forumista di primo pelo
- Group:
- Member
- Posts:
- 42
- Status:
| |
| Secondo me una società che lavora molto bene con i giovani e che andrebbe presa come esempio é Borgomanero. Detto ciò e parlando di rimborsi, varie ed eventuali, temo si vada a tentoni con mi hanno detto, ho saputo e via discorrendo. Non credo ci sia qualcuno che é presente ad ogni accordo e sappia esattamente quanto ogni singolo giocatore percepisce incluso Bocconi. Non mi sembra di aver avuto notizia di rette di laurea regalate e via discorrendo ma potrei sbagliarmi ma con le supposizioni non si va da nessuna parte. Da sempre ci sono squadre, anche in categorie minori, che pagano (o strapagano) i giocatori. Amorale, ingiusto, assurdo oppure corretto...mah. Io trovo assurdo che una società non faccia la prima squadra con i prodotti del proprio vivaio o almeno la stramaggioranza, trovo assurdo che pochissime società lavorino bene con minibasket e giovanili e mille altre cose. In tutto questo c'é anche chi vede la propria squadra come estensione del proprio ego o in qualunque altro modo che, di fatto, scosta gli obiettivi dalla crescita dei propri ragazzi. Amen, il mondo é bello perché é vario ma certamente non possiamo impedire che venga fatto ma solo premiare chi confeziona una prima squadra esclusivamente con atleti del proprio vivaio, per il resto c'é Mastercard (o qualunque altra forma di pagamento). Qualunque altra forma di pagamento: soldi, appartamento in locazione gratuita, vettura gratis, cura dentaria o assistenza legale gratis e chi piú ne ha piú ne metta, quindi se la remunerazione é data da uno sconto sulla retta o buoni pasto piuttosto che oro o diamanti l'unica cosa che trovo personalmente ingiusta sono le transizioni, specie se elevate, in nero e i rimborsi spropositati. Per il resto é legge del mercato, creatività e voglia di avere una compagine competitiva. Dico e ripeto: Borgomanero é un esempio di come le società dovrebbero operare ma via da quel virtuosismo vale quasi tutto. Altro discorso sono i parametri e i costi, in primis le palestre, che a Milano sono allucinanti, la penuria di spazi e una inesistente politica che possa premiare gli atleti italiani, giusto per citarne qualcuno
|