| In attesa della difficile trasferta a Rimini, propongo una riflessione da Bar Sport: la nostra difesa.
Punto debole a inizio stagione, è sicuramente cresciuta complessivamente di livello, ma con andamento incostante: da una partita all'altra, e molto spesso all'interno della stessa partita, passa dalla modalità "impenetrabile" a quella "colabrodo", o viceversa.
Prendete domenica: un quarto e mezzo di quasi perfezione, con la F che segna 14 punti in 15 minuti (media 0,93), per poi farne 66 nei 25 minuti successivi (media 2,64). Sicuramente i bolognesi hanno aggiustato il tiro in corso d'opera, ma qualche colpa ce l'abbiamo anche noi?
Innanzitutto direi che il problema principale è il calo fisico: impossibile reggere il ritmo frenetico ed estremamente dispendioso dei primi minuti, un rallentamento è fisiologico. Poi c'è la questione falli: difesa asfissiante = molti fischi a sfavore, tanti tiri liberi per gli avversari, e la necessità di preservare i giocatori dall'uscita prematura per raggiunto limite. Anche le caratteristiche dei giocatori incidono: ho l'impressione per esempio che gli ingressi di Bertetti al posto di Rossi e di Battistini in vece di Leardini incrementino la nostra pericolosità in attacco ma riducano la tenuta difensiva.
C'è modo di ovviare a questi problemi? Non lo so. Certo, le rotazioni limitate dagli infortuni non consentono di tenere costante la cifra atletica del quintetto messo in campo, e una certa carenza di fisicità nei confronti degli avversari è strutturale. Si può solo sperare di essere al completo nel momento topico della stagione, e che i giocatori chiave non ci arrivino troppo spremuti; penso soprattutto ai due americani, il cui calo fisico domenica è stato preoccupante, ma anche a Peroni e Leardini, che stanno trovando minutaggi importanti e direi insperati a inizio campionato.
Tornando a Wideman e Smith, il problema è sempre lo stesso: sono buoni giocatori e ottimi professionisti, e secondo me stanno rendendo oltre le aspettative, però non sono superuomini, e non gli si può chiedere di essere sempre al top a tutto campo: se si dannano l'anima in difesa, fatalmente rischiano di trovarsi poco lucidi e senza energie in attacco. Penso a come sarebbe stato diverso il nostro campionato se ad esempio per far rifiatare Tyler avessimo avuto a disposizione un lungo come Tiberti, giusto per fare un nome, o anche qualcuno magari meno forte ma esperto, ricordando l'importanza che l'anno scorso ebbe Giorgio Broglia.
P.S.: mi è venuto in mente Tiberti perché ho appena letto una sua intervista dove dice di sentirsi pronto per giocare in A2.
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