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FIP PIEMONTE - CAMPIONATI SENIOR, Organizzazione dei campionati, regole, proposte.

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_Scheggia_
view post Posted on 6/2/2014, 23:38 by: _Scheggia_

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CITAZIONE (Andrea Nicastro @ 6/2/2014, 22:12) 
CITAZIONE (Avvocato Covelli @ 6/2/2014, 17:54) 
Dicono che per i campionati regionali non cambierà niente ma io quello che non riesco a capire, è come sia possibile che l'ampliamento a 30 squadre in più in DNB, non ricada anche a cascata su C regionale e D.

Appunto.

Comunque sono 8 in DNB e altre 53 in DNB da subito. Quindi 60 in tutta Italia, ovvero 6 fra Piemonte e Liguria, facendo semplici deduzioni aritmetiche.

CITAZIONE (PALLAS0TTO @ 6/2/2014, 17:09) 
quello che mi chiedo è " come si fa ad accettare che a inizio febbraio si parli di riformare i campionati del prossimo anno??"

si vuole procedere ad una riforma? bene si preveda che questa riforma vada in atto tra almeno 5 anni in modo tale che le società abbiamo il tempo di valutarla ed organizzarsi come meglio crede. E' quantomai assurdo cambiare sempre e solo le regole in corsa.

ah un'altra cosa che si faccia un regolamento che dopo una riforma dei campionati (per carità magari ogni tanto ci vuole, sempre con il preavviso di almeno 5 stagioni di cui ho scritto sopra), tale riforma non possa essere riformata per ulteriori 5 anni da quando entra in vigore.
così si possono fare progetti, non con la cag_ta degli under obbligatori

Perdonami, ma non riesco a trovare un passaggio sensato in questo intervento. L'urgenza economica c'è oggi, non fra 5 anni. Della riforma si parla da fine novembre, ovviamente tenendo le società regionali all'oscuro.

Forse l'unica valutazione sensata (che non condivido) è quella sugli under...

E ci sarebbe di che parlare di parametri, costi di tesseramento, trasferte, misure dei campi, qualifica del coach, defibrillatore...

ci sarebbe invece da parlare dei parametri delle società chiuse o fallite che invece che andare alla fip dovrebbero andare alle società che tesserano di anno in anno i giocatori provenienti dalle suddette società, o che perlomeno, se questo non fosse possibile, la fip dovrebbe redistribuirli in base a parametri ben precisi, da concordarsi prima dell'inizio dei campionati, ci sarebbe da ridurre i costi di tesseramento visto che ora sono solo su base informatica e non cartacea, quindi hanno un costo irrisorio, ma anche li la fip ci vuole far dil guadagno, sulle trasferte, credo che si debba stare a quelli che sono i vari gironi, certo è che la regola della vicinorietà debba essere il cardine fondante delle nuove formule dei campionati, perché c'è differenza di costi in un campionato "nazionale" avere in un girone 3 sarde, oppure non le avere, per le misure dei campi a quanto sento la fina preme per allungare ed allargare i campi cercando di arrivare alla misura nba che credo sia 30x16(non ne sono sicuro), cosa da noi quasi impossibile da attuare a meno di non rifare oltre la metà dei palazzetti, credo che la misura stancar accettata di 26x14 o pure meglio la 28x15 siano misure accettabili, per la qualifica del coach credo che andando in direzione di una regionalizzazione sia sufficiente la qualifica di allenatore di base, ma secondo me la storia delle qualifiche sarebbe l'ora di metterle da parte, e che alleni chi veramente sa allenare indipendentemente dalla qualifica, che può essere qualsiasi, se si vuol premiare la meritocrazia e non la "casta", e chi decide chi devono essere le società a farlo, visto che poi sono loro che pagano e non la fip, sulle norme di sicurezza penso che sia obbligo in tutti i campi che ci sia defibrillatore e quant'altro possa essere utile, se si vuol stare al passo coi tempi e soprattutto con le leggi in materia.
però oltre a queste cose io comincerei anche a guardare un po più in la, e cominciare a pensare che i campionato di "basso" livello debbano essere fatti con i giovani "meritevoli" che escono e che sono nel proprio settore giovanile, con i parametri che invece che pensare siano un costo, pensare che siano un ricavo, altrimenti non se ne viene mai fuori, e per far questo cominciare ad investire sul settore giovanile, assumendo bravi allenatori e non il primo che passa per la strada, pur con la "tessera", chiaro è che con questa inversione di pensiero, le società che sono al livello della odierna c1-c2, dovranno prodursi i giocatori da sole e soprattutto pensare di produrre giocatori per squadre di più alto livello, trovo giusta la considerazione di qualche amico che i parametri per le categorie basse dovrebbero essere mediamente più alti, perché se te società non riesci a produrti i giocatori, allora è giusto che li paghi cari a chi invece ha lavorato bene con il proprio settore giovanile.
l'unica cosa che mi auguro è che questa riforma non sia l'ennesima fregatura che da la fip alle società di base, visto che di solito le riforme dei campionati la fip le pensa solo per far cassa, vediamo credo che nel prossimo CF vengano messe le basi di questa ennesima riforma, spero si ricordino della formalina magica che tanto fa bene a questo tipo di riforme e cioè 1 girone nel campionato di vertice, 2 girone in quello sottostante, 4 gironi al terzo livello e 8 al quarto livello, dopo credo che in una situazione come quella attuale, il quinto livello sia a livello regionale o al massimo interregionale viciniori per quelle regioni che non hanno numero di squadre sufficiente, e penso che 16 gironi al 5° livello siano il numero giusto, le formule possono essere poi quelle che volete, ma l'importante è che ogni girone promuova una squadra al campionato superiore e che a quello inferiore, di conseguenza ne debbano retrocedere 2, il numero giusto di squadra per ogni girone credo possa variare da 14 a 16, l'importante è che comunque ognuno di essi ne abbia in egual numero.
quindi ricapitolando, secondo me, farei questa struttura dei campionati senior
1 girone da 16 di serie A1(professionistica, con tesseramenti liberi e nessun vincolo per stranieri. comunitari e italiani, nel senso che gioca chi merita), requisito essenziale la capacità economica, che deve essere garantita prima di iniziare, per evitare problemi durante l'anno, chi non può garantire i contratti che firma, sta al piano di sotto.
2 gironi da 16 di A2(anche divise in gold e silver con 2 stranieri di qualsiasi natura e 8 italiani)
4 gironi da 16 di serie B con roster da 10 giocatori senza vincoli di età
8 gironi da 16 di serie C, con roster da 10 giocatori, (qui metterei un vincolo sull'età, perché a me personalmente piacerebbe che si creasse una specie di NCAA italiane quindi vincolo a 22 anni massimo, quindi sarebbe un campionato under22, in cui le società di serie A potrebbero avere l'obbligo di iscrivere una squadra, che potrebbe anche essere la under19)
16 gironi da 16 squadre per la serie D che poi sarebbe il primo campionato regionale, senza obbligo di vincoli per età e con roster da 10 o 12 giocatori
sotto poi ci sarebbero i campionati di promozione e prima divisione a carattere unicamente regionale e con regole dettate dal comitato regionale di appartenenza.
così facendo avresti una formulazione dei campionati chiara, semplice e anche abbastanza omogenea, con un campionato, cosa da non sottovalutare, dedicato ai giovani, nella fascia d'età dove solitamente sono in sofferenza, visto che con le norme attuali il più delle volte stanno a sventolare asciugamani in squadre senior dove stanno unicamente per via delle norme sui giovani obbligatori.
a voi la èarola :P :D
 
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