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RIFORMA DEI CAMPIONATI, in particolare delle minors B1/A3-B2/A4/C e seguenti

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Carlo Ponzelletti
view post Posted on 8/6/2022, 17:11 by: Carlo Ponzelletti
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CITAZIONE (Zobeide @ 8/6/2022, 16:39) 
A me sembra che tutto l’impianto di questa “riforma”, chiamiamola riforma, a ben vedere una colossale patacca, riporti tutto ad un livello pre-2012, ovvero a ciò che c’era prima della trasformazione dell’A Dilettanti in DNA e la Legadue in A2 Gold, mi sembra che contraddica ogni minimo criterio di marketing.

Detto in altri termini, ciò che viene presentato come una innovazione che vada nel solco di un innalzamento della selettività e della conseguente competitività, mi pare pura e semplice fuffa.

In particolare faccio fatica a capire come faranno le 8 compagini, ora parte dell’A2 a mantenere elevati livelli di budget per la cosiddetta B1, ed ancor di più le 48 realtà di B che andranno in Interregionale a non sprofondare da un punto di vista della raccolta pubblicitaria. Anzi, giocando d’anticipo, già me li vedo i colloqui in atto in questi giorni, con gli sponsor: “dovreste innalzare il vostro contributo economico, perché non vogliano scendere in B1 e restare in A2…”, oppure “sai, quest’anno ci saranno solo due promozioni e non più 4 in A2. Tra l’altro ci sarà la novità che dalla settima piazza in poi ci saranno tutte retrocessioni in un campionato in comune con la C Gold. L’interregionale. Per cui dovreste darci più soldi, ma vi garantiamo obiettivi meno prestigiosi…”

Ho l’impressione che l’effetto di tutto ciò divenga, “ci daranno la metà dei soldi della scorsa stagione, ma ci serve un 40% in più… allora mettiamo tutto a debito, incassiamo meno soldi di sponsorizzazione, ma se i risultati verranno… arriveranno anche i soldi”. Come credere alla verginità di Cicciolina o all’eterosessualità di Malgioglio. Ovvero un’ulteriore spinta a giocare d’azzardo: “firmiamo i contratti di questo o quel giocatore, poi vediamo…”.

Che poi, ovviamente ci sarà il giornalista di turno, ben coccolato dal presidente o dalla società, a tranquillizzare tutti. Con la stessa verve di quel signore che, in pieno lockdown si sgolava con il suo “ce la faremo…!”.

Come è possibile che ci siano dei disfattisti che, a fronte delle evidenti “sorti magnifiche e progressive” di questa riforma si domandino, “ma per una così evidente spirale per lanciarsi nel vuoto di un innalzamento dei costi e dei budget(teorici…), proprio l’estate di un conflitto di questa portata nel cuore d’Europa e probabile preludio ad un inverno di enorme emergenza alimentare ed energetica bisognava aspettare…?”.

Certo, ci sarà chi si guarderà bene dal fare il passo più lungo della gamba. Ma tanti altri presidenti e proprietari saranno impegnati nelle elezioni politiche o confindustriali, e non sarebbe un grosso appeal presentarsi con il biglietto da visita di essere colui che sia retrocesso in B o in Interregionale… per cui, come diceva il grande Totò, “Peppeniè, quelle pizze diventano tre…”. Cosa sarà mai un ritardo di 6 mesi negli stipendi o il fallimento(ad elezioni passate)?

OVAZIONE
 
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