Basket Café Forum

Under 18 Elite 2017-2018

« Older   Newer »
  Share  
Stid
view post Posted on 7/3/2018, 10:50 by: Stid




MILANO3 BASKET 74 – 66 JBC CURTATONE

Eccomi qua, con puntuale ritardo. Ne approfitto di una breve pausa dalla routine del lavoro, per testimoniare una bella serata di basket. A dispetto dei miei timori (ndr. nota 1 del mio precedente post), i ragazzi di entrambe le squadre hanno offerto uno spettacolo di sport esemplare per correttezza di gioco e rispetto reciproco. Il loro comportamento in campo ha confermato che questo (per fortuna) è solo un luogo di ciance dove i deliri di un narcisista dall’ego ipertrofico o l’eccitazione di chi cerca contesa non trovano terreno fertile in chi la palla non la guarda, ma la fa rimbalzare. Allo stesso tempo, ho avuto la testimonianza che Il disagio più grave dei disagiati è che credono che lo siano gli altri, mentre questi corrono sudano e si divertono.
Ad ogni modo, per tornare alla questione di merito, per chi è interessato ad una giusta narrazione della partita, la può cogliere nello scritto riportato nel sito ufficiale del Milano 3, all’indirizzo web

www.milano3basket.com/under18-elite...o-su-curtatone/

Quanto descritto è, nella sostanza, quello che i presenti al Palabasiglio hanno potuto vedere, ma quello che si è davvero vissuto è stato rivivere il battagliare dello scontro d’armi di Curtatone e Montanara, con i ragazzi del Curtatone a difendere il “Serraglio” del pitturato ora a uomo ora a zona, mentre le incursioni di forza di uomini e non ragazzi, sotto la guida nerboruta del Barrotta (novello De Laugier de Bellecour) hanno portato colpi letali nell’accampamento degli avversari, e con i ragazzi i ragazzi del Basiglio intenti a portare assalti ordinati, alternando colpi di bombarda da oltre l’arco del colle ad assalti alla baionetta sotto le mura del “Curtatono”, lasciando però spesso sguarnita la retroguardia a difesa dell’accampamento.
In generale, il Curtatone ha inteso cogliere la principale dote dei propri ragazzi, ossia un’indiscutibile valenza fisica, supportata da una buona dote tecnica individuale. Ciò ha portato a cercare la soluzione personale, anche forzata, se necessario, a discapito del gioco corale che, quando si è visto, è stata magia.
La forza dei ragazzi, infatti, è l’armonia d’intesa che, negli anni, il gruppo è riuscito a costruire e, su questa organizzazione di gioco, lo scorso anno ha costruito il suo predominio in campo, dando spettacolo. Certo, questa è una squadra in parte diversa, ma la spina dorsale è rimasta la stessa e, nulla me ne vogliano i ragazzi oggi a Cantù, il valore di quella squadra era nella squadra e non tanto nelle individualità da questa sostenute e, quindi, esaltate.
Oggi, di grande valore è stato il gioco di Barrotta e Benedini, ma Tosi, Accorsi, Rosignoli, Masenelli e Tognini hanno dato un contributo decisivo al lavoro della squadra fatto in campo.
Da parte mia, una parola a parte merita Ioan Alexandru Diaconu, perché questo ragazzo non solo ha talento, ma, in potenza, ha tutto ciò che qualifica un giocatore di basket. Fisico, tecnica ed intelligenza tattica. Oggi è una small forward, in grado ricoprire più ruoli. In attacco, trova il suo equilibrio tra i movimenti tipici di una guardia, come il tiro o la penetrazione, e il gioco di forza di un'ala forte, specie a rimbalzo. In difesa è capace in ogni posizione e dà il suo apporto con le palle rubate e rimbalzi. Ha prospettive da senior, a condizione che lo si costruisca guardia, capace di assistere il playmaker nella costruzione dell’azione e, se il playmaker è marcato troppo stretto, sostituirsi a lui. Per limite in altezza (oggi un’ala piccola è attesa nell’immediato intorno dei 2 metri ... e oltre), il suo futuro deve essere costruito attraverso il trattamento palla, veloce ed agile, la la velocità di movimenti di prossimità e, soprattutto, il tiro da 3 punti (chi ha letto in questa descrizione la figura di un Belinelli, per intenderci, sappia che ci è andato vicino, magari oltre). Insomma, il ragazzo può essere un tipetto che non si limita a ricevere e tirare, ma penetra, schiaccia e difende in ogni posizione del campo. Bisogna solo lavorare su di lui, con uno specifico programma individuale, perché il talento è scintilla. Con il lavoro è fiamma.
I ragazzi del Basiglio stanno crescendo, limando i propri difetti e cercando di colmare i propri limiti. Di loro non mi sento di parlare, perché condizionato dalla mia posizione di parte, ma nella partita di ieri certa è stata la qualità dell’opera di Gabanelli. Per comprendere il suo gioco, bisognerebbe coglierne l’intensità, la durata, il calore, la rabbia, le parole silenziose, la necessità di esplodere. Un talento, se non un prospetto. Di pregio, poi, sono stati l'intensità di gioco ed il carattere di Rescia ed i colpi vincenti di Massaro. Ieri, però, è stata la giornata dei nostri lunghi brevilinei, Mori e Torello. Un prova superlativa, la loro. Mori, di fatto, non ha sbagliato nulla. Torello è in crescita, dimostra carattere (per altezza e peso, il centro del pitturato non gli compete, ma ci si diverte e ci diverte), continuità e, seppure solo per alcuni momenti di gioco, una mentalità da senior.
Dunque, ieri ho avuto l’occasione di vedere una bella parità. Intensa, combattuta ed incerta. Partite come queste mi fanno intendere che Dio abbia creato il battito del cuore, ma vedendo che il suo ritmo era costante e alla lunga noioso, pensò bene di creare anche il basket.

nota 1: … a “Ruscello dell’Ovest” e, prima ancora, a “Pick & Roll” …
Se, del caso, ho colto la partita, ho paura che la mia sia stata solo una rara coincidenza, di quelle per cui dietro ogni grande parcheggio, non ci può essere che una grande botta di culo. Ad ogni modo, grazie. Da parte mia, devo confessare che amo chi legge. E leggo chi amo.

nota 2: al termine della partita, ho avuto il piacere di una chiacchiera con il babbo di un ragazzo del Curtatone. Ieri, ho conosciuto uomo rapito dalla passione per la pallacesto, da questi ragazzi e sotto scacco da un cuore immenso. D'altronde, se il cuore fosse innocuo, non starebbe certo chiuso dentro al petto.

Nota 3: per quelli che da lontano giungeranno a Milano 3 e, al termine della partita, vorranno provare il gusto della vera pizza Napoletana, andate da Michele ai tribunali (www.damichele.net). Uscita A1 della tangenziale est, dopo 569 Km prendere per Napoli centro. La consiglio.

Nota 4: Sono consapevole che molto (se non di più) di quello che faccio e di quello che dico è motivo di imbarazzo mio e del mio figliolo, ma vi prego, non fate battute sul mio conto… versateci dei soldi.

Edited by Stid - 7/3/2018, 15:13
 
Top
55 replies since 1/9/2017, 10:51   19916 views
  Share