Come al solito, qualche risposta qualunquista, qualcuna eccessivamente semplificata, nessuna veramente convincente. La domanda è complessa, io non saprei rispondere, almeno non in modo certo e sicuro.
A decidere chi è bravo è la società. Ma quale società? Quella che paga? E quanto paga, visto che la stragrande maggioranza delle società fa attività dilettantistica e non ha un reale potere di mercato. Chi ha la certezza che la società media prenda l'allenatore più bravo, secondo canoni oggettivi e misurabili, invece che scegliere il più "fidelizzato", il meno caro, o semplicemente i pochi che conosce?
A decidere chi è bravo è FIP/CNA. Falso. Il CNA rilascia delle qualifiche, che sono limitanti solo in minima parte. La quantità di tecnici in possesso della qualifica X è enorme rispetto alla quantità di squadre allenabili con quella qualifica. Le società avrebbero solo l'imbarazzo della scelta, se solo avessero gli strumenti e le informazioni per scegliere.
A decidere chi è bravo sono i procuratori. Parliamo di una nicchia, professionistica o quasi. Questa probabile e negativa realtà rientra nel primo punto: in che misura le società hanno competenza e quindi potere per decidere a ragion veduta chi merita e chi no? In alcuni casi si potrebbe anche dire che decidono i tifosi, la stampa, ecc.
A decidere chi è bravo è... NESSUNO. Questa è l'unica verità, che purtroppo fa comodo a tutti. Chi partecipa a questa discussione lo fa con un retropensiero autoreferenziato ("
Io si che sono bravo, mica quei caproni raccomandati"). Già: quelli scarsi sono gli altri (chissà perché), mica io.
La realtà è che è molto facile esprimere giudizi qualunquisti e negativi nei confronti degli altri. E' molto più difficile porsi seriamente la questione della valutazione della competenza degli allenatori, in modo critico e analitico, anche senza la pretesa di avere parametri oggettivi. In un mondo in balia di interessi molteplici, ignoranze sottovalutate, influenza di conoscenze e convenienze, sta alla nostra categoria alimentare un serio e autocritico processo di valutazione.
Ah, già, dimenticavo: non siamo una categoria.
Ricominciate pure a sparare, in fondo ci rimane solo questo.