| LA CONFERMA
Milano3 ha disputato esattamente il campionato che mi aspettavo, con qualche affermazione sorprendente (le due vittorie contro l'Olimpia), qualche sconfitta altrettanto sorprendente, almeno a priori (le due contro Basketown), e vittorie solide dove doveva, ovvero sui campi minori. Stessa conferma, in definitiva, ha mostrato contro Malaspina, dove non ha avuto guizzi, un po' come in tutta questa seconda fase. Ha confermato il suo assetto solido, ma senza lampi di novità o lasciando intravvedere evoluzioni possibili verso una crescita più consistente. Si è assestata al terzo posto in classifica e credo che questo ranking rispetti in pieno il suo campionato.
La squadra mi dà sempre la sensazione di essere un po' sfuggente, che cioè possa in realtà avere affermazioni importanti, tutte poi perse sempre per qualche motivazione contingente. Ho l'impressione che manchi di una leadership trascinante, anche se ha un buonissimo roster e questo la fa di volta in volta schiacciare senza problemi chi deve, ma allo stesso tempo non la innalza dove potrebbe.
Tendo a credere che nella fase finale possa avere un cammino breve e disagiato, a parte la prima partita dei sedicesimi, perché è capitata in una zona caldissima del tabellone. Se non sarà in grado di alzare la sua concentrazione complessiva e la sua cattiveria, temo possa andare a casa già negli ottavi contro Bollate.
Ciò non toglie che ha disputato un campionato in linea con le attese, confermandosi una formazione equilibrata e completa. Forse necessiterebbe di un briciolo di follia in più, per aggiungere un quid intangibile alla sua solidità.
L'ALLEGRIA
Posso ormai confessare il mio debole segreto per l'HYC Siziano... Questa squadra un po' striminzita nel roster, impegnata su più fronti, mi ha davvero divertito. E' una squadra che mi ha sempre dato l'impressione di giocare un basket antico e moderno allo stesso tempo, perché garibaldino e avventuroso, rapido, in alcuni momenti fulmineo, in altri tragicamente stanco e disattento.
E' una squadra antica perché incardinata intorno a due soli giocatori, come si usava un tempo ("palla al più bravo e poi pensaci un po' tu"), ma anche molto moderna nella manovra, che cerca sempre la rapidità.
Mi ha divertito perché non sapevo mai cosa aspettarmi veramente, e infatti è stata squadra capace di grandi suicidi e di belle imprese.
Per certi versi la definirei una squadra flash, che si vede e non si vede, corre a mille e poi si spompa, vince e perde con la stessa naturalezza e la stessa imprevedibilità. E proprio perché mi ha molto divertito l'ho definita una squadra allegra.
So per certo quindi una cosa, che se i tempi, le concomitanze e gli impegni me lo permetteranno, di certo non mi lascerò sfuggire la sua prima partita di sedicesimi contro i Tigers di Milano... Credo di sapere già cosa accadrà e chi vincerà, ma voglio proprio esserci...
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