terra e libertà |
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| rettifico, mi sembrava che a riguardo ci fossero comunque discussioni : Ripartizione che avviene secondo le stesse proporzioni dei fondi assegnati direttamente. Piccolo scandalo nello scandalo. Quest'anno per di più si viene a sapere, grazie agli attivisti dell'associazione "No God" (atei il cui slogan è "In no God we trust"), che persino gli importi stanziati, pari a 20.517.592 euro, che a termini di legge dovrebbero essere utilizzati dallo Stato per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione dei beni culturali, sono stati in larghissima percentuale destinati a chiese, monasteri, parrocchie, curie vescovili ed enti ecclesiastici per restauri. 10 milioni e 130 mila Euro (quasi la metà degli importi spettanti allo Stato) passano direttamente alla gestione dei preti mentre per gli interventi umanitari restano le briciole. Per scoprire l'arcano basta leggersi il Decreto del Presidente del Consiglio relativo alla ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale per l'anno 2004 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Speciale numero 30 del 26/01/05.da qui che è sicuramente di parte, ma in ogni caso offre riferimenti su cui è possibile approfondire.
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