Olimpia MI - UCC Casalpusterlengo 63 -40 (5-12; 4-10; 17-19; 16-22)
Olimpia al riscaldamento ha in campo la solita ventina di giocatori watussi (alti, grossi e buoni), Casalpusterlengo presenta ancora il roster ridotto della partita con Cantù.
Palla a due ed è subito partita maschia, anche qui non aiutata dalla presenza del solo arbitro che inevitabilmente perde una parte della visuale e in più di un'occasione alza le mani dicendo che non ha visto nonostante il pubblico rumoreggi insoddisfatto.
Primi due quarti fisici, grandi difese che limitano il gioco (il risultato è 22-9 al riposo lungo), grande intensità, UCC meno precisa/fortunata al tiro.
Dopo l'intervallo lungo l'intensità non diminuisce, si fa sentire però la stanchezza, Olimpia crea sempre belle rotazioni del roster, i lodigiani sono invece costretti ad una maggiore staticità.
Gli attacchi prendono più spazio: per Olimpia il n° 22 Morandi danza sul pitturato mettendo in difficoltà la difesa UCC, per Assigeco le percussioni di Peviani (N° 25), le stoppate di Bassi (n°15) e la bomba di Corsico (n°24) riaprono i giochi: a 5 minuti dalla sirena finale UCC è a -10 con palla in mano.
UCC tiene ancora un paio di minuti e poi lascia spazio al break dei padroni di casa che, sbagliando poco o nulla, si portano a +16: coach Bonacina procede con le rotazioni complete della panchina per offrire a tutti i ragazzi l'esperienza di gioco al Palalido.
Bravi ragazzi, bella intensità, complimenti allo squadrone dell'Olimpia, ma plauso speciale ai ragazzi dell'UCC che hanno fatto fremere negli ultimi minuti per l'esito della gara,
ricordando la bella prestazione vittoriosa di avvio campionato dell'anno scorso qui al Palalido: le assenze hanno pesato, ma i lodigiani non si sono risparmiati. A fine partita applausi meritatissimi per tutti.