Questa volta siamo nella Van Horn Mansion, una casa nei pressi di Van Horn, dove inizialmente non sembra esserci anima viva all'interno, per poi scoprire la presenza di due fuorilegge storditi dall'alcol.
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Dopo ciò che successe alla villa, Jack fu ritrovato in stato confusionale e le sue condizioni mentali erano così compromesse da richiedere un ricovero in una struttura psichiatrica. Dopo un po' di tempo fu giudicato guarito e non più un pericolo per sé stesso e la società, venendo di conseguenza dimesso poco dopo.
Di ciò che accadde nel manicomio e nei sei anni successivi, Jack riuscirà a ricordare ben poco per via di una amnesia dalla quale però sembra essere rinsavito 5 mesi fa. Gli unici indizi su ciò che aveva fatto in quei 6 lunghi anni, poté trovarli in una serie di diari e libri riguardanti alcuni viaggi e indagini, oltre a un'inusuale interesse maniacale per l'occulto.
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Jack arriva a Innsmouth per eseguire il compito affidatogli e inizia ad indagare sul luogo dove lavorava lo scomparso Burnham.
Trovata la chiave di una botola però, verrà raggiunto da uno dei poliziotti di guardia alla scena del crimine e dovrà scappare, finendo suo malgrado svenuto in una cantina dopo la rottura della scala.
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Jack si riprende dallo svenimento provocato dalla brutta caduta e fa la conoscenza di Mackey, un agente dell'FBI incaricato di indagare sulle attività della Raffineria Marsh, nulla di troppo eccitante a suo dire. Jack però non se la beve e inizia a sospettare che qualcosa di losco accada in città.
Dopodiché farà la conoscenza di Rebecca Lawrence e Zadok Allen: la prima è una donna misteriosa che lo metterà in guardia dal curiosare troppo in città e il secondo è un barbone che dietro ricompensa rivelerà a Jack diversi segreti sul passato della città e sull'Ordine di Dagon del Capitano Marsh che ormai governa la città.
