CITAZIONE (l'oracolo @ 30/7/2018, 11:12)
Benchè Matrix non rientri tra i personaggi dei quali nutro stima assoluta, concordo sul fatto che tu Nich debba sotterrare l'ascia di guerra e andare in vacanza. E non perchè non condivida le tue ragioni, considerazioni, concetti, ma bensi non è più difendibile il tuo modo di esprimerlo.
Non c'è alcuna umiliazione, ne nei ragazzi di Armani ne quelli di bluorobica ne quelli di Milano3 ne quelli della congregazione dei benedettini arrivati ultimi nel bronze in molise.
Per il resto continua pure con il sostegno alle tue opinioni, a enfatizzare le società che ti stanno simpatiche e affossare il resto, ma sui ragazzi, soprattutto se sono minori non ti spingere troppo oltre il lecito. Lontano da Cambrige sono nati scienziati famosi in tutto il mondo.
Mi piace il tono, dissento sui contenuti. Su Matrix come coach non mi esprimo, non l'ho mai fatto pubblicamente, perché per i coach ho sempre scelto una strada precisa: evidenzio coloro i quali godono della mia stima per come fanno giocare le loro squadre e per la rapidità di pensiero e la flessibilità con cui gestiscono le partite, sugli altri non dico nulla in assoluto, se non in relazione a come gestiscono le singole partite. E' una regola che mi sono dato per evitare di fare liste di buoni e cattivi o di bianchi e neri, non mi sembra eticamente corretto.
Certo è, però, che se un coach scrive sul forum io gli rispondo eccome ed uso esattamente lo stesso tono. Come ho già scritto molte volte, io non attacco mai nessuno per primo, ma se qualcuno ci prova, deve sapere che non me ne starò in silenzio.
Punto secondo: non ho nessuna ascia di guerra da sotterrare con milano3 perché io non sono in guerra con nessuno. Io osservo e commento, e di volta in volta c'è qualcuno che se la prende. Diciamo che Olimpia e Milano3 sono storicamente le società che meno gradiscono i miei commenti. Francamente, come direbbe Clark Gable, me ne infischio. Oggi sono Olimpia e Milano3, ma ieri sono state tante altre società e tanti altri personaggi. Anche di questo me ne infischio. Il problema è che tanti coach e tanti dirigenti sono abituati alla piaggeria, al servilismo e a complimenti ininterrotti e non sono abituati all'esercizio della critica indipendente e senza secondi fini. Quindi si incazzano di brutto. Ma io continuerò a farlo, piaccia o non piaccia.
Quanto alle mie vacanze, hai ragione, avrei già dovuto lasciare da tempo il forum ma non mi dispiace scrivere ogni tanto su argomenti che reputo interessanti durante la canicola. Se poi mi si tira per i capelli - ribadisco - io non mi tiro mai indietro.
Punto terzo: qui, lo ammetto, non capisco. Scrivi che il mio modo di esprimere concetti e considerazioni non è più difendibie. E perché mai, scusa? A parte il fatto che io non chiedo a nessuno di difendermi perché so farlo benissimo da me sin da quando facevo a botte nei cortili, ma cosa ci sarebbe di indifendibile nel mio modo di esprimermi?
Tu fai un'associazione che non mi appartiene. Associ cioè il concetto di umiliazione alle prestazioni di alcune squadre. Sei lontano anni luce da ciò che penso. Io credo invece che non vi sia alcuna umiliazione nella sconfitta, tanto è vero, e lo scrivo spessissimo, che io tifo quasi sempre per gli underdog, cioè coloro che sono considerati sconfitti in partenza nelle previsioni e nei pronostici. Ho una naturale sintonia con gli sconfitti e le minoranze piuttosto che con i vincitori.
Ciò che io critico duramente è la prosopopea, l'arroganza e l'ego agonistico di coloro che mettono squadre e ragazzi in contesti non propri e che li costringono a confronti sportivi non legittimi. E' una cosa ben diversa, è un concetto totalmente opposto.
I ragazzi, i giocatori, avranno sempre la mia affiliazione, la mia comprensione e la mia stima, certi dirigenti no, per niente, perché se non sanno fare il loro lavoro dovrebbero stare a casa a guardare la tele.
Infine, io ritengo che sia del tutto ovvio e naturale che abbia le mie preferenze per squadre, coach e giocatori, ma un conto è avere delle preferenze dettate dall'amore per il talento, la competenza e lo spettacolo, un conto è avere una pervicacia manifesta e intenzionale nll'"affossare il resto". Non l'ho mai fatto e non lo farò mai. Lo ripeto e lo ripeto ancora: io vado a vedere giocare delle squadre e descrivo ciò che ho visto, piaccia o non piaccia. Ci saranno giocatori più capaci e altri meno, coach che sbagliano le partite e altri che le indovinano. Io mi limito a registrare le mie impressioni.
E infine, scusami, basta con questa litania dei minori! Stiamo parlando di ragazzi ormai quasi tutti maggiorenni e anche se non lo fossero sono perfettamente consapevoli che partecipano ad eventi pubblici e che di loro si parla sui social e sui giornali. Io mi rifiuto categoricamente di incensare soltanto coloro che giocano bene e di tacere delle prestazioni di coloro che giocano male.
Se scendi in campo in un evento pubblico con il tuo nome ben in evidenza devi essere pronto agli elogi e anche alle critiche. Non sono buonista, non lo sarò mai. E se un tale giocatore sarà MVP dell'incontro io lo scriverò con piacere, ma se un tal altro giocatore sbaglia i tiri liberi e affossa la sua squadra io lo scriverò allo stesso modo. E non c'è santo che tenga.