| Non credo che troverò le parole, ma penso a questo: chi amava il nostro gioco non poteva non gioire nel vedere giocare Gabriele. Tutti vi racconteranno delle gesta dentro e fuori dal campo ma la cosa che lo rendeva unico era la conoscenza del gioco Forsae non sempre lucido nelle scelte, ma la pallacanestro, Lui sapeva cosa fosse, e capiva tutto, riconosceva il talento e le capacità, sapeva come vincere. Pensate che in fip c'è la sua iscrizione al corso allenatori ancora fresca... Mi rimangono 2 immagini negli occhi: Sabato pomeriggio, via Dezza, ore 15 arriva, fa un paio di tiri, si fanno le squadre.. 10 a 0 per gli altri e Lui: "Adesso basta, non sbaglio più", vittoria 20 a 10, 20 canestri di fila... C1, giocava a Voghera, partita importante a Busto, palestra piena, tifo indemoniato: primo tempo Piazzolla scrive 26 o 28 con 7 su 7 da 3... secondo tempo neanche un tiro...giocò tutto il tempo per gli altri Boesso chiuse la partita. Sulla sirena rimase in campo a torso nudo, tifosi avversari che lo insultavano e lui a schiacciare per la gioia dei bimbi e di qualche figa...
Ciao Gabri, in Dezza o al Parco più volte ti avrei linciato, anche domenica scorsa a dire il vero, però spero di aver la fortuna d'incontrare un altro giocatore come te, almeno una volta nella vita... Bella
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