CITAZIONE (android @ 22/9/2018, 12:04)
Vabbè, non ci capiamo proprio, mi metti in bocca parole che non ho mai detto...
Secondo me il concetto per il quale "se non ci fossero i genitori allora non ci sarebbe nulla..." è pericolosissimo. Immaginalo applicato alla scuola, come un po' sta accadendo, ed ecco servito il disastro, come un po' sta accadendo...
Sulle regole chiare e cristalline, mi sembri ingenuo: se le regole fossero sempre chiare e cristalline, avvocati e tribunali non esisterebbero e vivremmo in un mondo perfetto fatto da notai...
La scuola è una cosa, il basket, gestito da enti privati, un'altra.
E, comunque, sei tu che di quello che scrivo leggi solo quello che vuoi. Mi sembra di aver detto chiaramente che i genitori vanno educati, per stabilire un rapporto di collaborazione e fiducia finalizzato alla crescita dei giocatori/ragazzi.
Sul discorso delle regole, sarò anche ingenuo, ma se continuiamo a pensare che le cose debbano rimanere sempre uguali, non si cambia mai nulla.
Oltre al fatto che, mi pare, il mondo dello sport si muove su un livello diverso da quello della legislazione ordinaria, quindi non capisco cosa c'entrino gli avvocati...
CITAZIONE (Forza Cuncuress @ 22/9/2018, 18:44)
Il concetto del prestito è una garanzia di successo per tutti.
Il giocatore può giocare, la squadra che riceve il giocatore ha un giocatore in più,la squadra che presta fa fare esperienza al ragazzo. Se poi va male può sempre tornare alla casa madre. Poi ovvio ci sono sempre le eccezioni, ma le società che si impuntano per i prestiti e poi magari fanno un provinciale silver non le capisco
Ti invito a leggere l'intervista postata qualche pagina fa a un dirigente di Reggio Emilia, squadra di serie A che nello statuto (nello statuto!) prevede espressamente di non accettare prestiti. E che alla fine di ogni anno sportivo svincola tutti i suoi giocatori.