Basket Café Forum

I nostri allenatori

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view post Posted on 13/12/2013, 23:04

forumista di primo pelo

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Proviamo con un discorso più serio. Questo il mio commento qualche settimana fa dopo Biella Serravalle

Ok! Torniamo con la nona vittoria, settima consecutiva! A risoluzione dell'antico dilemma se sia meglio farne uno di più o prenderne uno di meno, il nostro migliore attacco ha avuto ragione della miglior difesa del campionato, vincendo è vero, ma soprattutto giocando forte in difesa. Del gioco in attacco espresso ieri credo sia il caso di parlarne con calma in famiglia! Pertanto oggi non commenterò la partita, se non per annotare con piacere un arbitraggio superiore alla media e poi un qualcosa che mi interessa molto più come pediatra che non come vecchio baskettomane. Danna. Lui è indubbiamente un grande allenatore di giovanili, forse uno dei migliori in Italia e le mie conoscenze in materia rispetto alle sue non mi fanno nemmeno degno di allacciargli le scarpe. Però... E' vero, il suo compito, la sua mission è quella di creare giocatori di alto livello e indubbiamente ci riesce, con competenza, tempismo e precisione. Tuttavia lo fa rullando tutto il resto: il gruppo dei ragazzi, la dignità di ciascuno di loro, la loro passione, il loro entusiasmo. Mai una lode, una pacca sulle spalle, un semplice gesto di intesa. E dunque perchè stupirsi come pediatra della bassissima percentuale di adolescenti italiani dediti ad uno sport, rispetto ai loro coetanei europei? Perchè sorprendersi nel leggere come in Italia vi sia la maggior percentuale di obesi fra i teen agers europei? Perchè guardiamo sconsolati, come pediatri, i numeri forniti da "Okkio alla Salute", in cui si dice, ad esempio, che il numero degli obesi/sovrappeso fra i 5 e gli undici anni, in Piemonte, assomma a sessantamila soggetti? Certo il discorso è complesso e la colpa non può essere certamente di Danna. Tuttavia sappiamo, come medici dell'età infantile, che molto vi sia da fare fra i muscolari allenatori sportivi dei nostri ragazzi, molto full metal jacket e niente altro, perchè, così conciati, i nostri giovani avranno una spettanza di vita di gran lunga inferiore rispetto alle generazioni precedenti con una qualità di vita percepita scadente o bassa. Danna... zione!
 
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champorcher
view post Posted on 17/12/2013, 11:35




gentile sig. Baskettomane, sono Federico Danna.
Rispondo al suo post invitandola a stare con noi ( noi non plurale maiestatis ma inteso come nostro settore giovanile) il prossimo mese di febbraio. A nostre spese potra' conoscerci meglio e, a quel punto, giudicarci. Il mio compito non e' quello di creare giocatori di alto livello. In questo senso posso ( possiamo) solo dare un piccolo contributo alla crescita del ragazzo/atleta.
Il mio ( nostro) compito e'quello di aiutare il ragazzo nella crescita sportiva ed umana. In questo senso abbaimo da tempo avviato iniziative come borse di studio per i migliori studenti/atleti, abbiamo organizzato lo scorso anno 3 conferenze con la nutrizionista che collabora con noi proprio sul tema dell'alimentazione dei giovani sportivi; in questo senso abbiamo, pochi giorni fa, organizzato una serata con il nostro psicologo e con i genitori di ragazzi che praticano attivita'sportiva. Ancora in questo senso ogni 15 gg facciamo formazione con il nostro psicologo.
Stia con noi il mese di febbraio, ci conosceremo e potremo scambiare opinioni, confrontarci sulle diverse esperienze; lei certamente potrebbe darci qualche contributo importantissimo.
Cerco ( cerchiamo) di essere il piu' aperti possibile, ci mettiamo continuamente in discussione, perche' pensiamo che solo cosi' il nostro ambiente possa crescere e migliorare.
Avere la responsabilita' di occuparsi di bambini, adolescenti, giovani e' un impegno straordinariamente impegnativo e cechiamo di essere adeguati al compito.
Non mi giudichi da una partita. Se ho dato il cattivo esempio, chiedo scusa.
Grazie,
Federico Danna
 
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view post Posted on 20/12/2013, 11:23

forumista di primo pelo

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Gentile Prof Danna,

le sono grato per grato per la Sua risposta. Credo vi sia la necessità di una franca discussione sul problema dell’obesità infantile ed adolescenziale, all’interno delle società sportive e della scuola. Mi chiamo Riccardo Lera, faccio il diabetologo pediatra presso l’Ospedale Infantile di Alessandria e insieme ad altri colleghi di altri centri sto promuovendo, a livello nazionale e regionale, un progetto integrato di approccio al minore in sovrappeso o francamente obeso. Alcune Regioni hanno già emanato disposizioni o leggi molto interessanti, in primis, more solito, l’Emilia Romagna, mentre il nostro Piemonte è palesemente in ritardo. Credo che chi abbia a che fare con un minore interessato a praticare un’attività motoria prima, sportiva poi ed infine agonistica, debba avere una buona conoscenza della mutata struttura della società italiana in generale e dei due poli educativi, famiglia e scuola, purtroppo in fortissima crisi negli ultimi decenni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’obesità infantile è oggi una delle grandi emergenze sanitarie nei paesi ad alto sviluppo e l’Italia detiene, purtroppo, il primato negativo europeo di bambini e adolescenti con eccesso di peso. Nel nostro Paese il 25% di soggetti tra 0 e 18 anni (dato medio) ha un eccesso di peso, con un picco che si registra nella fascia d’età 9-11 anni, nella quale il 23% della popolazione risulta essere sovrappeso e il 13% francamente obesa. In numeri assoluti, nel nostro Piemonte, i soggetti fra i 5 e gli 11 anni in sovrappeso/obesi sono più di 60.000 e in altre regioni i dati sono di gran lunga sconfortanti, raggiungendo l’apice in Campagna con il 49% dei soggetti (27% in Piemonte). Un dato che, correlando l’obesità all’insorgenza precoce di malattie metaboliche e cardiovascolari, ci fa capire come queste generazioni avranno una spettanza di vita inferiore rispetto a quelle precedenti. Lei si chiederà che cosa c’entra Lei con tutto questo e, lo ammetto, dopo aver covato una grande curiosità nel venirla a vedere (ho smesso, per problemi legati alla mia professione, di fare l’allenatore venticinque anni fa e mi sono riaffacciato in questo mondo sportivo solo due anni or sono. A proposito: bellissimo l’esercizio in riscaldamento su più file con due palloni! E tanto altro…), ho espresso una valutazione su una sola partita, influenzato per altro da commenti di alcuni biellesi, nell’occasione seduti vicino a me. Riprendendo il filo del discorso, gentile Professore, che dire? Per anni i primi a sbagliare un approccio nei confronti del’obesità e della sedentarietà siamo stati noi medici, con semplici prescrizioni dietoterapiche e qualche vaga indicazione riguardo al movimento. Il risultato è stato ampiamente fallimentare. Vi è ora la necessità di un atteggiamento più olistico che stimoli alla famiglia ed il bambino a modificare progressivamente il proprio stile di vita. La recente letteratura italiana e internazionale è in continuo fermento al riguardo. Per arrivare a questo la classe medica deve seguire corsi nuovi percorsi di formazione professionale principalmente indirizzati ai Pediatri di Libera Scelta che hanno nei confronti dei loro assistiti non solo compiti di cura ma anche di prevenzione. Tuttavia il loro ruolo non basta. Credo che anche gli allenatori debbano avere una buona percezione di questo problema che purtroppo si amplifica nel caso di abbandono di un’attività sportiva. Poiché amo il basket, invito Lei, senza dubbio il migliore fra gli allenatori di giovanili in Piemonte e probabilmente in Italia a confrontarsi su questi problemi. Iniziamo con questo grandissimo sport. Se le sono sembrato troppo diretto nel contatto iniziale sono io, a mia volta, a chiederle scusa. So quanto tempo ha dedicato nella vita per diffondere la pratica della pallacanestro fra i giovani e le assicuro tutta la mia stima. Mi può inviare la sua mail? La contatterò. A presto.
Riccardo Lera
[email protected]
 
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champorcher
view post Posted on 20/12/2013, 14:18




Al di la' del contatto diretto tra me ed il dott. Lera, penso che il problema dell'obesita' infantile ed il rapporto con scuola/sport ci riguardi tutti. La Fip Piemonte potrebbe organizzare qualcosa?
 
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view post Posted on 23/12/2013, 02:56
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Con il massimo rispetto per i temi sollevati, sui quali sono ignorante e non credo di avere alcun contributo da dare, devo ammettere che il titolo di questa discussione ("I nostri allenatori") mi aveva parecchio interessato. La discussione ha poi preso una piega diversa, virando in un'altra direzione.
Chissà se qualcuno ha voglia di intraprendere una discussione sul tema degli allenatori che svolgono attività nei campionati senior regionali, che con l'obesità infantile hanno poco a che vedere.
Un confronto FRA allenatori, ma anche SUGLI allenatori, da parte di altri addetti ai lavori, sarebbe a mio parere molto interessante, così come sarebbe interessante una discussione sui problemi di salute dell'infanzia e dell'adolescenza, ma nella sezione dedicata all'attività giovanile (https://basket.forumfree.it/?f=7905093).
 
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view post Posted on 21/1/2014, 21:53

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Leaders assertivi, leaders con potere positivo.

Una persona che possiede una capacità di comunicare ricorrendo ad uno
stile assertivo può essere un buon leader, un leader che non necessità di
trovare potere imponendosi, perché detiene un potere intrinseco e positivo
per sé se e per gli altri (Nanetti F., 2002).
Il potere del leader assertivo risiede innanzitutto nella sua capacità di
empowerment, ossia nella sua abilità di tirare fuori le risorse del suo
gruppo e di aumentare le possibilità degli altri componenti, attraverso la
capacità di negoziare e di saper trovare il momento e il modo opportuno
per coinvolgere gli altri, in modo che ognuno possa riconoscere e avere
riconosciuto il proprio valore. In questo modo il leader rifiuta le etichette e
i pregiudizi e aiuta con fiducia ad affermare i diritti di tutti.
La capacità di accettare il rischio, di fare delle richieste e di affermare
anche delle convinzioni che, talvolta, vanno controcorrente sono altre
caratteristiche del leader assertivo che comunica in modo autentico i propri
dubbi e le proprie convinzioni anche quando sa di non compiacere una
parte del gruppo o di contrastare un’idea diffusa che, tuttavia, può bloccare
il lavoro collettivo.
La capacità di esprimere in modo sereno la disapprovazione e i propri
giudizi, senza ricorrere a minacce o aggressività, consente ad un leader con
uno stile assertivo di comporre i conflitti, scoraggiando atteggiamenti di
superiorità, ristabilendo lo spirito di gruppo e alleggerendo i momenti di
tensione che non consentono un lavoro collettivo efficace (Goleman D.,
Boyatzis, McKee A., 2002).

Sportivi assertivi

Quanto affermato sulle possibilità che l’assertività offre ad un leader,
consente di riflettere su questa risorsa estremamente importante anche
nell’ambito sportivo, tanto per gli atleti che per gli allenatori e per i
managers sportivi.
La leadership assertiva rappresenta, infatti, una competenza necessaria per
il raggiungimento dei più alti obiettivi condivisi con la propria squadra e
con il proprio gruppo di atleti.
Un allenatore assertivo è, infatti, in grado di motivare il lavoro di ogni
atleta, comunicando in modo positivo e personalizzato e rendendo i propri
atleti partecipi delle proprie decisioni e degli obiettivi individuali e
collettivi, sviluppando in tal modo una partecipazione attiva che non può
essere raggiunta attraverso l’imposizione di un lavoro costruito in modo
autonomo e non condiviso.
Attraverso la capacità di riconoscere e di comunicare ad ogni atleta il
proprio valore e le proprie risorse, un coach diventa anche un educatore
rispetto alle sconfitte che immancabilmente si devono affrontare e può
aiutare, attraverso una comunicazione che non trasmette né accuse né
compiacenza, a rileggere e a riprogettare il proprio impegno, sostenendo
spontaneamente l’autostima.
La capacità di dissociarsi da uno stile gregario o da uno stile dominante
consente inoltre di favorire l’inserimento nel gruppo sportivo anche degli
atleti che hanno maggiori difficoltà ad essere accettati dal resto del gruppo
e che, per tali ragioni, spesso non riescono ad esprimere al meglio le
proprie possibilità o rischiano di abbandonare lo sport alle prime difficoltà.
La formazione all’assertività appare, pertanto, una tematica di importanza
cruciale in tutte le professioni che implicano una mediazione di bisogni e
una gestione di risorse umane, risultando una possibilità estremamente
importante per migliorare la comunicazione tra generazioni diverse e uno
strumento che promette i suoi frutti anche nel difficile rapporto genitorifigli
(Gottman J., De Claire J., 1997).
Alcuni riferimenti bibliografici:
Gottman J., De Claire J., 1997, Trad it. Intelligenza emotiva per un figlio.
Una guida per i genitori, RCS, Milano.
Goleman D., Boyatzis, McKee A., 2002, Trad it. Esser leader, Rizzoli,
Milano.
Goleman D., 1995, Trad it. Intelligenza emotiva, RCS, Milano.
Folcarelli A., 2000, Educare all’assertività, in Psicologia e scuola, n. 101-
102-103-104-105, Franco Angeli, Milano.
Nanetti F., 2002, Le sembianze del potere, Quattroventi, Urbino.
Monaco M., 2004, La comunicazione assertiva per la salute mentale, serie
Opuscoli Salute Mentale n° 1, Centro A.S.P.E.N.onlus, Palermo
 
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view post Posted on 21/1/2014, 22:09

forumista di primo pelo

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Riprendo il discorso riportando un articolo riguardante l'assertività. Dopo un piccolo cappello, vi sono spiegate le caratteristiche che potrebbe avere un allenatore assertivo.

Leaders assertivi, leaders con potere positivo.

Una persona che possiede una capacità di comunicare ricorrendo ad uno
stile assertivo può essere un buon leader, un leader che non necessità di
trovare potere imponendosi, perché detiene un potere intrinseco e positivo
per sé se e per gli altri (Nanetti F., 2002. Quest'autore, ora docente di Psicologia presso l'Università di Urbino è stato anche giocatore di basket a Bologna).

Il potere del leader assertivo risiede innanzitutto nella sua capacità di
empowerment, ossia nella sua abilità di tirare fuori le risorse del suo
gruppo e di aumentare le possibilità degli altri componenti, attraverso la
capacità di negoziare e di saper trovare il momento e il modo opportuno
per coinvolgere gli altri, in modo che ognuno possa riconoscere e avere
riconosciuto il proprio valore. In questo modo il leader rifiuta le etichette e
i pregiudizi e aiuta con fiducia ad affermare i diritti di tutti.
La capacità di accettare il rischio, di fare delle richieste e di affermare
anche delle convinzioni che, talvolta, vanno controcorrente sono altre
caratteristiche del leader assertivo che comunica in modo autentico i propri
dubbi e le proprie convinzioni anche quando sa di non compiacere una
parte del gruppo o di contrastare un’idea diffusa che, tuttavia, può bloccare
il lavoro collettivo.
La capacità di esprimere in modo sereno la disapprovazione e i propri
giudizi, senza ricorrere a minacce o aggressività, consente ad un leader con
uno stile assertivo di comporre i conflitti, scoraggiando atteggiamenti di
superiorità, ristabilendo lo spirito di gruppo e alleggerendo i momenti di
tensione che non consentono un lavoro collettivo efficace (Goleman D.,
Boyatzis, McKee A., 2002).

Sportivi assertivi.

Quanto affermato sulle possibilità che l’assertività offre ad un leader,
consente di riflettere su questa risorsa estremamente importante anche
nell’ambito sportivo, tanto per gli atleti che per gli allenatori e per i
managers sportivi. La leadership assertiva rappresenta, infatti, una competenza necessaria per il raggiungimento dei più alti obiettivi condivisi con la propria squadra e con il proprio gruppo di atleti.
Un allenatore assertivo è, infatti, in grado di motivare il lavoro di ogni
atleta, comunicando in modo positivo e personalizzato e rendendo i propri
atleti partecipi delle proprie decisioni e degli obiettivi individuali e
collettivi, sviluppando in tal modo una partecipazione attiva che non può
essere raggiunta attraverso l’imposizione di un lavoro costruito in modo
autonomo e non condiviso.
Attraverso la capacità di riconoscere e di comunicare ad ogni atleta il
proprio valore e le proprie risorse, un coach diventa anche un educatore
rispetto alle sconfitte che immancabilmente si devono affrontare e può
aiutare, attraverso una comunicazione che non trasmette né accuse né
compiacenza, a rileggere e a riprogettare il proprio impegno, sostenendo
spontaneamente l’autostima.
La capacità di dissociarsi da uno stile gregario o da uno stile dominante
consente inoltre di favorire l’inserimento nel gruppo sportivo anche degli
atleti che hanno maggiori difficoltà ad essere accettati dal resto del gruppo
e che, per tali ragioni, spesso non riescono ad esprimere al meglio le
proprie possibilità o rischiano di abbandonare lo sport alle prime difficoltà.
La formazione all’assertività appare, pertanto, una tematica di importanza
cruciale in tutte le professioni che implicano una mediazione di bisogni e
una gestione di risorse umane, risultando una possibilità estremamente
importante per migliorare la comunicazione tra generazioni diverse e uno
strumento che promette i suoi frutti anche nel difficile rapporto genitori figli.
(Gottman J., De Claire J., 1997).


Alcuni riferimenti bibliografici:

Gottman J., De Claire J., 1997, Trad it. Intelligenza emotiva per un figlio.
Una guida per i genitori, RCS, Milano.
Goleman D., Boyatzis, McKee A., 2002, Trad it. Esser leader, Rizzoli,
Milano.
Goleman D., 1995, Trad it. Intelligenza emotiva, RCS, Milano.
Folcarelli A., 2000, Educare all’assertività, in Psicologia e scuola, n. 101-
102-103-104-105, Franco Angeli, Milano.
Nanetti F., 2002, Le sembianze del potere, Quattroventi, Urbino.
Monaco M., 2004, La comunicazione assertiva per la salute mentale, serie
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view post Posted on 1/6/2014, 17:40
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forumista del millennio

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Visto il titolo del topic, provo a tirare giù un elenco con i nomi dei coach che si sono seduti sulle panchine senior delle diverse società piemontesi, inquadrate già nelle categorie del prossimo anno, in attesa di conferme e cambiamenti. Per le società che hanno cambiato in corsa, sono riportati i nomi dei coach che hanno iniziato, proseguito e terminato la stagione, il tutto salvo errori.

Lega Gold
PMS: Pillastrini => BECHI (NUOVO)
Biella: Corbani => CONFERMATO
Casale: Griccioli => RAMONDINO (NUOVO)

Lega Silver
Omegna: Di Lorenzo
Tortona: Arioli => CAVINA (NUOVO)

Serie B
Oleggio: Zanotti => CONFERMATO
Valsesia: Zambelli => PANSA (NUOVO)

Serie C
CUS: Guidi => ...da definire... (NUOVO)
Savigliano: Testa
Crocetta: Tassone
Domodossola: Pedroni
Bra: Lazzari > Abbio
Alba: Jacomuzzi => CONFERMATO
Serravalle: Ponta
Trecate: Cerina

Serie C regionale
Fossano: Dematteis
Cuneo: Sandrone
Torino Bk: Carbone => CONFERMATO
Biella: Danna
Aosta: Renna
Ciriè: Rubino
Carmagnola: Gili
Kolbe: Dipasquale
Saluzzo: Perlo
Borgomanero: Di Cerbo => CONFERMATO
Ivrea: Cossavella
Chivasso: Buffa
Pino: Cibrario => CONFERMATO
Borgosesia: Piatto > Cordone
Casale: Cardani
Arona: Bruno => CONFERMATO

Serie D
Alessandria: Billi
V.Novara: Fotia > Marrari > Fotia > Morganti => CAMPARI (NUOVO)
Ghemme: Campari => ...da definire... (NUOVO)
Reba: Finali > Marco
5 Pari: Chiabotto
Alfieri: Bevilacqua > Gabriele > Richetto-Resio => TARDITO (NUOVO)
Pinerolo: Bianco Angelo
Cavallermaggiore: Nasari
Savigliano: Cordasco
Alba: Alfero
Sagrantino: Boffito > Zucca
Settimo: Nicastro > Menegatti
Rivarolo: Baldovin => ...da definire... (NUOVO)
Montalto: Porcelli
Ginnastica: Bronzin => BALDOVIN (NUOVO)
Kappadue: Monterisi
Giaveno: Bonelli => BIANCO Alessio (NUOVO)
Oasi: Musto => BEVILACQUA (NUOVO)
Atlavir: Ghiani
Orbassano: Bonetto
Castellazzo: Marafante
Trecate: Cortese
B.C.Novara: Sticchi
Vercelli: Cardano
Aosta: Fristachi
Asti: Biglia
S.Mauro: Rossin
Castelnuovo: Pozzi

Retrocesse in Promozione
Agnelli: Sgavicchia > Drago
Vigliano: Bertetti > Ottina

Edited by Andrea Nicastro - 6/7/2014, 03:03
 
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view post Posted on 1/6/2014, 22:56
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forumista senior

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Serie C Alba Jacomuzzi confermato x la stagione 2014/15
 
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Hovistogiannipuzzo
view post Posted on 2/6/2014, 15:08




Alessio Bianco sarà il nuovo allenatore del Giaveno basket serie D per la stagione 2014-2015
 
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view post Posted on 7/6/2014, 16:53
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forumista del millennio

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Ho aggiornato la lista con le informazioni arrivate.

CITAZIONE (Andrea Nicastro @ 1/6/2014, 18:40) 
CLICCA SULLA FRECCINA IN ALTO A DESTRA =^

Ovviamente si terrà conto solo delle dichiarazioni definitive, non dei semplici "rumors".
 
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view post Posted on 26/6/2014, 13:48
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vedo nella notte

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ghemme iscrizione :sì allenatore: campari 5 % altri 95%­
 
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papuz
view post Posted on 26/6/2014, 18:36




Voci dicono novità per L'Alfieri. Iscrizione sicura, allenatore nuovo: MARIO TARDITO
 
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tictac65
view post Posted on 27/6/2014, 11:41




CITAZIONE (baskettomane @ 21/1/2014, 23:09) 
avere un allenatore assertivo.

allenatori così negli ultimi anni ne ho visti pochi, ho speranza per il futuro però.
 
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view post Posted on 6/7/2014, 01:10
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forumista del millennio

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CITAZIONE (tictac65 @ 27/6/2014, 12:41) 
CITAZIONE (baskettomane @ 21/1/2014, 23:09) 
avere un allenatore assertivo.

allenatori così negli ultimi anni ne ho visti pochi, ho speranza per il futuro però.

Dipende dagli occhi di chi guarda.
Serve attenzione per trovarli, perché solitamente sono meno visibili e urlano di meno.

Ho aggiornato il mio vecchio post, con gli allenatori confermati o rinnovati dalle società.
Ho inserito solo le notizie ufficiali e quelle ufficiose ma "certe", sperando di non aver fatto illazioni gratuite.
Naturalmente chi volesse dare informazioni più precise, possibilmente ufficiali (siti societari, ecc.) si faccia avanti:

CITAZIONE (Andrea Nicastro @ 1/6/2014, 18:40) 
CLICCA SULLA FRECCINA IN ALTO A DESTRA
 
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