potrai che concordare che non c'è solo una differenza di numeri e di risorse e strutture, ma è diverso anche ciò che si insegna a livello di priorità e di focus. Fatto questo, se anche tu noterai questa differenza, il "dibattito forumistico" sensato sarebbe cercare di stabilire se anche questa differenza di impostazione ha un impatto o meno sul fatto di riuscire a produrre un buon numero di future giocatrici di livello internazionale alto e altissimo o no. Vero, ma non si può prescindere dal valutare (quantità e qualità) la base dei praticanti (delle... in questo caso), così come la loro distribuzione. Magari lo troverete sorprendente, ma c'è tanta gente che SA quello che ci sarebbe da fare, ma NON PUO' (per vari motivi). Il sistema sportivo/scolastico anglosassone permette un reclutamento e selezione molto più capillari rispetto all'Italia (soprattutto in campo femminile). |