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UNDER 16 ECCELLENZA 2016/2017

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view post Posted on 22/6/2017, 04:32

forumista del millennio

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Orrore e raccapriccio Varese e Cremona fuori, Bologna ha la meglio su Varese che forse era favorita dal pronostico mentre Nel giorno di Milano e Cremona la sorpresa è Trieste che sbanca Bologna Frotitudo che il giorno prima aveva avuto la meglio su Milano. I gironi delle finali nazionali sono sempre densi di sorprese. Purtroppo non ho avuto la possibilità di seguire lo streaming mi sarebbe piaciuto capire se anche nell'U16 l'ha fatta da padrona il tatticismo esasperato che a me francamente piace poco perché abbatte i valori tecnici dei giocatori o se sono stati altri i motivi di questi risultati a sorpresa
 
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view post Posted on 22/6/2017, 05:00

forumista del millennio

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Errata corrige immediato che se legge il mio posto "vado a procurar battaglia" sono morto. E mi correggo con gran piacere Cremona ha la possibilità di giocarsi la l qualificazione con Treviso squadra che non conosco. I ragazzi di coach Malvasia potrebbero guadagnarsi il passaggio e sappiamo tutti bene che quando il confronto è dentro/fuori tutto puó accadere. In bocca al lupo
 
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view post Posted on 22/6/2017, 13:24
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azionista

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CITAZIONE (rosu @ 22/6/2017, 05:32) 
Orrore e raccapriccio Varese e Cremona fuori, Bologna ha la meglio su Varese che forse era favorita dal pronostico mentre Nel giorno di Milano e Cremona la sorpresa è Trieste che sbanca Bologna Frotitudo che il giorno prima aveva avuto la meglio su Milano. I gironi delle finali nazionali sono sempre densi di sorprese. Purtroppo non ho avuto la possibilità di seguire lo streaming mi sarebbe piaciuto capire se anche nell'U16 l'ha fatta da padrona il tatticismo esasperato che a me francamente piace poco perché abbatte i valori tecnici dei giocatori o se sono stati altri i motivi di questi risultati a sorpresa

La Vanoli è meno forte della Fortitudo ma ha vinto, l'Armani è più forte della Fortitudo ma ha perso, l'Azzurra è meno forte della Vanoli ma ha vinto e soprattutto è meno forte della Fortitudo ma vincendo (dopo un supplementare senza averne bisogno) ha eliminato i bolognesi. Diffiile che la Vanoli riesca a stare in partita con Treviso.

CITAZIONE
Errata corrige immediato che se legge il mio posto "vado a procurar battaglia" sono morto. E mi correggo con gran piacere Cremona ha la possibilità di giocarsi la l qualificazione con Treviso squadra che non conosco. I ragazzi di coach Malvasia potrebbero guadagnarsi il passaggio e sappiamo tutti bene che quando il confronto è dentro/fuori tutto puó accadere. In bocca al lupo

Sarà meglio che facciamo un errata corrige anche del nome del coach altrimenti Gufo malavasi potrebbe aversene a male! :roftl:
 
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view post Posted on 22/6/2017, 14:27

forumista del millennio

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è quel cornuto del correttore automatico, io non c'entro lo conosco bene il suo cognome.
a 5,07 dal termine 63 a 41 per Treviso mi Sto arrivando! che non c'è più niente da fare per Cremona.
comunque incredibili le finali, forse il cambiamento della formula potrebbe consentire un maggior rispetto delle effettive potenzialità delle squadre partecipanti. boh
 
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view post Posted on 22/6/2017, 22:42

forumista assiduo

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Ma a cosa ti riferisci esattamente ? Spero non a confronti avvenuti durante i tornei nel corso della stagione. Non che quelle partite non contino nulla, ma a questa età in pochi mesi possono cambiare tante cose, non stupirti più di tanto.
 
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Stid
view post Posted on 23/6/2017, 07:38




Seppure dispiaciuto sia per Varese, che davvero ha ben giocato, sia per Cremona, che troppo ha patito dei vuoti di gioco in parte (secondo me) inspiegabili, la formula è quella che è e, comunque, è valida per una gestione dei play off. Si può discutere se il play off siano la formula giusta per delle finali giovanili, ma, ad oggi, resta la formula scelta a tutti i livelli per le finali della pallacanestro, che, per prima, li ha introdotti in Italia. Nel caso specifico, la soluzione degli spareggi consente anche il possibile recupero delle terze classificate nei gironi di qualificazione, la cui definizione è il risultato di un percorso costruito sui risultati ottenuti nel campionato della propria Regione e nelle qualificazioni interzonali.
La reale forza di una squadra è soprattutto quella di arrivare a questo appuntamento nella migliore condizione possibile (fisica e mentale dei ragazzi, tattica e gestionale degli allenatori), perché sapendo che è in questa fase che si conclude il lavoro di un anno, è in questa fase che si deve dare il meglio della propria capacità di espressione del gioco e del lavoro fatto sui talenti dei ragazzi.
Con riferimento, dunque, alle potenzialità di una squadra, credo che poco abbia merito se tali rimangono e non si concretizzano nel gioco. Di squadra, però.
Perché questo rimane pur sempre un gioco di squadra, fatto di tecnica e di tattica. Da parte mia, credo che la tattica non possa far altro che evidenziare le doti tecniche dei ragazzi, perché ogni tattica si costruisce con le doti che si hanno a disposizione. Per contro, ho visto poca tattica ed ancora troppa voglia di aggrapparsi alle doti dei singoli, per risolvere i limiti di organizzazione del gioco. Purtroppo, il limite evidenziato dai ragazzi nell’impossibilità di esprime la propria virtù, non è quasi mai causato dall’esasperato impianto tattico dell’avversario, ma semplicemente dal fatto che, alle finali nazionali, si confrontano squadre la cui quota di capacità tecnica e fisica dei singoli è, per così dire, più ampia di quella incontrata lungo il cammino che li ha portati a Vasto.
Pertanto, se un ragazzo di talento pensa di risolvere la questione one vs one, senza che i compagni gli creino la giusta situazione di gioco, è probabile che si trovi chiuso da avversari grandi, grossi ed altrettanto capaci (avversari e non avversario, perché l’aiuto od il raddoppio difensivo a questo livello è d’obbligo). Il risultato è quasi sempre l’errore, ma non per l’ossessione tattica, per evidenti limiti tattici.
Tra l’altro, per come la penso io, l’one vs one può essere piacevole, ma se diventa una necessità del palato, gusto o sfizio che sia, allora preferisco il tennis.
In sintesi, se una squadra in questo e nei prossimi due o tre anni anni, pensa ancora di vincere contando sul talento di uno o due ragazzi, è una squadra finita ed a patirne saranno i ragazzi. I “prospetti” di sicuro, ma soprattutto i “gregari” senza colpa.
Quindi, è giusto che perdano. Se altre dominano in campionato è poi falliscono i play off, è giusto che perdano (Olimpia docet. No, non mi riferisco alla junior, ma alla senior).
Pensare che, poi, in una partita secca può succedere di tutto è solo alimentare la cultura dell’alibi, a giustificazione di una sconfitta giudicata (a posteriori) immeritata.
Il basket ci ha abituato a vedere di tutto, ma le partite si preparano e gli eventi si affrontano. In fondo se hai la qualità e la capacità di affrontare e risolvere le contingenze sfavorevoli di gioco, la probabilità di vittoria, se non certa è alta. Altrimenti, si perde. Punto.
La formula, come ogni formula, può essere migliorata, ma è quella che meglio corrisponde alla scelta della federazione di mantenere i play off, quale risultato finale della stagione agonista per i ragazzi e per i professionisti.
Ai ragazzi di Milano, rimasti in corsa, un grande in bocca al lupo!
 
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view post Posted on 23/6/2017, 07:51

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secondo me il basket giovanile non deve essere impregnato fino alla nausea di strategia, di blocchi, pick and roll zona, zona press, box and one, di giocatori spremuti fino all'osso che giocano 40 minuti e poi magari all'ultimo quarto si infortunano e altre menate del genere. e invece alle finali trovi tutti questi bravi allenatori, non discuto, che evidentemente hanno passato mesi in palestra ad insegnare queste cose ai loro giocatori e poi certo magari se ti va bene ti ritrovi che passi il turno, ma non vai da nessuna parte lo stesso, come del resto non va neppure la prima classificata certo, ma quello che importa è che non hai cresciuto dei giocatori veri. queste strategie contano tantissimo in una partita secca molto meno in un campionato lungo o in una serie di playoff. ora sono sicuro che per qualcuno non c'entra niente ma Trento ha perso la finale di serie A, lo scudetto, per una percentuale imbarazzante ai liberi. I TIRI LIBERI una pena. io penso che la pallacanestro per cui vale la pena organizzare in pompa magna delle finali nazionali sia una pallacanestro in cui devi fare obbligatoriamente le rotazioni NON PUOI GIOCARE IN 6 (inguardabili!) e in cui non puoi giocare a zona (inguardabili bis), perché tanto chi vince è quello di prima ma almeno si è consentito a più giocatori possibili di migliorare. un pensiero il mio che lascia il tempo che trova perché quasi sempre chi vince la finale se lo è meritato ma non è quello che mi interessa vorrei vedere più pallacanestro e più bella.
 
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view post Posted on 23/6/2017, 08:17
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Siamo a fine stagione U16 Eccellenza, l'anno prossimo tanti ragazzi visti alle finali faranno anche esperienze con squadre senior: pensare che la tattica o l'insegnamento di altre collaborazioni ritenute complesse siano precoci mi fa obiettivamente sorridere pensando all'immediato futuro dei ragazzi di cui stiamo parlando.
Alle finali U16 Eccellenza è giusto che vinca anche la squadra più pronta da quel punto di vista.

Rosu vedrai che col cambio di categoria e l'avvicendamento tecnico (sono stato facile profeta qualche settimana fa) di "strategia, blocchi, pick and roll, zona, box and one" ecc ne vedrai davvero un bel po'!

Mio pronostico per la finale U16: Bassano-Milano
 
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view post Posted on 23/6/2017, 08:23
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CITAZIONE (rosu @ 23/6/2017, 08:51) 
secondo me il basket giovanile non deve essere impregnato fino alla nausea di strategia, di blocchi, pick and roll zona, zona press, box and one, di giocatori spremuti fino all'osso che giocano 40 minuti e poi magari all'ultimo quarto si infortunano e altre menate del genere. e invece alle finali trovi tutti questi bravi allenatori, non discuto, che evidentemente hanno passato mesi in palestra ad insegnare queste cose ai loro giocatori e poi certo magari se ti va bene ti ritrovi che passi il turno, ma non vai da nessuna parte lo stesso, come del resto non va neppure la prima classificata certo, ma quello che importa è che non hai cresciuto dei giocatori veri. queste strategie contano tantissimo in una partita secca molto meno in un campionato lungo o in una serie di playoff. ora sono sicuro che per qualcuno non c'entra niente ma Trento ha perso la finale di serie A, lo scudetto, per una percentuale imbarazzante ai liberi. I TIRI LIBERI una pena. io penso che la pallacanestro per cui vale la pena organizzare in pompa magna delle finali nazionali sia una pallacanestro in cui devi fare obbligatoriamente le rotazioni NON PUOI GIOCARE IN 6 (inguardabili!) e in cui non puoi giocare a zona (inguardabili bis), perché tanto chi vince è quello di prima ma almeno si è consentito a più giocatori possibili di migliorare. un pensiero il mio che lascia il tempo che trova perché quasi sempre chi vince la finale se lo è meritato ma non è quello che mi interessa vorrei vedere più pallacanestro e più bella.

non capisco perché una difesa a zona debba per forza essere considerata "brutta pallacanestro"
e lo dico non amandola particolarmente, anzi, quasi per niente, però se fatta bene può avere anche una sua bellezza di gesti tecnici e tattici
considerando anche che, secondo me, in una U16 (perdipiù in una fase di finali nazionali dove si vedono anche fisici e atleticità importanti) la difesa a zona la devono saper fare ed attaccare, non generando peraltro quel vantaggio speculativo che ci può essere in una U13
sul discorso del "non giocare in 6", anche questo è condivisibile, soprattutto se arrivi a un certo livello, dovresti avere un impianto di squadra che ti permetta delle rotazioni allargate, senza le quali rischi di non andare da nessuna parte
però, per fare la parte del cacagatzi, si potrebbe anche dire che alle finali nazionali U16 non è che si fa attività sociale, ma sono i migliori che devono giocare. devono giocare. anche sbagliando e affaticandosi, ma sono loro che devono stare in campo. poi, certo, più ne hai di migliori da far ruotare, meglio è.
 
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view post Posted on 23/6/2017, 16:17




Ne approfitto della pausa di viaggio in metro, per rispondere a “Rosu”.
Devo dire che condivido quanto detto da “Neutrino” e da “Gagarin”. La pallacanestro più bella è quella che piace e (a Dio piacendo), ammesso che il piacere è soggettivo, potremmo discuterne a lungo, senza che l’uno persuada l’altro a riconoscere le proprie ragioni.
Premetto che io sono uno che si emoziona molto più per il no-look di Parravicini a Calzavara (gran bel, bel e bel giocatorino) in pieno pitturato (Varese vs Siena), che per l’ennesimo tiro da tre di Tintori (gran bel, bel e bel giocatorino) in corso di partita (Milano vs Cremona), a prescindere da quanto abbia poi “pesato” la specifica azione sul risultato finale.
A livello giovanile, non mi entusiasma certo l’esuberanza fisica di un giovane prospetto, quando a fronte di una schiacciata in contropiede, poi sbaglia due appoggi consecutivi a canestro, senza una reale opposizione dei difensori (per limiti nel fisco, non certo per l’impegno), perché cerca il ferro e non il tabellone e, forse irritato dall’errore, si propone di simulare a seguire un infortunio, a vantare un fallo invero non subito. Il tutto, nell’indifferenza della panchina che, a mio parere, avrebbe dovuto spiegare che un tiro sicuro è l'appoggio al tabellone e che, mai e poi mai, si simula un fallo quando non c’é. Altrimenti si gioca a calcio, non a basket.
Vedere, poi, ragazzi che, a testa bassa, attaccano una difesa a zona, non dovrebbe portare a pensare che la difesa praticata dagli avversari neghi “il naturale diritto di espressione del talento del ragazzo ed il godimento del bel gioco da parte degli spettatori”, ma, al contrario, dovrebbe portare a porre la domanda sul perché un giovane di talento non sappia leggere la contingenza del gioco e riconoscere il limite del suo bagaglio tecnico, rispetto alla stessa occasione di gioco. In sintesi, si può ammettere che il suo talento sia mortificato dalla sua deficienza tattica, non dalla tattica praticata in difesa dagli avversari. Deficienza sua (nel senso di deficere, ossia imperfetto al bisogno) e del suo allenatore (nel senso di deficere, ossia deficiente e/o stupido), che l’ammette e consente.
Dal Canto mio, per le partite che sono riuscito a vedere, tra le lombarde la Teva Varese ha espresso il gioco migliore, indipendentemente dal risultato. Tra l’altro, ho apprezzato (già in altre occasioni da me riconosciuta) la capacità di dei ragazzi di adeguarsi velocemente alla misura di giudizio degli arbitri. Commettono pochi falli e consentono un buon arbitraggio, che favorisce certamente l’espressione della migliore qualità del gioco della squadra, concede una maggiore libertà di gioco e fa emergere la tecnica, rispetto alla foga agonistica.
Ribadisco che, per me, la tattica non limita la capacità del singolo, ma la esalta.
A ben guardare, la libertà di gioco non è in sé garanzia di una migliore performance delle prestazioni individuali dei ragazzi, ma è, di sicuro, l’occasione per l’espressione di un gioco individuale, che non forma necessariamente i ragazzi, ma, di sicuro, evidenzia le qualità del singolo che si conferma (a torto od a ragione) il prospetto o, peggio, il “campioncino” atteso o riconosciuto nella squadra, dalla società o, semplicemente, dal suo papà ( o cuore di mamma).
Un indicatore del gioco di squadra e della crescita del collettivo (non certo il solo) è la distribuzione dei punti realizzati a fine partita. Se, dunque, una squadra ha punteggi concentrati su due o tre ragazzi, è evidente che su questi stia lavorando bene, mentre sugli altri … meno.
Il limite della tattica dovrebbe essere l’occasione di un attacco che dia ai giocatori l'opportunità di prendere decisioni (la soluzione “read and react offense” rimane la mia preferita, perché fondata sul perfetto equilibrio tra muscoli e cervello) e di una difesa fondata sul miglioramento individuale del giocatore, all’interno di un sistema difensivo di squadra (la soluzione “look for a fundamental position” rimane la mia preferita, perché fondata su scivolanti, aiuti e recuperi)
Poi, all’alba delle Under 18, è ora di ammettere che la difesa a zona non è un peccato né un abominio. La questione di merito, semmai, è relativa all’evidenza che troppi sono i giovani talenti che approdano alle senior senza sapere difendere ed, ancor meno, attaccare la zona. Non è cosa da poco. Pensare, quindi, che debba essere una squadra senior la realtà deputata alla formazione tattica dei ragazzi è semplicemente ridicolo, quando quello che le realtà senior cercano non è un ragazzo di talento che faccia godere il pubblico, ma un giocatore professionista, che sia maturo nel carattere e capace di esprimere le sue potenzialità nel gioco della squadra, ossia già pronto ad eseguire gli schemi di gioco con capacità di adattamento a tutte le possibili situazioni di gioco sia in attacco, sia in difesa.
Il resto è solo sport.


nota 1: un mio particolare pensiero va ai ragazzi di Cremona. Non posso certamente conoscere quale sia la misura della loro delusione, ma credo che sia al pari della mia quando mi portano via il piatto da davanti, prima di fare la scarpetta. Dunque, li comprendo. Però devono riconoscere che è stata una gran bella esperienza e che potranno ripresentarsi il prossimo anno, più forti e determinati, perché, ora che si è assaggiata la nutella, sanno che non se può fare a meno.

nota 2: un mio particolare pensiero va ai ragazzi di Varese. Hanno dimostrato di esserci e di meritarsi il valore a loro riconosciuto, come giocatori e come squadra. Per il futuro, ogni atleta ha diritto a una seconda possibilità, ma se sa giocare (e a Varese sanno giocare) può averne quante ne vuole.

Nota 3: un mio particolare pensiero va ai gregari, quando non sono dei veri e propri “muli” (termine arcaico, ma sempre efficace) che vengono sacrificati, spesso inconsapevoli, per la crescita dei prospetti, senza che loro abbiano la reale occasione di crescere. Al massimo vestono una maglia prestigiosa, ma il loro valore si perde nell’esperienza delle giovanili e non si ritrova più né nelle minor né (tantomeno) nelle maior (naturalmente, vi è sempre l’eccezione).
Questi ragazzi sono sulla coscienza dei loro allenatori e, per quanto consapevoli, dei loro genitori, nonché dei loro denigratori sotto mentite spoglie (ndr. nickname), che bellamente dormono sonni tranquilli. Per questi ultimi, un augurio di una vena varicosa all’uccello.
 
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Stid
view post Posted on 23/6/2017, 17:48




Milano sotto di 2 all'intervallo lungo. Se si considera che Siena ha sulle gambe 40 minuti in più, gran risultato. Ad onor del vero, Siena sta giocando meglio. Una Milano stucchevole la sovrasta sul piano fisico, ma non nel gioco ... Sigh! Se non cambia registro, c'è da sperare in un calo fisico degli avversari. Dei toscani, intendo.
 
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Stid
view post Posted on 23/6/2017, 18:56




Milano perde... meritatamente! Onore ai senesi che hanno giocato davvero bene.
Grande personale delusione, ma Milano si è rivelata davvero poca cosa. Alla faccia di chi già festeggiava un titolo nazionale ... forse meglio così. Ho paura che se si fosse passati, si sarebbe incorsi in una sconfitta più amara.
In sintesi, PMS Moncalieri (belle finali di Doneda e Cherubini, per le partite che ho visto), Virtus Bologna e Olimpia Milano sono forse quelle cha più hanno tradito le aspettative e tornano a casa un poco ridimensionate, ma sempre con un potenziale di fisico e talento impressionante. Cremona ha pagato l'inesperienza ed un poco di debolezza mentale, mentre Varese si è trovata nel girone degli inferi ed è uscita scottata, ma solo per un mero calcolo numerico.
A questo punto, anche se la ragione dice Oxygen Bassano e Stella Azzurra, magari Vado o Treviso uno sgambetto lo possono fare.
Vedremo.

Edited by Stid - 23/6/2017, 21:32
 
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view post Posted on 23/6/2017, 20:42

forumista del millennio

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Finora il cambio di coach ha portato schemi, difesa aggressiva, dinamismo, direi solo cose buone, la diversità di mano si vede e fa piacere vedere i ragazzi in campo quindi bene. La zona continuo a vederla come un calcio nelle palle e sono contento di non aver mai visto i ragazzi U15 di bluorobica schierati a zona, certamente è una questione di gusti ma è anche vero che nel basket adulto non vedi squadre schierate a zona per 35 minuti alle finali nazionali giovanili invece si è penso che non sia un bene. Peccato per Milano la davo tra le favorite. Gli arbitraggi? Sono all'altezza della situazione?
 
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view post Posted on 23/6/2017, 21:48

forumista esperto

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Peccato che Bergamo non ci sia per colpa della zona, che cremona varese milano siano fuori per colpa della zona, che gli arbitri siano a zona, che Venezia abbia vinto lo scudetto facendo e subendo zona, che gli alibi si schierino a zona. Meno male che c'è Treviglio in italia! Grazie vi ammiro
 
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view post Posted on 24/6/2017, 06:04

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Ti trovo equilibrato, sarà il caldo.
Treviglio resta un'ottima realtà che suscita il plauso di molti e l'invidia di alcuni.
Ti confido un segreto, questo è un forum, sui forum si chiatta, tradotto si chiacchiera, quindi rilassati
e ti do un consiglio non giocare a Facebook perchè ti potrebbe venire l'ulcera. Dimenticavo la zona è una merda e gli arbitri sono di una mediocrità imbarazzante.
Sono in lutto perchè Milano è fuori lasciami stare
 
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584 replies since 10/6/2016, 08:48   104941 views
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