Basket Café Forum

UNDER 15 ECCELLENZA 2018/19

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view post Posted on 6/6/2019, 09:42

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CITAZIONE (the bisto @ 6/6/2019, 10:40) 
CITAZIONE (matteor23 @ 6/6/2019, 10:35) 
CITAZIONE (the bisto @ 6/6/2019, 10:04) 
CITAZIONE (Earl (The Goat) Manigoult @ 5/6/2019, 17:55) 
CITAZIONE (matteor23 @ 5/6/2019, 17:49) 
CITAZIONE (_ForzaCun_ @ 5/6/2019, 16:57) 
Onestamente a me Milano non mi è dispiaciuta solo che è impossibile non constatare l'assenza di gioco interno , ovvio che a questa età più impari tecnica e fondamentali più e positivo per il tuo futuro soprattutto se sei alto , però vedere ragazzi che vengono usati solo per blocchi o per appoggi senza mai giocare 1 pallone che sia uno è abbastanza triste

I blocchi li portano solo a scuola.
Non sarò alla tua altezza ma riesco a vedere se vengono fatti, e non parlarmi di quelli sulle rimesse perché quelli certa gente di Roma forse li fa negli eso.
Date tempo a sti ragazzi e non parlo solo degli Olimpia.

E basta fare nomi che poi leggono più di noi poveri romantici ;-)

CITAZIONE (Earl (The Goat) Manigoult @ 5/6/2019, 17:09) 
CITAZIONE (Emerych @ 5/6/2019, 10:34) 
L'armani ha ripreso a fare minibasket da alcuni anni, l'annata 2004 in questione è quella da cui sono partiti e dove si dovrebbero vedere i primi frutti, me lo auguro per loro e per tutto il movimento cestistico.

Ricordo se non sbaglio di aver visto pubblicizzato il fatto che i 3 2003 che lo scorso anno erano in Nazionale fossero tutti usciti dal MB dell'Olimpia

2004

Sorry, my mistake!

Dei tre nazionali, Galicia non proviene dal minibasket Olimpia e Piccinini è stato convocato solo perché alto 2 metri.

Io Galicia lo vedo dagli esordienti e quindi rientra nella costruzione giovanile, visto che lo hanno convocato due anni dopo.

Comunque tra un pò scriverai che la crisi economica mondiale è data dalla costruzione del minibasket di Olimpia..... :moderatore:

La mia era solo una puntualizzazione, e l'Olimpia stessa scriveva (nel post qui sotto) che i soli Bramati e Piccinini erano "prodotti" del minibasket Olimpia.
www.olimpiamilano.com/galicia-bramb...der-14-azzurra/

:bye: buona giornata
 
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view post Posted on 6/6/2019, 13:51
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Bell'articolo su cui riflettere!!!!!!!

La pallacanestro è un gioco semplicissimo per gente intelligente:



I giocatori che fanno della semplicità delle esecuzioni in campo la loro caratteristica principale sono sempre i più redditizi. Un passaggio con il triplo carpiato vale come un passaggio eseguito con raziocinio. Un tiro con il salto all’indietro o laterale da dieci metri vale esattamente come un tiro eseguito dopo un palleggio arresto e tiro con i piedi e il corpo in equilibrio. Attaccare il ferro (espressione gradita ai più) e scaricare sull’incolpevole centro che non riesce mai a prenderla è ignoranza cestistica e null’altro. Prendere buoni angoli per passare la palla ai centri è capire il gioco: ricordiamoci che la pallacanestro è un gioco di triangoli e angoli. Fare le facce cattive o i gesti inconsulti dopo un canestro mi lascia molto perplesso dato che invece di perdere tempo rendendosi ridicoli sarebbe più utile rientrare in difesa.
“L’attacco fa vendere i biglietti ma la difesa va vincere i titoli” è la massima che dovrebbe essere appesa in tutti gli spogliatoi. Ci sono dei però: la maggior parte dei tifosi guarda i punti segnati senza considerare il lavoro difensivo e i rinnovi dei contratti si discutono evidenziando i punti segnati non il lavoro oscuro fatto per la squadra. Le squadre vincenti sono un giusto mix di star e attori non protagonisti.
La pallacanestro, sport che viveva nel futuro, adesso vive nel passato remoto: manca totalmente la visione d’insieme. Tutti guardano al loro orticello senza badare “al movimento”. Manca il sogno che ha permesso alla pallacanestro italiana di essere il secondo campionato dopo l’inarrivabile NBA. Erano altri tempi e soprattutto esisteva una lungimiranza diversa.
Sono magicamente apparsi i “piani partita” per imbonire i tifosi ma qualcuno sa spiegarmi come è possibile pianificare una partita che è piena di variabili totalmente impossibili da prevedere? Quale allenatore studia una strategia perdente? Sulla carta tutti vincono! Ormai dopo avere visto giocare una squadra per alcune partite diventa facile prevedere le tempistiche dei cambi e questo è riconducibile al diabolico piano partita.
Dopo avere visto due partite tutti sono allenatori di primo livello: l’uso di alcuni termini tecnici in inglese non ti tramuta magicamente in Obradovic. Sarebbe opportuno mantenere un maggiore equilibrio nei giudizi nel bene e nel male. A posteriori tutti sono capaci, il difficile è trovare le soluzioni durante la partita.
Con mio sommo rammarico ho letto su internet delle frasi ingiuriose verso Sandro Gamba che metteva in risalto come la sconfitta del progetto Milano targato Armani faccia male al basket italiano. Molti di questi hater non hanno neanche letto tutta l’intervista ma solo uno stralcio estrapolato. E’ estremamente evidente che il Coach ha espresso un’idea di insieme che molti non hanno voluto cogliere. La provincia purtroppo non gode dell’attenzione mediatica delle grandi città e per lo sport di vertice questo rappresenta un problema. Le favole lasciamole a Walt Disney purtroppo nello sport moderno i club devono essere solidi finanziariamente, avere bacini importanti e soprattutto impianti adeguati. Guardiamo alla NBA che rappresenta il meglio dell’organizzazione sportiva non a dinamiche geopolitiche che non hanno più senso. Sono fiero di essere stato un suo giocatore e posso affermare che la sua correttezza morale è estremamente esemplare.
Tifare per la propria squadra è intelligente insultare le altre è … poco intelligente. Impariamo sempre dalla NBA e in generale dagli sport americani dove il tifo è solo a favore della propria squadra e dove gli insulti e il lancio di oggetti in campo sono semplicemente gesti impensabili.
I giocatori italiani se sono capaci giocano altrimenti stanno seduti. Non credo che esistano allenatori così fessi da non schierare i giocatori più affidabili. Quanti talenti di livello europeo il movimento italiano è riuscito a produrre negli ultimi anni? Pochi, molto pochi: Melli, Datome, Hackett, Bargnani, Gallinari e Belinelli.
Troppi commenti di addetti ai lavori che saltano sul carro del vincitore sono stucchevoli: sarebbe opportuno mantenere una linea di pensiero coerente.

La pallacanestro ha bisogno di normalità non di geni più o meno incompresi a seconda che vincano o perdano.

W la pallacanestro giocata in modo intelligente.

Carlo

Tags: Carlo Fabbricatore
 
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view post Posted on 6/6/2019, 23:16
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CITAZIONE (LASTFLAGMILANO @ 14/2/2019, 08:35) 
Ma Pallacanestro Varese aveva cosi tanto bisogno di prender un “santone” serbo? Non riusciamo neanche più a provare a crearci dei giocatori noi italici?
Io ho visto una squadra “imprigionata” dagli schemi. Chiaro che ho visto una sola partita e fa poco testo, ma così mi han detto in molti.

... buona sera a tutti ... parto da questo post di diverso tempo fa.
Stante i risultati e la crescita complessiva della squadra, credo che l'allenatore serbo Milan Josic, ribattezzato da alcuni come "il santone", abbia stravolto le critiche di inizio anno.
Portanto sul campo una pallacanestro diversa, metodi diversi, dove è più importante all'assunzione di responsabilità dei ragazzi, che il risultato.
U15 e U16 entrambe alle finali nazionali.
I primi tra le prime 8 squadre d'Italia, da sottolineare le prestazioni costanti di Bongiovanni, Tapparo (che mi ricorda molto come intelligenza cestiatica Aldo Ossola, ma ancora ne deve fare di chilometri) e Croci.

Mentre gli U16 con una forte componente di 2004, raggiungono un risultato globale eccellente.
Magnani, Virginio e il ragazzo Serbo/Montenegrino a distinguersi.
I complimenti a Varese per la scelta fatta, ai ragazzi per aver cambiato in così poco tempo approccio verso metodi nuovi per il basket italiano, andando oltre agli ostacoli, allo scetticismo e alle critiche da parte degli addetti ai lavori e dai genitori.
Sicuramente di questi ragazzi non tutti diventeranno giocatori professionisti, ma sicuramente saranno meno spaventati e timorosi del cambiamento. La pallacanestro è anche questo.

Edited by NeverQuit - 7/6/2019, 06:07
 
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view post Posted on 7/6/2019, 03:29
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Lo scopo dell'allenatore non è di creare giocatori-automi ma di aver tra le frecce al proprio arco 12 giocatori-AUTONOMI (tatticamente tecnicamente e strategicamente)capaci di prendere le decisioni giuste o sbagliate che siano senza bisogno di continui feedback e stimoli esterni.
Il santone fa questo. E direi piuttosto bene anche
 
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view post Posted on 7/6/2019, 09:06
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CITAZIONE (NeverQuit @ 7/6/2019, 00:16) 
CITAZIONE (LASTFLAGMILANO @ 14/2/2019, 08:35) 
Ma Pallacanestro Varese aveva cosi tanto bisogno di prender un “santone” serbo? Non riusciamo neanche più a provare a crearci dei giocatori noi italici?
Io ho visto una squadra “imprigionata” dagli schemi. Chiaro che ho visto una sola partita e fa poco testo, ma così mi han detto in molti.

... buona sera a tutti ... parto da questo post di diverso tempo fa.
Stante i risultati e la crescita complessiva della squadra, credo che l'allenatore serbo Milan Josic, ribattezzato da alcuni come "il santone", abbia stravolto le critiche di inizio anno.
Portanto sul campo una pallacanestro diversa, metodi diversi, dove è più importante all'assunzione di responsabilità dei ragazzi, che il risultato.
U15 e U16 entrambe alle finali nazionali.
I primi tra le prime 8 squadre d'Italia, da sottolineare le prestazioni costanti di Bongiovanni, Tapparo (che mi ricorda molto come intelligenza cestiatica Aldo Ossola, ma ancora ne deve fare di chilometri) e Croci.

Mentre gli U16 con una forte componente di 2004, raggiungono un risultato globale eccellente.
Magnani, Virginio e il ragazzo Serbo/Montenegrino a distinguersi.
I complimenti a Varese per la scelta fatta, ai ragazzi per aver cambiato in così poco tempo approccio verso metodi nuovi per il basket italiano, andando oltre agli ostacoli, allo scetticismo e alle critiche da parte degli addetti ai lavori e dai genitori.
Sicuramente di questi ragazzi non tutti diventeranno giocatori professionisti, ma sicuramente saranno meno spaventati e timorosi del cambiamento. La pallacanestro è anche questo.

Continuo a credere che non c è bisogno di trovare allenatori in Serbia.
Varese è nelle prime 8 di Italia (parlo di U15) perché ha degli ottimi giocatori.
Ma ciò che conta non è il mio pensiero, ma il fatto che i ragazzi si divertano e che siano cresciuti.
E se lo hanno fatto c' è del merito nel coach senza ombra di dubbio.
 
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