| Basket C gold. Il coach di Winterass e la serie B mancata «Male in difesa, in attacco peggio. È anche colpa mia» L'amarezza di Celè «Ora il liberi tutti poi decida la società»
La delusione non si cancella in una notte. La Winterass ha perso anche gara quattro di finale play off e deve dire mestamente addio al sogno della promozione in serie B. Dopo aver dominato e perso quattro partite in tutta la stagione regolare, la squadra pavese ne ha perse tre consecutivamente contro Bernareggio in finale. Eppure il sogno era cominciato bene espugnando Bernareggio, poi dalla partita successiva in via Treves è diventato un incubo che si è concluso nel modo peggiore. E adesso? «Liberi tutti - afferma coach Marco Celè - il mio mandato di allenatore è terminato e ora il pallino passa nelle mani della società». Al termine della partita serpeggiava tra il pubblico neppure tanto velatamente rabbia e delusione per la sconfitta rimediata con i brianzoli dopo aver condotto anche di 20 punti. Giocatori col morale sotto i tacchi, amareggiati, forse perché convinti di poter andare almeno a gara cinque. «Dopo una stagione super sotto tanti punti di vista questa sconfitta è stata una mazzata - continua l'allenatore pavese - siamo delusi perché pensavamo di vincere».I pavesi sono passati dalla gioia di un ampio vantaggio contro una squadra che aveva perso il giocatore più rappresentativo, Di Giuliomaria, alla sorpresa e alla delusione di essere travolti da Bernareggio nel terzo quarto. «Fuori Di Giuliomaria durante l'intervallo lungo i nostri avversari sono tornati in campo e hanno cambiato faccia - spiega Marco Celè - in difesa hanno raddoppiato gli sforzi, cambiato sistematicamente su tutti e fatto delle robe strane. Da parte nostra abbiamo smesso di attaccare, abbiamo provato in tutti i modi a fare prima una cosa poi l'altra ma non è andato bene niente. E' stata colpa mia che probabilmente non ho dato le armi ai miei giocatori per poter colpire».Errori tecnici nella gestione di quel pessimo periodo, ma anche la stanchezza di una serie giocata contro avversari atletici e aggressivi e un certo nervosismo che ha pesato nel momento caldo. La Winterass in quei dieci minuti fatali non solo non ha attaccato bene ma ha anche difeso male, subendo un parziale pesantissimo di 29 punti contro i soli 9 segnati. «Vero, ma le due cose sono state strettamente legate - aggiunge Celè - abbiamo attaccato male, senza creare mai buoni tiri. I nostri avversari invece attaccavano sempre più decisi mentre noi ci siamo scoraggiati in attacco e di conseguenza abbiamo concesso troppi contropiedi e tiri aperti in transizione, permettendo loro di giocare in fiducia. Nell'ultimo periodo è vero che abbiamo cambiato modo di giocare, in difesa abbiamo lavorato con maggiore intensità ma loro sono stati bravi a segnare tiri difficili e respingerci ogni volta che ci siamo trovati a contatto. Bernareggio è stata più brava di noi in questo periodo e abbiamo perso, questa è la sintesi».Quello che ha pesato parecchio è stato anche il fatto di aver perso in casa, davanti ai propri tifosi che hanno visto i brianzoli festeggiare dopo una partita che molti presenti, dopo i primi due periodi, pensavano di aver già messo in tasca. «Spiace per tanti motivi - chiude l'allenatore pavese - perché eravamo avanti, perché l'abbiamo un po' buttata via e perché siamo stati sconfitti davanti ai nostri tifosi. E' andata così, ora stacchiamo e attendiamo le decisioni della società. Io sono a disposizione della società. La stagione è terminata con gara quattro di finale, ora voltiamo pagina".
PEGGIO NON POTEVA ANDARE Zero su tre. Peggio non poteva andare per il basket maschile. Se Inox Mortara, tutto sommato, puntava alla salvezza ed ha fatto qualcosa di più, ForEnergy Vigevano, Edimes Pavia e Winterass Pavia hanno spezzato il cuore ai tifosi. E parliamo prima di loro, appunto i tifosi, che quest'anno, persino un po' a sorpresa nel capoluogo, non hanno fatto mancare il loro supporto. Se nella città ducale gli ultras sono una realtà ben nota, con una forza, numerica, da categoria superiore, a Pavia si temeva il palazzetto vuoto. Due squadre cittadine, una serie C gold vista un po' come un'umiliazione: ingrediente perfetto per gli spalti deserti. E invece centinaia di tifosi, fino a duemila per le stracittadine, hanno sorpreso piacevolmente. E, appunto, meritavano qualcosa di più. Volendo girare il coltello nella ferita, va aggiunto che forse Edimes (e coach Piazza) qualche giustificazione ce l'ha: partita alla grandissima, grazie ai fuoriclasse Henderson e Sifford, li ha persi per strada (bloccati dalla Federazione), e ha scontato anche un paio di seri infortuni (ultimo quello di Sanlorenzo). Ma Winterass no, ha avuto sempre in campo (o quasi) un giocatore del livello di Cugini, ha dimostrato sul campo di poter tranquillamente conquistare la serie B. Poi, il tracollo nei play off, almeno due match con Bernareggio che dir deludenti sarebbe fare un complimento. Anche Vigevano, al secondo tentativo di promozione, ha mollato nei play off. Ora si parla del futuro. I ducali si sono mossi in grande anticipo, scegliendo il miglior coach per la categoria, ossia Paolo Piazza, che ha lasciato Edimes. Le due squadre pavesi devono pensare al prossimo campionato: acquistare un titolo di serie B o persino di serie A2 (i contatti ci sono stati), perché sia Gianmarco Bianchi, sia Paolo Zoncada della serie C gold si sono già ampiamente stufati.
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