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| La C Gold è realtà per la Fortitudo Roma che corona a Frosinone il suo cammino trionfale chiudendo sul 2-0 la serie Finale con la splendida Scuba a cui non basta il cuore per fermare Hawkins e compagni.
Traguardo assolutamente meritato per la truppa di coach Baiardo, la squadra più forte del campionato impreziosita dalla presenza di un campione come David Hawkins che ha dato spettacolo in questi mesi vissuti con la maglia dei capitolini, compresa questa gara2 chiusa a quota 37 punti con un autentico show.
Partita che ha visto un avvio in equilibrio nonostante un Falco subito ispirato, la Scuba riesce a tenere botta nei primi 10' chiusi a contatto sul 14-18; l'accelerata della Fortitudo Roma arriva però nel 2° periodo, Hawkins diventa incontenibile e propizia l'allungo sul +16, per la squadra di coach Calcabrina passaggio a vuoto in attacco che costa caro con la gara che va verso la squadra ospite.
Il cuore dei frusinati è comunque immenso e nella ripresa gli scubini ci provano eccome riportandosi anche sul -6 trascinati da un ottimo Rocchi, è ancora Hawkins, però, a ricacciare indietro i padroni di casa e a spegnere le velleità di rimonta di Frosinone; nell'ultimo quarto la Fortitudo Roma vede il traguardo a portata di mano e chiude i conti mettendo in ghiaccio il risultato, concedendosi gli ultimi minuti di garbage time assaporando il trionfo.
Una stagione praticamente perfetta per la Fortitudo Roma che è partita comprando il titolo dalla Tevere Basket e costruendo subito un roster per salire; ancor prima dell'arrivo di Hawkins, la squadra aveva mostrato tutte le sue qualità rimanendo imbattuta per diversi mesi e piazzandosi in prima posizione, con l'arrivo dell'ex Virtus Roma è chiaramente diventato praticamente impossibile per chiunque frapporsi contro la corazzata di coach Baiardo che l'anno prossimo sarà nel campionato di C Gold attesa come sicura protagonista.
Chiude tra gli applausi la sua stagione quasi miracolosa anche la Scuola Bk Frosinone, che ha affrontato questa finale con grande dignità cercando di giocarsela nel migliore dei modi contro un'avversaria di un altro livello; è stata però un'annata magica dalla quale ripartire e magari insistere per cercare di costruire qualcosa di ancor più importante nel prossimo futuro, perché si sa che l'appetito vien mangiando.
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