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Lunedì 29 settembre in quel di Agrigento si è celebrato il processo a carico di sette nostri ragazzi - tifosi che secondo la Procura della Repubblica di Agrigento in occasione della partita di basket USD Fortitudo Moncada Agrigento e la Cestistica San Severo, disputatasi il 26 maggio 2009, si sarebbero resi responsabili di “lancio di corpi contundenti o comunque altri oggetti compresi artifizi pirotecnici in modo da creare pericolo per le persone “.
La Procura ha deciso il rinvio a giudizio dei nostri tifosi sulla scorta delle immagini estrapolate dai filmati della partita dove si vedono i nostri tifosi lanciare sul campo, a gioco fermo, n.6 bottigliette di plastica vuote ed uno striscione di stoffa. Questo accadeva dopo il famoso fallo che l’arbitro si inventava a danno della Cestistica, con conseguente perdita della partita che stava conducendo sui siciliani.
I nostri ragazzi hanno subito nel 2010 un provvedimento amministrativo DASPO che li ha costretti a star lontano dai campi di gioco per un anno intero, decisione che accettavano serenamente, anche se ritenuta eccessiva per quanto effettivamente accaduto.
Ma al danno si è aggiunta per loro anche la beffa perché la Procura di Agrigento procedeva penalmente nei loro confronti per un reato che prevede una pena da uno a quattro anni. La Cestistica grazie alla disponibilità di un suo dirigente, si è sempre interessata alle sorti di questi ragazzi occupandosi della loro difesa dinanzi alle varie autorità giudiziarie ritenendo ingiusto o comunque, eccessivo il procedimento intrapreso dalla Procura di Agrigento.
Ora, con il processo che si sta celebrando in Sicilia, è necessario sostenere delle spese di viaggio e di alloggio per chi materialmente deve difendere in Tribunale i nostri tifosi ed anche per i nostri stessi ragazzi che dovranno comparire personalmente per rendere la loro verità e rispondere alle accuse che sono state avanzate nei loro confronti.
Siamo più che certi e sicuri della innocenza dei nostri ragazzi in ordine al capo di imputazione ed è per questo che la Cestistica ha dato in questi anni la sua disponibilità ad aiutarli, anche se pochi sapevano del procedimento penale a loro carico, perché la Cestistica è sempre stata una grande famiglia, nel bene e nel male e continuerà ad esserlo anche senza un titolo sportivo.
Facciamo, pertanto, un appello a tutti i tifosi gialloneri affinché contribuiscano, anche con piccole somme, alle spese che i nostri ragazzi dovranno sostenere per difendersi nel processo penale presso il Tribunale di Agrigento essendo più che certi che la cancellazione del titolo sportivo non ha fatto perdere al popolo giallonero la sua umanità, oltre alla passione e l’affetto per la storia della Cestistica e per coloro che ne hanno fatto parte.
Il contributo, di qualsiasi importo, potrà essere versato al sig. Franco Crudele cell. 3932184267 oppure al sig. Antonio Ciarnelli in San Severo alla via Checchia Rispoli n. 203 e verrà consegnata una ricevuta.

www.facebook.com/cestistica.severo/posts/388706867949486


A me sta bene, ma bisognava integrare la società e affidarsi a gente che negli ultimi 6/7 anni hanno fatto bene e svolto il loro lavoro chi gratuitamente e chi dietro un piccolo compenso, quindi prendendo il coraggio a due mani si sarebbe potuto dire ABBIAMO FATTO UNA FUSIONE TRA ALIUS E CESTISTICA, credo che pochi avrebbero potuto dire qualcosa contro questa decisione, e non ci sarebbe stata una spaccatura netta visto che i vertici si sono lamentati che alla presentazione c'era poca gente.