Crisis Map 2020, Chi c'è c'è, chi non c'è...vende

Quindi Cremona out, domani conferenza stampa a Torino.
Le domande sono:
a. verrà annunciato cambio di proprietà a Torino?
b. se sì, Torino è in A a priori o si aspetta di capire la situazione Roma?
c. se la A2 rimane a 26, ripescano anche Rimini oppure non ripescano Cento e restano così?

a. Probabile
b. In teoria dovevano aspettare, e solo ai primi di agosto valutare le opzioni
c. In teoria l'intelligenza direbbe 26, magari col sistema delle conference ma il numero è poco divisibile, ma la pratica ci ha abituato al contrario

Il pensiero che posto non è tecnicamente una risposta al tuo ragionamento, quanto una valutazione che farei, se fossi nei panni della proprietà di Cento: “ho speso un botto di soldi per mettere su un roster che fosse competitivo, e come i miei colleghi di San Miniato, Bernareggio, Fabriano e Palestrina(le squadre in testa ai 4 gironi di B alla chiusura del torneo) dopo l’annullamento per il Covid della stagione mi sono reso conto di aver buttato dalla finestra una cifra che va dai 300 ai 500mila€, senza riuscire a finire il torneo che stavo vincendo o provando a vincere... Ma chi diavolo me lo fa fare a spendere ancora un euro in un contesto come questo???”. Perché la verità è questa: mentre al calcio si è consentito di minimizzare i danni, al basket si è detto “cazzivostri!”, e questo vale per A1, A2, B eccetera, eccetera, eccetera... possibile che si possano ignorare gli interessi di una Cento, di una Rimini e pensare pure che sia una cosa logica e vantaggiosa per il movimento?

Io resto basito...

Finalmente Lecco si è decisa, martedì la firma per la cessione a Monopoli.

Fonti sicure?

è una valutazione super condivisibile. Sicuramente passata per la testa di società e di sponsor: io sponsor che interesse posso avere, tralasciando le criticità post-covid, a legare la mia immagine a un campionato che da un momento all'altro mi possono annullare perdendo di fatto tutto l'investimento fatto?
E ovviamente ad oggi non c'è stata alcuna valutazione seria su come affrontare un'eventuale ripetizione dell'emergenza in autunno-inverno, quali controlli effettuare e come, e soprattutto l'argomento fondamentale la presenza o meno del pubblico. Un aspetto determinante specie in questa categoria per calcolare incassi e offrire agli sponsor visibilità.
Realisticamente una risposta credo non arriverà in tempi brevi e comunque nessuno ha la palla magica per assicurare lo svolgimento a porte aperte di tutta la stagione, senza avere idea di come saranno le cose tra pochi mesi sul piano clinico.

Auguriamoci che stiano perlomeno pensando già ora come affrontare un'eventuale sospensione temporanea dei campionati causa recrudescenza covid.
Per quanto riguarda il pubblico nei palazzetti, ci saranno sicuramente gli ingressi contingentati per rispettare il distanziamento, perché se lo fanno per le scuole, i cinema, i teatri, a maggior ragione anche per gli spettacoli sportivi.
Soprattutto auguriamoci che la composizione dei gironi per quanto riguarda la B, sia fatta con criterio, rispettando l'evidenza che esprime la cartina geografica e non le incongruenze dello scorso anno (Sicilia - Piemonte) oppure l'agevolazione tecnico/logistica per qualcuno.....

Anche in discoteca sono contingentate, poi una volta dentro c'è il finimondo. Beati loro, anche io alla loro età ci andava per uno scopo...

ma essendo troppo intelligente come cosa se ne sono accorti e hanno ritrattato

Nota di Lega Nazionale Pallacanestro.
In riferimento all'intervista rilasciata al Resto del Carlino, edizione Forlì, di domenica 12 luglio, il presidente Pietro Basciano precisa di non aver mai ipotizzato per la prossima stagione una divisione Nord-Sud del campionato di Serie A2. Ipotesi che tra l'altro comporterebbe un aumento generalizzato dei costi. Viceversa, tutte le ipotesi di riformulazione del campionato hanno come obiettivo primario il desiderio di una riduzione dei costi di trasferta a carico dei Club.

Per queste 14 a metà luglio ancora tutto tace

Giulianova
Teramo
Avellino
Monfalcone
Palestrina
Formia
Civitanova
Senigallia
Montegranaro
Alessandria
Palermo
Lucca
Cecina
Montecatini

Giulianova ha nominato Andrea Zanchi come allenatore.
Monfalcone farà la squadra coi giocatori del territorio.
Teramo è nel mezzo di un passaggio di proprietà.

Montecatini lancia un allarme ma alla fine continua:

Cardelli si è concentrato molto sul futuro di Montecatini, partendo dal solido progetto che era già in essere: «Non vogliamo ripartire ‘alla Carlona’ ma vogliamo costruire un progetto ancora più serio di quello che già c’era, perché appena finita l’emergenza ci faremo trovare pronti. E se sono qua a chiedere aiuto alle imprese è perché il nostro futuro è improntato sui giovani, abbiamo un progetto sociale oltre che sportivo. Mi fanno molto arrabbiare – continua Cardelli – le voci che parlano di Montecatini come una società finita; stiamo avendo i problemi che al momento hanno il 90% delle società».