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La Stampa Biella
Costi, tamponi e promozioni, la C Gold del basket regionale è piena di dubbi Costi, tamponi e promozioni, la C Gold del basket regionale è piena di dubbi GIAMPIERO CANNEDDU PUBBLICATO IL 06 Febbraio 2021 Come provare a riaccendere l’auto dopo un inverno rigido in cui è rimasta ferma e parcheggiata all’aperto: i club della pallacanestro regionale piemontese, e con loro la Federazione, hanno in mano le chiavi, ma non sanno se il motore si potrà rimettere in moto. E se provarci è la cosa giusta. Le squadre di C Gold si sono riunite, via videoconferenza, giovedì sera con il presidente regionale Mastromarco. Ma più che decisioni, hanno partorito domande e dubbi che la Fip piemontese ha promesso di provare a chiarire, con l’aiuto di quella romana, entro lunedì, termine fissato per comunicare la disponibilità a iniziare il campionato con tre mesi di ritardo.
Sarebbero nove su dodici quelle orientate a dire di sì, rischiando il salto nel buio di una stagione condensata e dimezzata. Il Teens Biella è tra queste, ma prima vuole vederci chiaro fino in fondo «perché quattro mesi di pallacanestro costerebbero quarantamila euro - dice il presidente Luciano D’Agostino - che non verrebbero rimborsati in caso di nuovo stop per ragioni di sicurezza sanitaria». Per esempio il calcolo dei parametri, che ogni club paga alla Fip perché siano suddivisi tra le società di formazione dei giocatori, è dimezzato per i senior ma per quelli nati dal 1998 in poi è previsto al 100%, senza sconti se si interrompesse il torneo. Poi c’è la sicurezza: in C Gold non ci sono professionisti, ma giocatori che studiano o lavorano senza potersi chiudere in una bolla. Il protocollo per la ripresa prevede un tampone da svolgersi a partire da 72 ore prima della seduta di allenamento che segnerà il nuovo inizio della preparazione, ma anche un test rapido o molecolare 48 ore prima di ogni partita, proprio come in A2 per l’Edilnol. Anche questo fa lievitare i costi di gestione della stagione. Ma chi volesse davvero gettare il cuore oltre l’ostacolo ha ancora un punto interrogativo a condizionare i risultati sul campo: «Il torneo di C Gold - dice D’Agostino - verrebbe ritenuto valido a tutti gli effetti con almeno dieci squadre, l’80% delle iscritte di novembre. Se fossero meno, la prima classificata non otterrebbe la promozione ma un posto da riserva per l’organico di serie B, alle spalle dell’eventuale squadra piemontese che non riuscisse a salvarsi».
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