| Alcune considerazioni sparse... L'utilizzo dei fuori quota nel regionale mi pare una "vaccata", non ultimo dovuto al fatto che potrebbero trovarsi a giocare in U18 ragazzi nati dal 2003 al 2000... Con, oltretutto, il rischio che alcune società schierino i 2000 solo nelle fasi "calde" del torneo... facendo bene a farlo, visto che possono A chi/cosa serve? Ai 2000? A quelli più giovani? Alle società? Non si capisce (perlomeno, io non lo capisco). Il TOP mi sembra una buona idea, provando a evitare le fantomatiche partite "tanto-a-poco" della prima fase. Più che altro sarebbero da "rivedere" i criteri di accesso allo stesso. Secondo me, metà delle Elite U16 e U18 dell'anno appena conclusosi non sarebbero idonee. Così come ci sarebbero alcune buone squadre del Regionale scorso che invece ci starebbero alla grande. Il problema è che in federazione non hanno la più pallida idea del livello delle singole squadre. Non sanno nulla dei giocatori che non hanno fatto l'Eccellenza e, quindi, devono per forza basarsi su criteri un po' così. E questo è il più grosso peccato dell'organizzazione attuale: lasciare tutto ad una approssimazione e a una genericità da spavento. Voglio dire, se uno come Nicholas, che avrà sicuramente un lavoro e degli impegni personali, è riuscito in qualche modo a farsi un'idea precisa del panorama dei giocatori regionali, del valore delle squadre, degli allenatori, ecc... usando solamente il suo tmepo libero, possibile che in federazione non riescano a sguinzagliare 2-3 sfaccimmi in giro per la regione a battere i campi dei vari girone per monitorare la situazione? In questo modo, anche l'assegnazione delle Wild Card sarebbe basata su criteri riscontrati e su fatti verificati, non solo sul blasone e sulle buone intenzioni delle singole squadre. E queste persone potrebbero, preferibilmente, essere non allenatori di squadre coinvolte direttamente (che è quello che capita quando vengono fatte le convocazioni dei vari training camp di Saibene, per dire...). E' vero che se non si cambia non si può pretendere di avere risultati differenti, però i cambiamenti dovrebbero basarsi sulla conoscenza e l'analisi dello stato attuale, condividendo poi le decisioni e il progetto di sviluppo con i vari soggetti coinvolti, per lo meno a titolo informativo e conoscitivo. Invece, la sensazione che si ha è sempre quella di un "provare": proviamo a vedere cosa succede se facciamo così, proviamo a cambiare qualcosa che qualcos'altro succederà, ... non si vede una progettualità (ah, che bella parola!), un obiettivo a medio termine... Un po' come l'inserimento del nuovo 17enne in Nazionale A... Voglio dire, tra tutti i giovani che bazzicano le varie nazionali U20 e U18 non c'era nessun altro da poter gradualmente inserire in Nazionale A? Nemmeno uno di quelli che han ben figurato nei vari tornei internazionali? C'era da pescare 'sto qua, che, con rispetto parlando, non mi pare che sia certo un crack? Sono perplesso.
Ecco, scusate lo sfogo, ma fa caldo e i pensieri vanno per i fatti loro...
Ah, poi ci sarebbe la menata delle Wild Card di D/C2/C1 date "ad minchiam" purché la squadra sia tutta Under... Ecco... questa la possiamo rubricare alla voce "come falsare i campionati senior con delle iniziative che dovrebbero favorire i giovani ma li fanno solo brasare contro la dura relatà della vita".
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